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Cinque ore dopo, dopo che il team fosse arrivato tutto intero a Washington per il Decathlon, Andi era seduta alla scrivania della sua stanza d’hotel. Le se gambe erano poggiata sul tavolo mentre stringeva un libro di scienze tra le mani, come sempre. Si stava preparando per il Decathlon, nonostante sapesse che non ce n’era bisogno. Andi aveva delle capacità intelletuali
che le avrebbero permesso di poter vincere il Decathlon da sola mentre dormiva, ma nessuno poteva essere troppo sicuro o intelligente.Parecchi minuti dopo, la porta della camera si aprì, e Michelle entrò. I suoi capelli ricci erano un disastro sulla sua testa, e la felpa sembrava che stesse per cadere a pezzi dal suo corpo minuto. Sembrava stanchissima, come la maggior parte degli studenti del Decathlon, ma a differenza del resto dek team, a Michelle non interessava nasconderlo.
“Qualcuno ha sonno,” disse Andi, i suoi occhi sulle parole stampate nella pagina.
Michelle sbuffò e si affrettò verso le ante dell’armadio. Ovviamente, Andi aveva scelto il letto vicino alla finestra e l’aria condizionata. Era impossibile per lei dormire senza un rumore che la facesse addormentare, o senza una temperatura di -32 gradi Fahrenheit, e a Michelle non dava fastidio. “Un po’ di sane proteste possono sfiancare una persona,” rispose.
Andi ridacchiò e chiuse il libro. “Sei davvero andata a protestare?”
“Certo che si,” Michelle annuì e afferrò un libro dal suo zaino. “Che cosa credi che farei nella capitale più corrotta del paese?”
“Non lo so,” fece spallucce Andi. “Cosa de Michelle.”
“E io ho pensato che avresti fatto cose da Andi,” rispose Michelle con un ghigno da so-tutto-io sul viso. Una delle cose che preferiva fare era prendere in giro Andi sulla sua relazione che aveva con Peter e Ned, ma soprattutto con Peter, e Andi aveva cominciato a capirlo.
“Oh, davvero?” Andi scosse la testa. “Cosa ti aspettavi che stessi facendo?”
“Uscire con Peter.”
Andi rilasciò un sospiro e si mosse verso il letto. Non aveva parlato con Peter da quando erano saliti sull’autobus con il resto del team. Non era che non volesse farlo, ma non riusciva a trovare un modo per parlargli quando era così preoccupata per lui. Avrebbe dovuto tenerlo d’occhio, proteggerlo, e non voleva fare nient’altro, ma Peter era irremovibile su ogni cosa e non era sicura di riuscire a sopportarlo ancora per molto. Sperava che lui riuscisse a fare tutto da solo, ma se le cose non fossero andate bene, non voleva essere lì a vedere come gli veniva fatto del male, nonostante sapeva quale fosse il suo dovere. Sarebbe stato un dolore che non era sicura di riuscire a sopportare.
“Si, non parlo con Peter da ieri,” Andi informò l'amica con un cipiglio sul viso.
“E perché?” Michelle sembrava essere davvero interessata alla situazione, ma era interessata a tutto, incluso Peter. Era chiaro che stesse nascondendo qualcosa, ed era chiaro che Andi e Ned sapessero che era, e Michelle voleva saperlo. Non avrebbe fatto domande, comunque. La mora aveva i suoi modi per scoprire esattamente ciò che voleva.
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Recluse → Peter Parker [Italian traslation]
Fanfic❝La chiamano Recluse.❞ ❝Perché?❞ ❝Perché nessuno sano di mente vorrebbe ricevere quel morso.❞ ❝Giusto.❞ . . .dove Peter Parker trova l'amore in una delle giovani reclute di Tony Stark. [peter parker fanfiction] [spider-man: homecoming] © written by...