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Andi corse dentro la torre il più velocemente possibile, nonostante i tacchi, ignorando le ultime persone rimaste lì. Non aspettò nemmeno l’ascensore. Invece corse verso le scale, lanciando una ragnatela il più lontano possibile, spingendosi in su fin quando non arrivò all’ultimo piano.
Fu silenziosa nell’aprire la porta. C’erano diversi impiegati correndo a destra e sinistra con degli scatoloni che dovevano essere trasportati nell’aereo che li avrebbe portati al nord, e non poteva permettere che nessuno di loro la vedesse. Tutti sapevano chi era, ovviamente, quindi essere vista non sarebbe stato un problema prima, ma il suo piano non avrebbe funzionato se l’avessero scoperta, specialmente Happy. A lui già non stava particolarmente simpatica, e nonostante sapesse che Andi vivesse nella torre, non gli sarebbe piaciuto averla in mezzo ai piedi il giorno del trasloco.
Erano passati circa tre minuti. Andi, che stava guardando gli impiegati ed Happy correre in giro dal piano superiore alle scale, si diresse silenziosamente verso il pavimento per poter entrare nell’aereo. Si affrettò ad entrarci, trovando uno spazio libero dietro alcune delle molteplici scatole, per evitare di essere vista.
L’aereo sarebbe stato pronto per il decollo in cinque minuti, o almeno, questo aveva detto Happy agli impiegati pochi secondi prima. Stava cominciando ad essere impaziente, solo perché voleva fermare Vulture e ritornare a casa di Peter per poter dormire per un’anno. Non le era mai stata assegnata una missione così stancante come quelle che Tony le aveva dato qualche mese prima. Aveva cominciato ad adorare quella missione, o meglio, la ragione dietro la missione, ma aveva anche cominciato a temerla. Peter era così importante per lei, e perderlo a causa di qualche stupido errore l’avrebbe distrutta.
Presto le porte dell’aereo cominciarono a chiudersi. Andi poteva sentire i motori ruggire, e non molto dopo stavano volando. Rilasciò un sospiro e si sedette, togliendosi la sciarpa di dalla faccia per tirarla per terra.
Andi poteva credere di essere lì. Non poteva credere di star vivendo quella vita. Ricordava di essere cresciuta come una persona normale, ma quando aveva compiuto sei anni, quando sua zia aveva ricevuto il lavoro che aveva sempre desiderato e cominciò ad uscire con una delle persone più famose al mondo, tutto cambiò. Mentre viveva con i suoi genitori aveva avuto una vita abbastanza normale, che cambiava quando Tony o Pepper andavano a trovarla. Ma comunque, dopo l’invasione dei Chitauri, la sua vita era tutto meno che normale, nonostante Tony e Pepper facessero del loro meglio per fargliela avere. Ricevere quei poteri non aveva aiutato, visto che avevano posto altre responsabilità sulla sua testa che non aveva mai chiesto, ma ne era comunque grata.Fu solo dopo aver conosciuto Peter che aveva cominciato ad accettare il fatto che la sua vita non fosse normale. Le aveva dato un’altra ragione per combattere, per credere che quella era la vita a cui era sempre stata destinata, ed era qualcosa che non sarebbe mai stata in grado di ripagargli.
Alcuni minuti dopo, un leggero rumore si fece sentre da sotto l’aereo. Andi si alzò e guardò in basso, movendosi lentamente dietro altre scatole. Era sicura di sapere cosa avesse provocato quei rumori, ma non sapeva se ci fosse anche Peter. Avrebbe dovuto aspettare per scoprirlo.
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Recluse → Peter Parker [Italian traslation]
Fanfic❝La chiamano Recluse.❞ ❝Perché?❞ ❝Perché nessuno sano di mente vorrebbe ricevere quel morso.❞ ❝Giusto.❞ . . .dove Peter Parker trova l'amore in una delle giovani reclute di Tony Stark. [peter parker fanfiction] [spider-man: homecoming] © written by...