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La giornata scolastica non era finita da molto. Andi uscì velocemente fuori dall’edificio e si affrettò lungo la strada dove sapeva che Peter si preparava dopo scuola. Era piuttosto infastidita, voleva solo andare a casa di Ned per cominciare a costruire la Death Star, ma aveva ricevuto un messaggio da Tony che la avvisava di non perdere di vista Peter durante le sue avventure. Non sapeva perché Tony fosse cosí innecessariamente severo, ma non le importava. Non sarebbe rimasta tutta la sera a fare da babysitter a Peter, sopratutto quando c’erano un sacco di altre cose che avrebbe potuto fare, come per esembio costruire uno degli oggetti mortali dello science-fiction fatto di piccoli pezzetti di plastica.
“Non posso mai divertirmi,” borbottò Andi mentre usciva la sua divisa dallo zaino per mettersela. Avrebbe preferito non doverla indossare, ma non poteva rischiare di essere vista
da Peter o dal resto dei civili. Aveva pensato di indossarla sotto i vestiti ma non voleva rischiare di avere un infarto a causa del calore.Dopo essersi cambiata, Andi si arrampicò sul muro fatto di mattoni fino al tetto per guardare la stradina dall’alto. Aspettò ed aspettò Peter, che tendeva a fermarsi da Delmar ogni giorno dopo scuola, il che rallentava solamente la missione di Andi. Gli voleva un sacco di bene, ma tenerlo d’occhio risultava noioso la maggior parte delle volte.
Peter apparve presto, togliendosi le scarpe e incollando il suo zaino con delle ragnatele ad un contenitore della spazzatura, come sempre. Andi rilasciò un sospiro e si girò mentre lui si svestiva, ritornando a guardarlo solo una volta che avesse messo il costume. Saltò su un edificio di
fronte a lei e cominciò a saltare edificio per edificio, cercando persone da salvare e criminali da arrestare. Tutti i giorni la stessa cosa, che cominciava ad annoiare Andi. Preferiva stare insieme
a Peter a scuola o a casa sua, ma sapeva di avere un lavoro da portare a termine, uno che non consisteva in Tony chiamandola “Piccola Avenger”.Andi prese il telefono dalla borsa e si mise la cuffie. Le posizionò sulla sua testa e il suono di “Ms. Jackson” degli OutKast le invase le orecchie. Si stese ed ascoltò la musica sperando che Peter non combinasse guai mentre lei si rilassava. Non le dispiaceva tenere d’occhio Peter, ma si era abituata a controllare lei New York. Adesso quel lavoro era diventato di Peter, mentre il suo era assicurarsi che non combinasse casini.
Erano suonate circa quattro canzoni da quando Andi si era messa le cuffiette, e non aveva intenzione di toglierle, ma le arrivò un messaggio di Ned che la obbligò a farlo. Voleva che andasse da lui per cominciare a costruire la Death Star di Lego. Il pensiero la fece sorridere. Amava avere l’opportunità di essere una normale adolescente. Quando non stava lavorando, Peter e Ned le permettevano di esserlo.
Andi mise le cuffie e il telefono di nuovo dentro lo zaino e se lo mise sulle spalle. Saltò sull’edificio difronte a lei e poi a quello adiacente. Quando arrivò in una zona abbastanza sicura per oscillare tra gli edifici, lo fece. Era a qualche strada di distanza da casa di Ned e non aveva voglia di prendere un taxi o chiamare un Uber, soprattutto perché aveva il costume messa.
Aveva già attirato abbastanza l'attenzione, non che le importasse, ma il Queens aveva già due uomini-ragno gironzolando per le strade. Non voleva che la gente cominciasse a pensare che fossero troppi.
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Recluse → Peter Parker [Italian traslation]
Fanfiction❝La chiamano Recluse.❞ ❝Perché?❞ ❝Perché nessuno sano di mente vorrebbe ricevere quel morso.❞ ❝Giusto.❞ . . .dove Peter Parker trova l'amore in una delle giovani reclute di Tony Stark. [peter parker fanfiction] [spider-man: homecoming] © written by...