Capitolo 19

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Dopo mezz'ora il capo famiglia Lucius Malfoy, si smaterializzò al Malfoy Manor.

Sua moglie Narcissa che sapeva bene della sua decisione ed era d'accordo lo stava aspettando -assieme a tutti gli elfi che lavoravano per loro e stavano imbandendo la tavola- per incominciare a gustare la loro prelibata cena.

Appena entrò nell'atrio del Manor però notò che qualcosa era cambiato.

C'era un silenzio tombale: una cosa davvero inedita per loro e la sala da pranzo era completamente vuota: il lungo tavolo inoltre era sparecchiato: ma che stava accadendo?!

Lucius si guardò intorno chiamando sua moglie ripetutamente e cercandola ovunque, quando improvvisamente sentì un dolore acuto sul collo e un secondo sulla schiena.

L'uomo quindi si accasciò per terra, incominciando a respirare a fatica. L'attentatore si posizionò difronte a lui, puntandogli la bacchetta addosso.

<<Avada Ke...>>

"Fermo!"

Timothy Smith il Capo Auror piombò appena in tempo dentro l'atrio del Manor assieme al Vice Capitano, Frederik Wood ed altri Auror puntando le bacchette contro Rodulphus Lestrange che fu catturato ed arrestato.

Lucius che era ancora per terra invece era in pessime condizioni: riportava due ferite gravi: una sul collo e l'altra a metà tra la spalla e la scapola destra ed aveva già perso un sacco di sangue.

Timothy infatti si smaterializzò con Lucius al San Mungo, l'ospedale magico e fu immediatamente ricoverato e portato d'urgenza in sala operatoria.

Dopo diverse ore Draco ed Harry ne furono informati e il giovane Slytherin ottenne un permesso speciale per uscire da Azkaban e vedere suo padre, disteso su un letto ad occhi chiusi.

Lucius Malfoy dopo il lungo intervento era entrato in coma e Narcissa Black purtroppo era morta.

Rodulphus Lestrange l'aveva uccisa senza pietà proprio perché si era messa contro l'Oscuro Signore ed era d'accordo con il marito nel liberare Draco che anche lui riteneva indegno di portare il nome dei Malfoy.

Quel bastardo di Rodulphus Lestrange in tutto quell'arco di tempo si era finto buono, fingeva di essere finalmente dalla parte giusta come suo cognato Lucius, che a differenza sua, voleva veramente smettere di essere cattivo e soprattutto voleva darsi una seconda possibilità: per sé e per la sua famiglia.

Intanto Draco ed Harry erano al capezzale di Lucius: era quasi mezzanotte ed erano passate diverse ore dalla fine dell'intervento.

Il biondo stava piangendo a dirotto.

Harry che era lì vicino, lo stava abbracciando forte: cercando di sostenerlo e aiutarlo a dominare le sue profonde paure.

"Draco calmati..." Disse accarezzandogli incessantemente i capelli biondo platino. "Andrà tutto bene. Lucius si sveglierà e tu lo potrai riabbracciare: devi crederci però! Anche se non è facile."

"Quell'infame in un colpo solo ha fatto secca mia madre e fatto del male a mio padre! Non posso pensare che per colpa sua... rischio di rimanere solo. Solo..." Disse scoppiando di nuovo a piangere a dirotto.

La presa forte di Harry aumentò notevolmente: "Non sei solo Draco! Ci sono io con te!"

Harry era sincero: quella scommessa che fecero mesi prima era diventato amicizia pura ed entrambi non lo avrebbero mai detto.

Ad un certo punto, la porta della stanza da letto nella quale Lucius era ricoverato si aprì.

Il medico, il Dottor. Hale uscì e tutti gli corsero incontro con l'animo in subbuglio.

"Dottore che cosa è successo?!" Domandò Harry. Draco stava tremando visibilmente.

Il dottor Hale fece una breve pausa.

"Lucius Malfoy è fuori pericolo! Si è svegliato da poco: fortunatamente è stato un coma breve. Se andava oltre sarebbe stato terribile, ma per fortuna si è risolto tutto per il meglio. Il signore ha chiesto di poter vedere Draco."

Il medico fece un bel sorriso, mentre il cuore del biondo iniziò a battere velocemente dalla grandissima emozione di quel magico momento.

Harry abbracciò forte il suo amico e lo accompagnò alla porta.

Per Draco rivedere gli occhi grigi di suo padre era una gioia infinita oltre che indescrivibile!

Drarry ~ La scommessa Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora