Myme

Capitolo XVI

I giorni sono volati, i test sono stati molto impegnativi a una bella festa a casa di Mati ci serve proprio per risollevare gli animi il venerdì sera, ci saranno tutti, anche Lucio che mi presenterà la sua band al completo. Mimmo viene a prendermi nel pomeriggio, vuole portarmi a cena prima della serata. Mi porta in un locale molto carino non troppo in periferia, simile a una trattoria casalinga, proprio un locale che rispecchia i miei gusti. È una locanda italiana e quando entriamo il proprietario, Mario, ci viene incontro per salutare Domenico con un caloroso abbraccio, sono confusa, "Camilla, ti presento Mario, mio zio.", "È un vero piacere conoscerti, Mimmo mi ha parlato molto di te, venite, vi ho preparato un tavolo al centro della sala.", così lo seguo felice.

La cena è stata a dir poco stupefacente, il cibo delizioso quanto la compagnia, finiamo con calma per poi attraversare la città fino alla maestosa villa della famiglia di Matilde. Entrando incontriamo Lorenzo e Irene alla quale rivolgo uno sguardo compiaciuto per le loro mani unite, ci salutano per poi andare in salotto, noi andiamo in cucina a prendere due cocktail da bere nel magnifico giardino. È illuminato da grandi lampioni e la piscina è riscaldata e già piena di ragazzi così come quasi tutto l'interno della casa e la maggior parte del giardino. Troviamo tutti i nostri amici in uno degli angoli del giardino a chiacchierare così ci uniamo a loro fino all'arrivo di Lucio.

Il biondo entra in giardino in compagnia di quattro ragazzi, io e Mimmo gli andiamo incontro, "Camilla!", lo saluto con un abbraccio e Mimmo si limita ad un cenno del capo mentre viene a mettere un braccio attorno al mio fianco portando la mia mente a pensieri poco consoni. "Questi sono i ragazzi, Cinco, Filo, Dorian e Pino.", sembrano simpatici ma sono troppo curiosa di sentire come suonano, "È un piacere conoscervi, io sono Camilla e lui è il mio ragazzo, Domenico. Ora che ci siamo presentati sono davvero ansiosa di assistere ad una vostra performance, Mati ha fatto preparare un palco con i vostri strumenti!", "Quale onore, sarà una pubblicità fantastica, grazie." dice Dorian seguito da cenni di gradimento da parte degli altri componenti del gruppo.

"Ragazzi, che ne dite di un giro di shot?" propone Dam, "Si! Diamo inizio alla vera festa." risponde Dalila, fortunatamente ho convinto Mimmo a dormire qui e potremo bere senza troppe preoccupazioni. "Vieni con me poi faremo un gioco che ti piacerà", mi sussurra Domenico all'orecchio, mi prende per mano e lo seguo con sicurezza, "Ragazzi, vi raggiungiamo più tardi." strilla correndo via con me al seguito mentre rido a crepapelle non sapendo cos'abbia in mente in bel moro. Prima che potessi rendermi conto verso cosa andavamo incontro ero sul fondo della piscina, risalendo lo guardo stupita ridendo, "Sei un'idiota" gli urlo ridendo, "Non hai idea di quanto avrei voluto farlo appena arrivati, non entravo in piscina di mesi, mamma mia quanto mi è mancato.", "E come mai ha aspettato così tanto?" dico mentre nuoto fino ad avvinghiarmi a lui, "Beh, dovevo aspettare che fossi attenta solo a me, quel biondo non mi piace, ti mangia con gli occhi.", "Sei geloso?", "Uhm, forse?" ribatte con un sorrisetto malizioso, "Si, sei un'idiota.", "Già ma ti piaccio così, ammettilo!", "Va bene, mi hai incastrata, non fare troppo il ruffiano." lo finisco con un lungo bacio passionale.

Dopo esserci asciugati e cambiati torniamo dagli altri che sono quasi tutti ubriachi, Dam ci viene incontro, "Ragazzi, ho un regalo per voi ma potreste riscuotere solo se verrò con voi!", lo guardo con aria intrigata, "Dai su, vi ho preparato un purino come mia benedizione da migliore amico, sono mezzo ubriaco e ho bisogno di compagnia visto che Vittoria non mi calcola quindi, andiamo!". "Che ne dici, ti va?" dico a Mimmo mentre Dam sale verso l'ultimo piano, "Non posso rifiutare la benedizione di quel pazzo, ti rapisce troppo spesso da me, mettiamo i paletti al posto giusto.", "Non devi preoccuparti di nessun altro che te, io ho occhi solo per te.", "Lo so, ma mi piace fare il maschio alfa." ribatte con un sorriso divertito.

Dam è tornato dagli altri traballando, io e Domenico siamo sdraiati sul letto della sala degli ospiti all'ultimo piano, il modello dagli occhi ambrati si è addormentato, prendo una coperta e salgo in terrazzo. Questo è uno dei posti che preferisco, ci sono un paio di vecchi divanetti pieni di cuscini, degli enormi tappeti pelosi coperti da vari puff e tante corde di luci gialle che sembrano lucciole durante la notte.

Su uno dei divani trovo Filo, l'amico di Lucio, intendo a sorseggiare una birra in solitudine, ne prendo una anche io dal frigo rosso all'angolo e mi siedo su uno dei puff coprendomi con la coperta, "Tu sei Filippo giusto?", "Si e tu sei Camilla, la ragazza incasinata di cui Lucio ci parla sempre.", "A quanto pare... Come mai sei qui tutto solo?", "Beh, la mia ragazza mi ha mollato perché ho scelto di inseguire i miei sogni al posto di rimanere con lei, sono passate due settimane ma ancora non riesco a non pensare costantemente a lei." dice con tono di rammarico. "Mi dispiace, non deve essere facile ma l'unico consiglio che posso darti è di lasciare al tempo la guarigione del tuo cuore. Fidati, ci sono passata e il tempo è stato l'unico rimedio.", "Lo so ma non capisco, diceva di amarmi. Mi ha scaricato come roba vecchia, questo non è amore per me.", "Hai ragione, non lo è.", "Tu sai cos'è l'amore?", "Sappi che dirò queste cose solo perché ho bevuto e fumato, negherò sempre okay? Beh, non pensavo che esistesse l'amore. Almeno finché Domenico non è entrato nella mia vita, è successo tutto per caso. Nel giro di pochi giorni sapeva già tutto di me, io lo amo. Ecco, l'ho detto. A lui non ancora, ma è un inizio. Sono stata ferita tante volte, ho paura, l'amore è qualcosa di improvviso e incontrollabile, quando lo avrai davanti lo saprai, non so come spiegartelo, lo sai e basta.", "Sono felice per te, vorrei essere nei tuoi panni...", "Oh, fidati, non lo vorresti davvero. In ogni caso, devi solo aspettare, arriverà.", "Lo spero.".