Capitolo 16

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Nel frattempo, Arthur Weasley che era uscito nuovamente di casa, grazie alla rabbia che Light gli aveva trasmesso, decise di fare un'altra passeggiata.

Dopo pochi istanti però il rosso venne raggiunto da qualcuno ed il suo cuore iniziò a perdere una serie di battiti a causa della forte emozione provata.

"Arthur aspetta!"

"Mic!" Disse il rosso con le guance in fiamme, totalmente. "Che... perché sei qui? Dove sono tutti gli altri?" Domandò con uno sguardo confuso.

"A casa, tranquilli."

"Mh, va bene." Disse per poi riprendere a camminare senza voltarsi indietro.

"Aspetta!" A quel punto Michael lo rincorse per poi afferrarlo per un braccio. "Mi dispiace per prima con Light."

A quel punto Weasley alzò le spalle.

"Non importa Mic. Ci sono abituato alle sue patetiche scenate di gelosia, anche se non le patisco."

"Beh, tu puoi avere molto di più, sai?"

In quel momento Mic lo stava guardando con molto desiderio represso ed Arthur lo notò chiaramente sentendo un brivido lungo la schiena.

"E Light deve capirlo prima o poi."

"In che senso?!"

Senza parlare dunque, Finnigan/Thomas gli si avvicinò dandogli infatti un bacio appassionato, gesto che fece ansimare non poco Weasley, preso alla sprovvista.

"No, Mic fermati, fermati."

"Cosa c'è che non va?"

Le guance di Arthur potevano benissimo fare concorrenza con i suoi stessi capelli.

"Beh, ecco io non posso Michael. Ufficialmente Light è ancora la mia ragazza e io non voglio farla soffrire."

"Lo sai che cos'è che mi piace tanto di te? Il tuo carattere dolce, preciso e disponibile con tutti. In particolare tu ti preoccupi sempre degli altri e non pensi mai a te stesso. Questo mi fa impazzire!"

Arthur arrossì a dismisura. "Dai, Mic."

"Cosa? Non mi pare di aver detto qualcosa di sbagliato, no?" Sorrise per il rossore delle sue gote morbide e delicate.

"No, però... senti Mic, io..."

"Non vuoi?"

"Light non merita di essere piantata così. Insomma, mi capisci, no?"

Mic si mise le mani in tasca.

"No. Non capisco perché ti ostini ad amare una così che non ci ha messo un attimo a minacciarmi per marcare il territorio."

In quelle ore il protagonista, figlio di Dean e Seamus aveva cambiato totalmente idea su di lei, trovandola molto antipatica e piena di se.

"Senti Mic lasciami in pace, ok?"

Detto questo il ragazzo provò ad andarsene da lì, ma il giovane gemello di Yuri lo tenne stretto a se, stringendolo per la vita piatta e muscolosa.

"No. Non mi arrendo, ok? Farò di tutto per averti."

A quel punto Arthur annuì leggermente e poi se ne andò verso una direzione precisa, nel mentre Mic se ne tornò a casa: aveva in mente una seconda fase per la terapia di gruppo.

"Allora ragazzi!" Disse il giovane una volta che era tornato. "Riprendiamo la terapia." Disse per poi vedere tutti i genitori sistemarsi e notare che suo padre Dean continuava ad ignorare Seamus senza sosta.

"Papà!"

"Che c'è figliolo?" Domandò il mulatto.

"Iniziamo con una domanda diretta e anche molto semplice: qual è stata la prima cosa che hai notato in papà Seamus?"

"Ehm, beh, era sicuramente l'uomo più bello che avessi mai incontrato." Rispose con il cuore, senza pensarci due volte.

"Oh..." Disse Seamus con gli occhi lucidi per poi sorridere intenerito.

"E tu papà Seam? Qual è stata la prima cosa che hai notato?

"Sinceramente? La sua macchina!"

"A scuola beh, lo notai perché era un ragazzo così fuori dal comune, simpatico, spigliato e poi negli ultimi anni, beh, la cosa che mi colpì da morire e che mi fece capire quanto fosse l'uomo della mia vita fu la sua macchina!"

"La sua macchina?!" Domandò allibito Draco rimanendo poi completamente senza parole, nel mentre tutti gli altri genitori se ne restavano in silenzio, ma con il sorriso sulle labbra.

"Sì." Rispose il biondo con un sorriso ripensando a quel momento. "Dopo la scuola, Dean prese una cinquecento che adesso è di un modello vecchio* ed era di un colore verde acqua. Era così piccina, una scatoletta! L'adoravo, mentre mio padre invece non la poteva proprio vedere!" Sorrise. "Erano bei tempi!"

"Allora se erano bei tempi perché vi siete separati? Che senso ha tutto ciò? Per caso sono coinvolte altre persone?"

"No!" Gridò insieme la coppia.

"Non è come credete." Riprese Seam. "Non sono coinvolte altre persone è solo che tra di noi sono sorte delle difficoltà insanabili e sentiamo il bisogno di separarci ecco tutto."

"Lo hai deciso tu, Seamus! Io non avevo la benché minima intenzione di chiedere il divorzio e questo mi ha ferito molto!"

"Mi dispiace Dean, ma vedi il mio Avvomago ha creduto che anche tu le avessi preparate e così..."

"Beh, se lo avessi fatto te lo avrei detto, non credi? E invece no! Hai fatto tutto da solo come al solito e mi hai deluso!" Rispose per poi andarsene da lì sentendo alla fine un sospiro da parte di Seamus che a quel punto scosse la testa affranto, senza sapere però che tutte le loro aspettative sarebbero completamente crollate e che quella stessa sera sarebbe successo qualcosa di speciale non solo loro.

Note: *Ho usato una macchina molto
babbana, ma dettagli 😂

Deamus ~ Rinchiusi in casaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora