Capitolo tre.

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«Serata tra donne?» chiede Cam, guardandosi intorno.
«Esatto, ogni tanto ci vuole. Di cosa avete parlato con Bart?»
«Vuole che andiamo a fare una serata non so dove»
«Vuole riunire i Magcon?»
«Sì, ma solamente per una sera, ormai non si parla più di tour», risponde e sbuffa.
«Ti mancano, non è così?» domando, cingendogli la vita con le braccia.
«Molto, se devo essere sincero. A volte mi perdo nei ricordi e ripenso ai tour e alle serate, ci divertivamo troppo, facevamo casini ogni giorno ed eravamo spensierati. Poi adoravamo il fatto di avere così tanti fan a soli sedici anni... è stato incredibile, la parte migliore della mia vita», risponde e poggia il mento sulla mia spalla, sbuffando.
«È normale che ti manchino, ormai sono la tua seconda famiglia. Ma ormai il contratto è scaduto e siete cresciuti, però una serata ogni tanto non sarebbe una cattiva idea, i vostri fan ancora vi adorano»
«Hai ragione, vedremo cosa dice Bart. Andiamo a letto? Sono stanco morto»
«Io mezza ubriaca, direi di si»
«Alison, sei incinta!»
«Lo so, lo so. Ho bevuto solo un calice ma non reggo più nemmeno un bicchiere di vino», rispondo e Cameron ride. «Meglio così».

-

La monotona settimana è, grazie al cielo, finita ed è finalmente arrivato venerdì. Il weekend scorsoio e i ragazzi siamo usciti a cena ma siamo tornati subito a casa perché io e Jade dovevamo stare con i bambini.
Mi vesto, mi preparo mentalmente per affrontare i miei alunni e dopo aver salutato Cameron accompagno Grace a scuola e mi dirigo al college.
«Buongiorno, sei sempre splendida», mi saluta Logan.
«Ciao anche a te. Hai cucinato per stasera?» gli chiedo, mentre camminiamo verso la solita caffetteria.
«Non ancora, ma oggi ho solo due ore di lezione, così appena finisco corro subito a casa a preparare tutto», risponde.
«Vuoi che vengo a darti una mano?»
«Non preoccuparti, me la caverò. Ma grazie per averlo chiesto», risponde sorridendomi.
«Figurati, per qualsiasi cosa sai dove trovarmi».

Dopo il caffè cammino a passo svelto verso l'aula dove ho lezione. La giornata deve ancora iniziare ed io già sono esausta. Sì, la letteratura inglese mi piace moltissimo e adoro spiegarla, ma i ragazzi non la pensano così... la maggior parte, almeno. Hanno tutti l'aria distratta e sembra che non gli va di fare mai niente.
«Bene, ragazzi. Più tardi controllerò i lavori che mi avete mandato su Shakespeare, oggi iniziamo l'illuminismo».

Per fortuna, anche io il venerdì finisco prima, così ne approfitto per fare un giro per il centro per perdere tempo e con la scusa cercare qualcosa da mettere stasera, anche se la vedo molto difficile. Infatti, come previsto, non ho trovato niente di interessante, perciò mi avvio a scuola di Grace, dove però non vedo Audrey. "Sarà rimasta in ufficio", penso tra me eme. Dopo aver preso mia figlia, torniamo subito a casa, dove trovo Cameron.
«Già sei a casa? Strano», commento.
«È venerdì anche per me, amore», risponde.
«Quasi dimenticavo, stasera ho una cena con i miei colleghi a casa di Logan, quello di cui ti parlo sempre. Vuoi venire?» gli chiedo, ma lui storce la bocca.
«Cosa c'entro io?»
«Mi ha detto che potevo chiedertelo. Credo che tu possa venire»
«Non lo so, in realtà mi stavo organizzando con gli altri», risponde vago e sospiro.
«Se non vieni con me devi rimanere a casa con Grace, mi sembra logico»
«Non può andare dai tuoi o dai miei? È venerdì», ribadisce.
«E chissenefrega che è venerdì, maledizione! Non hai più sedici anni che devi uscire a far serata, Cam. Hai una figlia e delle responsabilità, che ti piaccia o no! Devi iniziare a rinunciare a qualcosa. È ora che cresci un po'», sbotto e vado di sopra.

