prologue

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Il laboratorio da un milione di dollari era pieno degli esperimenti di Tony, come sempre. La sedicenne Andi aveva sempre avuto l'abitudine di curiosare tra le cose di suo zio, quindi coglieva ogni occasione per farlo. Era una ragazza parecchio curiosa, per non parlare del fatto che amasse la scienza e come Tony la usasse per creare quelle fantastiche invenzioni. Le piaceva giocherellare con i meccanismi dei prototipi che c'erano lì dentro. Andi era ossessionata dalla scienza meccanica, o meglio, dalla scienza in generale. Quello era il perché fosse lì quel giorno, e uno dei motivi per cui sarebbe sempre stata una delle persone preferite di Tony.

Pochi secondi dopo, il suono di passi echeggiò attraverso le pareti, e un piccolo sbuffò uscì dalle labbra di Andi. Girò la testa verso la porta del laboratorio e si rilassò visibilmente quando realizzò che l'intruso era solo Tony.

"Non hai ancora imparato a bussare ogni tanto?" chiese Andi al miliardario. "I miei sensi saranno pure sovrumani, ma non sono capace di determinare chi esattamente stia girando per i corridoi."

"No, in realtà," rispose Tony alla bionda.

Andi alzò gli occhi al cielo e si girò a guardarlo. "Che ci fai qui, Tony?"

Tony alzò un sopracciglio. "Cosa ci faccio io qui? Che ci fai tu qui? Se non ricordo male questo posto è mio."

"Si, ma la zia di chi lo gestisce quando sei via a fraternizzare con il resto degli Avengers?"

"Ascolta, intelligentona," cominciò Tony, ricevendo una risata dalla giovane. "Ho bisogno che tu mi faccia un favore."

Andi alzò quella che sembrava essere un braccio bionico e cominciò a studiarlo. "Che sarà mai?"

"Ho bisogno che tu tenga d'occhio qualcuno," rispose Tony mentre le toglieva il braccio dalle mani.

"Ti sembro per caso una babysitter?" disse Andi ridendo e si appoggiò contro il freddo tavolo di metallo, i suoi occhi marroni concentrati sull'uomo in piedi difronte a lei. "Perché non lo puoi fare fare ad Happy?"

Tony fece spallucce. "Lo sta facendo, più o meno, ma ho bisogno di qualcuno che possa legare con questa persona in modo diverso. Qualcuno che lo controlli dall'interno senza far ricadere l'attenzione su di loro, e ho pensato che tu fossi la migliore opzione."

"E perché, scusa?"

"Forse perché tu sei una sedicenne ed Happy no," le disse Tony. "In oltre, tutto quello che riesce a fare il ragazzino è infastidire Happy, quindi non è molto d'aiuto."

"Far tenere d'occhio ad Happy un adolescente non è proprio stata una delle tue idee migliori," gli disse Andi a Tony, alzando gli occhi al cielo. Sapeva molto bene quanto Happy odiasse fare il babysitter. Gli avevano detto di tenerla sott'occhio una volta, e non bisognava essere un genio per capire che aveva odiato ogni istante. "Ricordi cos'è successo l'ultima volta che l'hai fatto, no?"

Tony rilasciò un sospirò e si passò una mano sul viso. "Si, suppongo che hai ragione su questo."

"Lo farò," disse Andi.

Tony alzò le sopraccgilia. "Davvero?"

"Ad una condizione."

"Lo sapevo," rispose Tony alzando gli occhi al cielo. "Che cosa vuoi, biondina?"

Un sorriso furbo apparse sul viso di Andi. "Quello che ho sempre voluto da quando avevo unidici anni," gli ricordò.

Tony seppe immediatamente a cosa si riferisse, ma non riuscì ad accettare immediatamente. Tutto ciò a cui riusciva a pensare era come Pepper glie l'avrebbe fatta pagare se avesse detto di sì. "Sai che non posso, tua zia mi ucciderà, letteralmente."

"L'ultima volta che ne hai parlato con lei avevo tredici anni," rispose Andi. "Avevo tredici anni e non avevo le abilità che ho adesso."

"Riesci comunque a metterti nei guai di tanto in tanto, ragnetta."

Andi rise e fece un passo avanti, i suoi occhi marroni incontrarono quelli di Tony. "Voglio la mia Audi, Tony Stark."

"Non hai nemmeno la patente, Andromeda Andrews," ghignò Tony e incrociò le braccia sul petto.

"Posso prendere la patente in qualsiasi momento, ma tu riuscirai a trovare qualcun altro disposto a tenere d'occhio il tuo ragazzino?" Andi fece sparire il ghigno dal viso di Tony, dopo aver realizzato le parole che aveva appena detto. Aveva ragione.

"Va bene," sospirò Tony. "Ti farò avere la tua Audi, ma solo e quando avrai completato la missione."

Andi sorrise ampiamente e gli porse la mano. "Affare fatto."

Tony le sorrise prima di stringere la mano della giovane ragazza.

"Adesso," cominciò Andi mentre toglieva la mano dalla sua stretta. "Dimmi di più su questo misterioso adolescente di cui mi dovrò prendere cura."

Tony rilasciò un sospiro. "Non farmici pensare."

Andi rise, senza avere la più pallida idea a cosa andasse incontro.

Recluse → Peter Parker [Italian traslation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora