Capitolo 8

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Una volta arrivato in giardino Michael vide tutti i suoi amici prendere le loro cose sistemate in macchina, tanto che a quel punto il giovane si avvicinò a loro.

"Mi volete spiegare che sta succedendo?! Perché avete portato i vostri genitori qui?! Insomma non potete fare come vi pare! Non siete a casa vostra!"

"I nostri genitori hanno bisogno di aiuto, Mic!" Disse allora Arthur Weasley Jr. "Mio padre Ron non fa altro che ubriacarsi a causa del lavoro perduto e mia madre Hermione benché regga, non lo sopporta più! Per non parlare delle botte ricevute."

In quel momento i suoi occhi azzurri erano veramente lucidi.

"Merlino mi dispiace." Disse l'altro senza parole, completamente. "I-io non lo sapevo."

A quelle parole Arthur gli sorrise in maniera molto dolce: "Non potevi sapere. Infondo non l'ho mai detto a nessuno."

In quell'istante Light Nott/Zabini, la sua ragazza da almeno un mese circa, gli strinse un fianco con forza catturando così in pochi attimi il suo sguardo azzurro come il mare e con un breve sorriso riuscì a calmarlo.

"A parte a me. Ma va tutto bene, d'accordo?" Disse ad un certo punto la giovane dai capelli riccissimi, mori e crespi come il padre Blaise e gli occhi color nocciola come l'altro padre, Theodore.

"Grazie piccola!" Rispose con un sorriso.

"E voi altri perché avete portato i vostri qui?" Domandò allora Micheal a Light, Tom, John e Clarisse. "Che problemi hanno?" Chiese con il cuore in gola.

"I miei..." Iniziò Tom. "Non si amano più perché dicono, o meglio affermano di essere diventati come due amici più che mariti! Ci rendiamo conto Mic?! È assurdo tutto questo! Hanno fatto tanto per me, mi hanno desiderato come non mai, si sono amati moltissimo e adesso mi devo pure beccare questa infamata?! No, grazie! Rivoglio i miei genitori!"

"Ben detto amore mio!" Disse John dandogli un bacio sulla guancia. "Lo stesso vale per i miei genitori che però a differenza di Draco ed Harry non si sopportano proprio e litigano per delle cazzate assurde come un bicchiere fuori posto! Mio padre inoltre tratta mia madre come un vero e proprio straccio e tra le tante cose, la tradisce. Lei non lo vuole nemmeno vedere ed io non voglio! Anche se ha tutte le ragioni."

"Merlino John! E per voi Light? Clarisse? Che cosa hanno combinato i vostri?" Domandò con un lieve sospiro.

Mancava davvero poco al manicomio!

"È lunga da spiegare." Rispose Clarisse con aria piuttosto sconsolata per via del comportamento della madre Pansy nei suoi confronti.

"Beh, provaci, no?" Domandò per poi inarcare un sopracciglio con aria stupita.

"No, non ho voglia ora. Entriamo in casa? Si sta facendo piuttosto freddo."

"Uhm, ok."

Nel mentre tutti i ragazzi si stavano avviando in salotto e Light spiegava che i suoi genitori si volevano separare per via di un piccolo, ma davvero stressante e spinoso malinteso, nel frattempo tutti i genitori si ritrovarono in cantina a discutere e a fare molto chiasso.

"Insomma la vogliamo smettere di urlare?" Domandò ad un certo punto Seamus con calma per poi ottenere silenzio. "Oh, ora va meglio. Allora ragazzi, il fatto è che noi siamo rinchiusi qui dentro da tre giorni. Non ci ascoltano, non ci danno retta, quindi io direi di prendere le cose con calma."

"Con calma?!" Strillò Draco interrompendolo con rabbia, nel mentre i suoi occhi grigi come il metallo fuso stavano emanando fulmini e saette a ciel sereno. "No, non mi calmo affatto, cazzo! Questo è un sequestro di persona ed io non lo accetto!"

"Draco..." Provò a parlare allora Harry, ma senza risultati.

"Non ti azzardare a difendere Tom! Non lo merita, intesi?!" Disse guardandolo male.

"Guarda che io non difendo proprio nessuno è chiaro?! La colpa però non è solo di nostro figlio, dato che sono coinvolti anche tutti gli altri ragazzi!"

"Harry ha ragione." Disse allora in sua difesa Hermione con voce tranquilla, all'apparenza. "Soltanto che..." Disse ripensando a ciò che suo marito Ron faceva. "Io non credo proprio che..."

"Non credi cosa Granger?!" Gli urlò Draco con aria risentita. "Io non voglio rimanere un minuto di più in questa dannata cantina, chiaro?!"

"Non ti azzardare a trattare così mia moglie Malfoy! È chiaro?"

In quel momento Weasley lo guardò in cagnesco, stringendo i pugni e se non fosse stato per sua moglie ed il migliore amico Harry i due uomini si sarebbero sicuramente picchiati da un momento all'altro visto che Draco aveva fatto un passo avanti.

"Mi sa che dovrai arrenderti biondo." Disse allora Dean con un tono davvero giù di tono facendolo voltare dalla sua parte. "I nostri figli non vogliono lasciar perdere e se noi non li assecondiamo non otterremo nulla da loro!"

L'ex Slytherin a quel punto strinse i pugni e in un secondo se ne andò via, verso il bagno, nel mentre suo marito Harry scuoteva la testa con fare rassegnato e Theo con Blaise assieme a Daphne Green, Robert McClaren e Pansy se ne restavano in assoluto silenzio a meditare dei loro problemi!

Deamus ~ Rinchiusi in casaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora