Lascio i libri nell'armadietto e prendo una borsa più comoda, ho già fatto i compiti per domani in modo da godermi a pieno il pomeriggio e non avere nulla di cui preoccuparmi. Controllo che mia sorella salga sullo scuolabus e mi dirigo con Teresa verso l'uscita dell'istituto, mi sembra giù di corda e voglio starle vicino. "Cami, mi sento costantemente fuori luogo, sto tradendo Enzo con Giulio ma non riesco a sentirmi in colpa. È una confidenza, non deve saperlo nessuno, okay?" confessa dopo qualche minuto, "Sai che con me puoi stare tranquilla, chiamami quando vuoi, cerca di non abbatterti troppo, ho bisogno della mia amica.", "Tranquilla, solo non so davvero che fare, amo Enzo ma non mi capisce mentre Giulio sa tenermi testa e sa come farmi sfogare e scappare via da tutto..." "Va bene, mi fido di te.". Ci salutiamo al cancello e vado dall'altra parte della strada verso l'affascinante berlina nera dove trovo Mimmo intento a fumare una sigaretta fuori dal finestrino.
"Bu!" "Hey, che fai cerchi di spaventarmi?" "Beh, ci ho provato" rispondo ridacchiando, "Sei bellissima, sali che la tua sorpresa ci attende" ascoltandolo entro in macchina salutandolo con un dolce bacio a stampo, "Wow, quindi sono riuscito a conquistare la regina di ghiaccio?" "Non tirartela troppo bello, è tutto da vedere" "Ma come, le tue amiche non fanno altro che raccontarmi quanto sia contenta la loro Camilla dopo mesi passati a deprimerti a casa" ride e io rispondo con un finto broncio accompagnato da una linguaccia, "Va bene va bene, andiamo.", mette in moto e partiamo.
Fa ancora freddo ma il sole di oggi ci permette di tenere i finestrini abbassati, amo la velocità e il vento e piano piano usciamo dalla città, l'aria di campagna è ancora più buona. Arriviamo in un parcheggio pieno di macchine e vedo molti bambini con i propri genitori, non capisco dove siamo. La mia curiosità viene esaurita quando Mimmo mi accompagna all'entrata, siamo allo zoo. Non è uno di quelli zoo dove gli animali sono in gabbia, è più una landa con alcuni recinti di legno e dei fossati per lasciare agli animali i loro spazi e le loro abitudini. Sono estasiata "Come sapevi che amo questo posto? Non ci vengo da anni!", "Devi ringraziare Matilde per questo, è stata lei a consigliarmelo e devo ammettere che con questo tempo sia stata la miglior occasione per venire.".
Mi sento una bambina, entriamo e facciamo un giro fra i recinti degli erbivori fino ad arrivare al rettilario. "Sai, non so perché ma trovo una certa affinità con i rettili, sono così belli e pericolosi, mi affascinano moltissimo.", "Anche io li trovo estremamente interessanti, sanno essere veramente incantevoli quando cercano di non uccidere" si interrompe solo per ridere guardandomi. Davanti alla teca degli scorpioni di giro verso il bel moro, "Non credo spesso nell'oroscopo ma il mio segno zodiacale, lo scorpione, ha molte caratteristiche che rappresentano a pieno il mio carattere. Almeno lo fanno adesso, se me lo avessero chiesto qualche mese fa probabilmente sarei stata molto scettica, tu che segno sei?", "Sono dell'ariete e la cocciutaggine è la cosa che mi accosta di più a questo segno, te ne accorgerai, non riuscirai a liberarti facilmente di me.".
Sorridendo e scherzando continuiamo la visita per finire a gustare un bel gelato nell'aerea dedicata ai picnic, ha dei gusti strani, ha preso caffe e limone, una combinazione letale secondo me ma lo mangia sereno in silenzio. Mi ricorda una volta in cui Irene, la scorsa estate, si era infatuata di un gelataio della gelateria del nostro quartiere e per farsi notare aveva preso un cono con puffo e fior di latte. Due gusti identici se non fosse per il colore, valla a capire... Ridendo per quel flashback momentaneo tornai alla mia coppetta menta e cioccolato. Quasi al tramonto torniamo alla macchina, "I tuoi si arrabbierebbero se ti rapissi per un'altra cena?", "Dubito, sono ad un compleanno con mia sorella quindi mi salveresti da una serata in solitudine.", "Perfetto, direzione: il mio appartamento.". Partiamo lasciandoci alle spalle la prateria con la musica a palla e vento ovunque.
L'appartamento di Mimmo e Lorenzo è davvero carino, pensavo di trovare un tipico disordine da ragazzi universitari invece la casa è splendida. Cè un ordine magistrale, non è molto ampia ma gli spazi sono gestiti alla perfezione, i muri con vecchi mattoni rossi a vista fanno buona parte e le numerose candele profumate sulle mensole e le lampade a bassa diffusione rendono l'ambiente intimo e accogliente. Domenico mi fa accomodare sul divano avvertendomi della presenza di Lorenzo nella sua camera per poi lasciarmi li mentre lui ordina qualche pietanza per la cena. Aspettandolo mi focalizzo sulle numerose foto appese alle pareti, ci sono alcuni scatti in bianco e nero che ritraggono il moro e il biondo in compagnia di alcuni amici, quelle foto gli rendono giustizia, sono seriamente affascinanti. La mia attenzione viene ripresa poco dopo da una dolce musica di sottofondo, penso sia musica classica ma viene accompagnata da alcune battute di un qualche rapper che non conosco. Mimmo torna quasi immediatamente, "Ti va di vedere la mia stanza? C'è una cosa che vorrei mostrarti." annuisco e lo seguo per un corridoio fino ad arrivare all'ultima porta che spalanca per farmi entrare.
Se il salotto mi aveva stupito per la sua bellezza questa stanza è proprio su un altro livello. Non c'è molto all'interno, un enorme letto matrimoniale al centro, un armadio che occupa una parete, una scrivania con una sedia e una chitarra e un'altra parete completamente occupata da finestre che danno sulla città in movimento. Resto spiazzata dallo spettacolo che ho di fronte, non avevo mai visto questo aspetto della città che ho amato e odiato.
"Scusa se interrompo il tuo momento di stupore ma il cibo arriva presto e devo mostrarti qualcosa." rivolgendo di nuovo il mio sguardo su di lui mi appoggio sul letto in attesa. "Sappi che con questo gesto mi metto a nudo, non mi esibisco mai davanti a qualcuno ma ho passato notti insonni a scrivere questa canzone per te perciò goditela." così prende la chitarra e inizia a suonare. È una melodia veloce ma serena, accompagnandosi con la voce crea una canzone di una perfezione disarmante. Nessuno aveva mai cantato o suonato per me, sono sbalordita dalla sua bravura. Lo ascolto assorta e una volta concluso mi guarda intimorito, "Cosa ne pensi? Non è ancora finita ma penso di essere a buon punto." "È bellissima, davvero.", "Sono contento che ti piaccia, è esattamente la tua incarnazione attraverso i miei occhi.", "Dubito di essere così equilibrata ma grazie per avermi resa partecipe di questa tua passione, ne sono onorata.", "Sei la mia musa Camilla." afferma con lo sguardo serio.
La serata si è trascorsa con serenità, di Lorenzo neanche l'ombra, non che mi sia dispiaciuto. Verso le undici mi ha riaccompagnata a casa salutandomi con un casto bacio sulla fronte e una dolce buonanotte. Sono completa quando c'è lui, la Camilla senza filtri che non vedevo da tempo ormai, è tutto così perfetto, non so davvero cosa chiederei di più dalla vita. Cerco di addormentarmi in fretta, domani c'è scuola e devo mantenere una certa concentrazione, gli esami si avvicinano e con loro la mia solita ansia. Vecchia amica che dubito mi lascerà mai.
STAI LEGGENDO
Myme
Teen FictionLa storia di una ragazza complicata alle prese con l'adolescenza con drammi amorosi e amicizie alternative. Perdonate la mia inattività, il romanzo è in fase di revisione, presto nuovi capitoli!