"Hey baby, sto andando a cena fuori con Lorenzo, vuoi raggiungerci?", "Certo, penso di portare una mia amica, è un problema?", "No, anzi, alleggerirebbe la situazione, ci vediamo fra 40 minuti alla stazione centrale, a dopo amore.", "A dopo.". Chiudo in fretta e chiamo immediatamente Irene, "Preparati, sono a casa tua fra 10 minuti, stasera conoscerai Lorenzo.", "Cazzo, mi preparo in meno tempo possibile, oh mio dioooo, grazie Cami, ti voglio bene!". Lascio un biglietto a Dem che dorme sul divano e vado a casa a cambiarmi. Siamo quasi arrivati al centro commerciale, io seduta al fianco di Domenico con Lorenzo e Irene che iniziano a conoscersi sui sedili posteriori. "Allora, dove vogliamo cenare?" chiedo a tutti, "A me non dispiacerebbe mangiare del thai." propone Ire, "Lo appoggio pienamente" aggiunge Lorenzo sorridendo, "Andata per il thai allora!" conclude Mimmo sorridendo.La cena trascorre alla perfezione, Irene è al settimo cielo e gli occhi azzurri le brillano ad ogni sguardo che il biondo le rivolge e lui non fa altro che sorridere, non l'ho mai visto così. Solo con il tempo vedremo cosa succederà. Usciamo per fare una passeggiata e mentre Irene e Lorenzo decidono di andare al cinema io e Domenico ci troviamo esattamente dove ci siamo incontrati la prima volta, mi guarda dolcemente fa per baciarmi aggiungendo: "Chi sa cosa sarebbe successo se Lorenzo non mi avesse spinto, non sarei qui. Con la ragazza più vera che conosco e colei che vorrei sempre al mio fianco. So che mancano mesi ma..." si inginocchia, "Vuoi venire al ballo con me?". Mi è preso un colpo e resto ad osservarlo ancora qualche istante, "Mi hai quasi uccisa, se vuoi davvero venire al ballo con me ti conviene non farmi più sorprese del genere!" risposi con il volto rosso dall'imbarazzo. "Certo che voglio che tu sia il mio cavaliere." mi appresto a baciarlo mentre si rialza. "Ho un'altra proposta se vuoi ascoltarla." afferma con intrepida attesa, "Sentiamo, cosa può desiderare il mio principe?", "Che la mia splendida ragazza venga a conoscere la mia famiglia e soggiorni a casa mia per le vacanze di Pasqua.", "Wow, mi prendi alla sprovvista, non penso che i miei mi lascino venire...", "Secondo te cosa avevo da complottare con tuo padre durante la cena?". "Sei serio?", dico incredula, "Si, è tutto pronto da circa due settimane" risponde ridendo. È fantastico, è il ragazzo più affascinante e dolce che io conosca, mi lascia sempre senza parole, sono fortunata ad averlo qui con me.