Non posso credere che dopo tutto questo tempo, una figlia e il matrimonio mi mette ancora al secondo posto. I ragazzi verranno sempre prima di me, a quanto pare. Ma deve capire che, purtroppo per lui, adesso ha una famiglia a cui pensare e che non può più pensare sempre a divertirsi.

Decido di chiamare Jade e farla venire da me, solo con lei voglio parlare in queste situazioni.
«Eccomi qui, pronta ad ascoltare i tuoi continui problemi», dice mentre entra in casa.
«Andiamo di sopra», le dico e mi segue.
«Sentiamo, cos'è successo questa volta? Aspetta, non dirmelo, potrei annoiarmi a morte», dice e per poco non la butto giù dal letto.
«Okay, okay, scusa. Spara»
«Hai presente che stasera ho la cena a casa di Logan? Bene, mi ha detto che se voglio posso far venire Cameron con me, così gliel'ho chiesto e sai cosa mi ha risposto? Che deve far serata con gli altri perché è venerdì. Ti sembra normale?» spiego tutto d'un fiato e Jade scuote la testa.
«Anche io ho discusso con Nash per la stessa cosa»
«Appunto! Sembra che non crescono mai, anzi, più passa il tempo e più sono ragazzini. Allora io gli ho detto che se non voleva venire con me avrebbe dovuto badare a Grace e mi ha risposto di no e che posso lasciarla dai miei o dai suoi. È sua figlia!»
«Scusa se lo dico, ma Cameron quando si impegna è proprio uno stronzo», risponde Jade.
«Vero»
«Per non parlare di tuo fratello, che però non arriva ai livelli di Cam... senza offesa»
«Concordo. Nash ha ancora quella vocina che gli dice quando è il momento di fermarsi e iniziare ad usare il cervello», dico e Jade scoppia a ridere.
«È vero, accidenti. Infatti stasera lo obbligherò a rimanere a casa con me e suo figlio, se ricorda di averne uno»
«Tu e Nash siete molto più uniti. Insomma... non che io e Cameron non lo siamo, però non lo so, c'è qualcosa che non va. Io sento che ci stiamo allontanando ma non so perché. Non litighiamo mai e se capita discutiamo per poco e per le scemenze, quindi non riesco proprio a capire dove sia il problema. E io lo sento che qualcosa non quadra, ma non so spiegarlo. Sto impazzendo secondo te?» espongo tutto ciò che mi passa per la testa e Jade si limita ad annuire per assimilare tutto ciò che ho detto.
«Alison, credo che nessun altro riesca a capire e a leggere Cameron come fai tu. Lo conosci meglio di quanto lui conosca se stesso e dopo tutti questi anni di relazione è normale. Quindi se tu mi stai dicendo che secondo te c'è qualcosa fuori posto, io ti credo e sono sicura che non stai sbagliando», risponde.
«Ma è anche vero che tra di noi non va affatto male! Andiamo sempre d'accordo, il sesso va alla grande ed è un padre meraviglioso, quando è presente. Però poi mi casca in determinate situazioni, come quella di oggi, e mi fa riflettere. Che devo fare?»
«Se fossi in te, farei in modo di farlo rimanere con sua figlia, diamine. Digli che i tuoi genitori non possono tenerla»
«E se mi dice che la porterà dai suoi?»
«Digli che non vuoi che Grace passi più tempo con i nonni che con suo padre, semplice. Si sentirà in colpa e vedrai che cederà»
«Va bene, ho capito. Non so come farei senza di te», rispondo e l'abbraccio.
«Sono qua apposta. Cambiando discorso, cosa pensi di metterti per stasera?» mi domanda, alzandosi per aprire il mio armadio.
«Qualcosa di semplice e comodo. Sto iniziando ad essere grossa ed ingombrante, quindi non vorrei indossare niente di complicato», rispondo mentre cerco qualcosa.
«A proposito, quando hai l'ecografia?»
«Tra due settimane. Finalmente scoprirò il sesso del bambino»
«O della bambina», mi corregge Jade.

Il migliore amico di mio fratello 3 || Cameron Dallas.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora