«Italia, hai bisogno che ti legga tutte le volte che hai provato a suicidarti o possiamo proseguire?» chiese Svizzera, con il fascicolo in mano.
«La mia memoria è perfetta.» disse semplicemente Italia, guardando con decisione Svizzera.
Svizzera sorrise e annuì.
«Sono lieto di sentirtelo dire.» disse e chiuse il fascicolo.
«Il primo mese che passerai qui, con noi, dovrò constatare se tu abbia delle malattie mentali o un disturbo della personalità, che ti portano ad essere pericoloso per gli altri e/o per te stesso, anche se attenendomi al fascicolo non sembra che tu ne abbia.» disse Svizzera, appoggiando i gomiti sul tavolo.
«Se in questo mese confermerò la mia ipotesi, cioè che non sei affetto da delle malattie mentali o da un disturbo della personalità, uscirai da qua il giorno del tuo diciottesimo compleanno. Ovviamente dipenderà anche dalla diagnosi alla fine del primo mese.» spiegò Svizzera, sistemandosi gli occhiali.
«Verrò a trovarlo.» lo avvisò Germania e Svizzera sorrise. Sorrise per la determinazione di Germania a non lasciarlo andare. Sorrise perché, nonostante fosse il suo lavoro, aveva separato Italia dalla persona a cui teneva di più.
«E io sarò lieto di vederla tutti i giorni.» disse Svizzera, passandogli gli orari di visita.
«Comunque, tornando al discorso di prima, in caso risulterà con qualsiasi altro tipo di malattia mentale, che non nuoce agli altri, a diciotto anni potrai uscire senza problemi, ovviamente con delle sedute ogni settimana e lungo andare, se ci sono miglioramenti, ogni mese e via così. In caso risulterà incapace di intendere e volere, rimarrà qui fino a quando guarirà.» disse Svizzera, guardando seriamente entrambi. Specialmente Italia.
«Italia, ora ti spiegherò brevemente le regole di questo ospedale psichiatrico:
- se senti il bisogno di piangere, fallo
- se ti senti male e non sapendo come sfogarti, cominci ad infliggerti dolore fisico, trova qualcosa che sostituisca la soluzione a cui sei arrivato
- non vergognarti MAI di te stesso
E questo è quanto dovete sapere per il momento.» disse Svizzera, alzandosi dal suo posto e avvicinandosi ad Italia. Lo guardò negli occhi e non poté fare a meno di notare la stanchezza riflessa nei suoi occhi. La stanchezza di aver vissuto una vita troppo lunga e difficile. Piena di ostacoli e sofferenza.
«Ti aiuterò, ma devi darmi la possibilità di farlo, sopratutto se vuoi uscire da qui.» disse Svizzera e Italia annuì, stringendo la mano di Germania. Svizzera andò ad aprire la porta dell'ufficio, facendo segno ad Italia e Germania che potevano andare.
«Italia, ogni stanza ha un'infermiera, se hai bisogno rivolgiti a lei, va bene?» lo informò Svizzera e Italia annuì, si alzò in piedi e uscì dall'ufficio assieme a Germania.
Una volta fuori, un'infermiera gli sorrise calorosamente.
«Piacere, sarò la tua infermiera e ti aiuterò nel tuo percorso di guarigione. Ora seguimi che ti porto alla tua stanza.» disse la ragazza, incamminandosi verso la stanza d'Italia. Italia e Germania la seguirono.
«Ah non sei solo, c'è un altro ragazzo che alloggia nella stanza, spero non ti dispiaccia un po' di compagnia..» disse la ragazza, voltandosi verso Italia. Italia scosse la testa e appoggiò la testa sulla spalla di Germania.
«Ti avviso: ha un brutto carattere e non è molto socievole, quindi ti consiglio di evitare di parlarci troppo..» disse la ragazza, prima di fermarsi davanti a una porta. Bussò e aspettó qualche secondo, prima di aprire la porta e facendo cenno ad Italia di entrare. Italia entrò e vide un letto vuoto e uno pieno di cuscini e peluche di animali come Koala, Marsupiali, Tartarughe marine, pinguini nani e via così.
«Australia, alzati dai, è arrivato il tuo nuovo compagno di stanza.» disse la ragazza, spostando i peluche di animali dal letto, rivelando il corpo dormiente di un ragazzo poco più piccolo di Italia.
«Lasciami in pace.» protestò il ragazzo, girandosi dall'altra parte e abbracciando un peluche a forma di Koala.
«Perdonalo, non è molto loquace..» disse l'infermiera, girandosi verso il letto vuoto.
«Comunque, quello è il tuo letto e lì vicino c'è un armadio dove puoi mettere i tuoi vestiti. Ora devo andare, se hai bisogno basta che premi il bottone che si trova vicino al tuo letto.» disse la ragazza sorridendo ad Italia. Italia annuì e la ragazza uscì dalla stanza, chiudendo la porta una volta fuori. Sapeva quanto odiasse Australia avere la porta della camera costantemente aperta.
«Mettiamo via le tue cose?» chiese Germania ad Italia, prendendo il telefono per comunicare a Canada e Ucraina in che stanza fossero, in tal modo da poter portare la borsa di Italia e salutarlo. Italia annuì e si sedette sul letto, guardandosi attorno. Era in un ospedale psichiatrico. Gli faceva uno strano effetto. Più cercava di rendersi conto della realtà, più non la comprendeva. E ora? Cosa avrebbe fatto?
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Quello Che Nascondi Dietro Al Sorriso
FanfictionItalia viene considerato un traditore da quasi tutti i countryhumans, nonostante ciò sorride e sta bene, o almeno è ciò che fa credere a tutti. In realtà, vorrebbe urlare al mondo intero che lui non è un traditore, vorrebbe smetterla di passare le...