Ieri sera sono stata veramente bene, bene come solo Domenico sa farmi stare. Ora sono a scuola, è la prima ricreazione e accompagno Gea a vedere i laboratori e le aule studio in modo che possa riuscire a muoversi da sola nell'immensità della nostra scuola. "Come sta andando il secondo giorno nella savana che chiamiamo scuola?" inizio, "C'è una bella atmosfera ma devo ancora abituarmi a tutti i figli di papà che mi squadrano dall'alto al basso, per il resto sono contenta. Sono al passo con quasi tutte le materie ed è tanto a questo punto dell'anno. Devo solo abituarmi al sistema delle lezioni, lo spostarmi da un'aula all'altra ogni ora è un po' scombussolante.", "Non preoccuparti, sono sicura che ti ci abituerai presto. È da tantissimo che non parliamo seriamente, che mi racconti? A casa i tuoi e tuo fratello tutto bene?", le domando, "Si, tutti bene, Pietro ha deciso di non trasferirsi con noi, l'università è la sua priorità e se tutto va bene si laureerà ad ottobre. Mi è dispiaciuto ma non lo posso biasimare, avrei fatto lo stesso se avessi potuto. Tu invece che mi racconti? L'ultima volta che abbiamo chiacchierato mi avevi raccontato di una ragazza, state ancora insieme?". Già, stavo ancora con Michela allora. "No, si trattava di Michela, una delle ragazze che ti ho presentato ieri, ci siamo lasciate non troppo bene qualche mese fa. Sto con un ragazzo ora, spero di fartelo conoscere un giorno." rispondo cautamente, "Tu invece che mi racconti?" chiedo cercando di distogliere l'attenzione su di me, "Io sono stata tanto tempo con Stefano come sai ma ci siamo lasciati un bel po' di tempo fa. Ora ho riscoperto anche io la mia sessualità, sono stata con due ragazze ma ho lasciato perdere tutto prima di partire. Spero di trovare qualcuno che sappia capirmi qui.", "Ti capisco, spero anche io che tu riesca a trovare la persona giusta per te!", "Già..." la campanella la interrompe, "Ora vado che ho economia, ci vediamo a pranzo agli armadietti?", "Certo!". La vedo allontanarsi mentre vado verso il retro dell'infermeria per una sigaretta con Tio, la terza ora del martedì è sacra, è l'unica ora libera che abbiamo in contemporanea e la passiamo sempre qui insieme a confortarci e staccarci da tutti.
"Non so quanto rimarrò ancora in questa scuola." ammette Tiodor mentre sale sul muretto, "Cos'hai combinato stavolta?" gli chiedo, "Mi hanno trovato a fumare vicino alla stazione ieri e hanno preso i miei dati, verranno a parlare con il preside e con la mia condotta non so bene cosa faranno, è il terzo richiamo. Al prossimo mi toccherà il riformatorio se non l'obbligo di confinamento. Lo sai quanto mi odia la mia assistente sociale, mi ucciderà dopo questa cazzata.". Tio è orfano, ha sempre vissuto in casa famiglia ma lo scorso anno ha preso la maggiore età anticipata per trasferirsi nel vecchio appartamento dei suoi genitori ma deve ancora fare conto ad una signora scorbutica che si occupa di tutte le sue pratiche. Sono una delle poche a conoscere la sua vera storia, va avanti spacciando erba che coltiva sul suo terrazzo ma negli ultimi tempi i soldi gli stanno dando alla testa e perde colpi, questo richiamo è solo un'ulteriore dimostrazione. "Tio, devi darti una regolata, risch molto di più di questo. La giudice rischia di revocarti l'indipendenza, non voglio vederti tornare in casa famiglia e sono sicura che neanche tu lo vuoi.", "Certo che non lo voglio Camilla, guardami, sto rincorrendo i miei sogni da solo e da sempre. Oltre a te e forse altre due persone non ho nessuno." disse con un'espressione fra l'arrabbiato e il triste. "Allora muovi il culo e fai qualcosa per non perdere tutto quello per cui hai lottato, almeno per le prossime due settimane evita di fare cazzate per favore. Con chi verrò nel pozzo dei desideri se mi lasci sola?", "Tranquilla, lo farò e non ti lascerò il comando di questo posto, l'ho trovato io per primo!" risponde ridendo. Sdraiata sull'erba, alzo lo sguardo verso il cielo cercando di estranearmi dalla quotidianità, almeno fino alla prossima ora.
Le lezioni sono finite, il pranzo con Gea è stato illuminante, mi sono persa molte cose in questi anni ma sono sicura che avremo il tempo per recuperare. Torno a casa in scuolabus con Irene che inizia a raccontarmi della serata con Lorenzo...
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Myme
Teen FictionLa storia di una ragazza complicata alle prese con l'adolescenza con drammi amorosi e amicizie alternative. Perdonate la mia inattività, il romanzo è in fase di revisione, presto nuovi capitoli!