Capitolo 12

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"Hai detto qualcosa papà?"

"Ehm."

"Ah sì i buchi sul pavimento! Mi dispiace molto papà, ma ti assicuro, anzi vi assicuro..." Riferendosi anche a Dean. "Che ve li ripagherò appena possibile! Magari ci metto una vita intera, è una promessa!"

"Che cosa avete intenzione di fare?" Gli domandò a quel punto Ron senza parole. "No perché onestamente..."

"Vogliamo farvi fare una terapia di gruppo." Rispose allora il figlio Arthur. "E crediamo che possa servirvi!"

"E se ci rifiutassimo?" Domandò a quel punto Draco incrociando le braccia. "Che cosa accadrebbe?"

"Beh..." Iniziò Tom. "Se dovesse accadere non mangerete più! Intesi?"

"E perché volete farci questo figliolo?!" Dopo le parole del figlio Draco sembrava fuori di se. "Non potete, è chiaro?"

"Oh, non lo faranno Dray, vedrai!" Disse Blaise ad un certo punto con purissima convinzione.

"Ma certo che non lo faranno!" Gli fece eco Theo con un sorriso per poi guardare la TV e vedere sua figlia Light che parlava con l'amica Clarisse.

"E invece sì!" Rispose John.

"Beh ragazzi..." Iniziò allora Robert. "Mio figlio non ha tutti i torti. John io... oh..." Disse l'uomo ad un certo punto toccandosi con forza il petto, facendo capire infatti ai presenti e ai figli di sopra che lui stesso si stava sentendo male e senza volerlo rischiava di cadere per terra.

"Tesoro?!"

All'improvviso Daphne gli corse incontro cercando di sorreggerlo ed il suo sguardo era molto preoccupato.

"Ma che diavolo sta succedendo?!"

Yuri e Michael, ma anche tutti gli altri ragazzi tranne John si spaventarono molto e quindi in quel momento pensarono di chiamare il 911 nel mentre la moglie di Robert, per evitare che accadesse il peggio si inginocchiò su di lui cercando infatti di rianimarlo con la respirazione bocca a bocca.

"Piantala papà!" Disse John subito dopo. "Non è bello quello che stai facendo!"

"Quanto pesi." Disse Robert alla moglie afferrandole un polso per fermarla.

"Che cosa?" Domandò la donna con aria confusa, meravigliata!

"Oh, beh..." Disse allora Michael cercando di calmare il suo cuore che batteva furioso. "Problema rientrato."

"Non è stato affatto divertente Robert!"

Lo riprese poco dopo Seamus per poi lanciargli un'occhiataccia severa.

"Beh io c'ho provato!"

"Allora." Iniziò Mic. "Io direi di iniziare la terapia e quindi vi chiederei di mettervi tutti in cerchio." Disse per poi battere le mani per un secondo. "Che cosa ne pensate?"

"Io..." Iniziò allora Finnigan. "Credo che i ragazzi non stiano facendo una cattiva cosa, quindi dico che sia meglio fare come dicono!"

"Sì, sì!" Gridò Mic felice per quel riscontro positivo. "Funziona! Allora ragazzi." Disse per poi guardare con un sorriso felice Arthur che lo guardò e gli sorride ricambiando un gesto che non sfuggì a Light che a quel punto strinse i pugni gelosa. "Direi di iniziare con la cosa più semplice: come vi chiamate, quanti anni avete e qual è il vostro mestiere!"

Ogni genitore quindi si sedette e con il viso rivolto alla telecamera attesero che i ragazzi fossero pronti per iniziare. Poco dopo Michael parlò: "Papà Dean?"

"Sì. Salve a tutti, mi chiamo Dean Thomas, ho quarant'anni appena compiuti e da almeno quindici anni lavoro come credo che tutti sappiano, Medimago presso l'ospedale centrale di Londra, il mio sogno da sempre."

Appena la telecamera si spostò ed inquadrò Pansy Parkinson, la donna iniziò.

"Tocca a me? Bene, mi chiamo Pansy Parkinson, ho trentanove anni e da circa tre anni lavoro a tempo pieno come assistente in uno studio di Dentimagia, nel mentre la sera ballo sul cubo per passione."

"Non è vero mamma tu fai la cameriera!" La corresse Clarisse con fastidio.

"Clarisse, non è esatto dire che faccio la cameriera! Io la sera ballo, poi quando faccio le pause se serve, consegno qualche caffè. Ad ogni modo sono davvero felice di poter contribuire a questa terapia di gruppo e trovo che sia davvero fico stare tutti qui in cerchio!"

Clarisse a quel punto, sentendo la parola fico, si arrabbiò e spense la TV.

"Che rabbia! Ma non la sentite? Parla esattamente come noi! Usa tutte delle espressioni giovanili che non le si addicono!"

"Calmati tesoro." Le disse allora Tom che le voleva molto bene. "Prova a rilassarti, ok? Non serve a nulla scaldarsi così, qualunque siano le tue ragioni."

Clarisse a quel punto sbuffò e nel mentre la ragazza cercava di riprendere il controllo della situazione, era arrivato il turno di Daphne Green.

Deamus ~ Rinchiusi in casaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora