Capitolo 2

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"COSA?!" Urlarono all'unisono i due ragazzi totalmente sconvolti. "Perché? Che cosa è successo di così grave da spingervi a desiderare una cosa terribile come la separazione?" Domandò Yuri.

"Vedi tesoro..." Iniziò Seamus con un certo tatto e molta attenzione. "Papà ed io non non andiamo più d'accordo in tante cose e crediamo che stare lontani per un po' non possa farci altro che bene."

"Un pò fino a che non diventa divorzio?" Domandò Michael con aria molto delusa.

"Ora basta figliolo!" Rispose Dean per poi agitarsi. "È così e basta!"

"Eravate una coppia così bella, invidiata da tutti, non capisco proprio." Continuò il giovane per poi scuotere la testa da destra a sinistra.

"Le cose possono cambiare in fretta, figliolo." Continuò Thomas con un tono di voce serio e antipatico, un qualcosa che in quel momento sconvolse molto i due ragazzi e fece sospirare Seamus che infondo se lo poteva anche aspettare, dato che quella reazione da parte del moro era un'altra delle cose che lo spingevano a chiedere la separazione al più presto possibile.

Il giorno seguente, un lunedì mattina Michael arrivò a mensa con i suoi amici, nel mentre suo fratello Yuri venne chiamato da un suo amico appartenente ad un'altra classe.

Quella dì i due giovani erano molto tristi, davvero giù di morale e a niente servirono i tentativi di Light, Arthur e Clarisse per tirarli su, essendosi resi conto del loro strano malumore.

"Ehi, che succede?" Gli domandò allora Tom Potter/Malfoy, l'unico figlio di Harry e Draco che in quel momento aveva uno sguardo stupito. "Perché fai quella faccia?"

Una volta che i due ragazzi si sedettero davanti al tavolo con in mano due vassoi, nel mentre tutti gli altri ragazzi erano ancora in fila ad attendere di pagare il cibo preso, Michael guardò Tom.

"I miei si stanno separando..." Disse di getto nel mentre la sua forchetta stava strusciando il piatto.

"Ah..." Disse il biondo tenendo lo sguardo basso. "Ma fra i due chi è stato a prendere la decisione definitiva?"

"In che senso, scusa?"

In quel momento Michael non ci stava capendo più niente.

"Beh, tuo padre Seamus mi pare più un uomo che riesce a tornare sui suoi passi, mentre Dean no e se prende una decisione è quella."

"Ah, comunque sia è stato mio padre Dean."

"Merlino, adesso capisco. Beh, se io fossi al tuo posto li chiuderei nel gabinetto per una notte finché non si vengono incontro e poi il giorno dopo li libererei vedendo come si comportano. Può essere una soluzione, no?!"

Dopo quelle parole quindi Michael lo guardò con le labbra totalmente spalancate per una frase tanto strana quanto assurda.

"Stai scherzando spero?! È un reato!"

"No, amico, sono molto serio! Dovresti provare al di là del reato."

Dopo quelle parole Michael infatti lo guardò allibito ma poi, una volta tornato a casa, per prima cosa ripensando alle parole dell'amico circa il carattere dei genitori andò immediatamente ad ispezionare il loro armadio trovandolo completamente vuoto.

Quella faccenda infatti come era prevedibile che fosse lo fece chiudere in se stesso, tanto da indurlo a restarsene da solo per del tempo nella sua stanza, anche se poi alla fine dopo un pò, Yuri bussò alla porta e l'idea di Tom continuava a riecheggiargli in testa senza sosta.

"Ciao." Disse Yuri.

"Ciao, come stai?" Rispose Michael.

"Male."

"E io peggio!"

"Ma noi che cosa possiamo fare?"

In un attimo Michael ci pensò su e poi, con uno scatto veloce delle gambe si alzò in piedi.

"Vieni con me!"

In qualche secondo infatti i due ragazzi scesero con frenesia le scale di casa e in breve tempo si avviarono diretti in cucina la quale aveva una porta che conduceva al piano inferiore; la cantina.

In quel momento Yuri quindi guardò il fratello con aria confusa, non capendoci più nulla, ma Michael che aveva in mente il piano ben preciso di Tom sorrise radioso senza pensare alle conseguenze di una decisione tanto simile.

Deamus ~ Rinchiusi in casaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora