Capitolo 11

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Quando Mic gliene parlò, inizialmente però tutti i suoi amici non lo ascoltarono e quindi si avviarono di corsa in giardino per giocare a football.

Michael infatti non era d'accordo e nel momento in cui Clarisse gli lanciò la palla, lui con rabbia la sgonfiò.

"Ehi, perché?" Gli domandò allora la giovane guardandolo con aria confusa.

"Adesso basta! Non è un gioco questo, d'accordo?! Se ve lo siete scordato i nostri genitori sono qui perché hanno bisogno di aiuto e invece a voi non ve ne frega nulla vero? Siete solo occupati a divertirvi, stare sdraiati sul divano e mangiucchiare!"

"Qual è il problema Mic?!" Disse allora Tom. "Insomma noi..."

"Appunto!" Concordò John per poi guardare il fidanzato facendo un sorriso. "Noi andiamo sempre d'accordo eh, piccolo?"

Tom a quel punto annuì felice, nel mentre John gli faceva una carezza e Mic che in quel momento voleva essere considerato e avere l'attenzione di tutti, si accalorò maggiormente.

"Mi sono spiegato Tom? O sei preoccupato di fare il bello con John?!"

In quel momento McClaren lo guardò con aria severa e in un attimo senza pensare a niente gli si avvicinò velocemente, per poi stringergli il colletto della camicia con rabbia.

Il giovane infatti non sopportava chi si rivolgeva a Tom in maniera sgarbata.

"Sì e allora?! Che cos'è che ti dà fastidio?!"

"Levagli le mani di dosso!" Disse all'improvviso Arthur con aria nervosa in quanto chi faceva del male a Michael lo odiava sorprendendo poi in un secondo momento sia se stesso che Light.

"Mh, levagli le mani di dosso, mh!" Disse facendogli il verso con astio.

"Picchiami se ne hai il coraggio!" Lo sfidò Michael con stizza. "Avanti."

In quell'istante John gli strinse il colletto ancora una volta, ma a fare in modo che tutta quella situazione non andasse in porto, ci pensò la figlia di Pansy.

"Mic mia madre ha bisogno di aiuto! Non fa altro che essere come me! Per non parlare della gente che frequenta! Esce sempre con me e i miei amici e si veste uguale a noi! Vuole fare l'eterna ragazzina, ma non lo è più! Quindi sta bene dove sta, assieme a persone come lei, che possono cambiare e trasmettergli un amore o delle amicizie mature!"

"Allora da oggi farete come dico io!" Disse con una certa autorità; qualcosa che non era da lui, ma a quanto pare era stato costretto ad esserlo. "Altrimenti libero tutti i genitori!"

John a quel punto staccò le mani da Mic incrociando le braccia. "Il nostro "saggio" ha parlato. Ascoltiamolo."

"Beh..." Disse allora Michael per poi iniziare a camminare avanti e indietro cecando di pensare a qualcosa di sensato. "Allora! Per prima cosa dobbiamo rimettere a posto tutta casa che è diventata un vero e proprio porcile e per seconda cosa dobbiamo fare una terapia di gruppo ai nostri genitori. Ci state?!"

"Mic è difficilissimo!" Gli rispose il gemello Yuri con uno sguardo stravolto. "Non ci ascolteranno mai!"

"Proviamoci, no? Se non insistiamo non lo sapremo e tu lo sai!"

Yuri a quel punto sospirò e Tom nel frattempo li fissò attentamente. "Se avete bisogno, io ho un'idea." Disse per poi guardare il fidanzato John.

"Che idea? Di che stai parlando?!" Gli chiese John con il fiato sospeso.

Tutti i ragazzi rientrarono in casa e come stabilito si misero a riordinare ogni angolo della loro dimora, passando anche l'aspirapolvere.

In quel momento Seamus era molto preoccupato, non tanto per il fatto che l'attrezzo fosse acceso, quanto per i tappeti. Il biondo infatti credeva che i ragazzi avessero creato degli aloni difficili da pulire.

"Speriamo che non abbiano fatto qualche pasticcio!" Disse Seam con i denti in mezzo al labbro inferiore più per se stesso che per gli altri.

"Ma sì, vedrai." Gli rispose allora Daphne Green con un sorriso sincero, calmante. "Rilassati, mh?!" Disse per poi passargli una mano sulla spalla con affetto dato che alla fine erano tutti amici a parte i forti litigi avuti fra di loro a causa del grande stress nell'essere rinchiusi in casa contro la loro volontà.

"Non è facile."

"Andiamo!" Disse Draco ad un certo punto facendo voltare tutti. "Questa non è una vacanza, mh? Ed io me ne andrò da qui il prima possibile!"

"Mh e come pensi di fare caro?" Gli domandò ad un certo punto Harry con un certo sarcasmo. "Hai già un'idea per uscire da qui senza essere notato dai nostri figli?"

"No, non ancora, ma ti giuro che la trovo puoi starne certo!"

Harry a quel punto sospirò e con tanta rabbia tirò un calcio bello forte ad una sedia, facendosi poi anche piuttosto male ad un piede, restando così zoppo per almeno una decina di minuti.

Ciò che però lo ridestò dal dolore fu un rumore di trapano: in quel momento infatti tutti i ragazzi stavano mettendo in atto il loro obiettivo e Michael con l'aiuto di Yuri, Arthur, Light, Tom, John e Clarisse fecero due buchi sul pavimento in modo che da lì potessero passarci due telecamere che gli sarebbero servite per riprendere tutti quanti.

Ma che stava accadendo realmente?

"Prova! Prova!" Urlò Tom con un microfono riuscendo a far sentire la sua voce a gran volume. "Cinque, quattro, tre, due, uno..."

La TV accanto a loro si accese e i genitori poterono quindi osservare i loro figli seduti sul divano in salotto pronti a presentare la loro idea.

"Salve!" Disse Michael con un sorriso. "Benvenuti al programma di Micheal e Yuri Finnigan/Thomas che si tiene al piano di sopra! Queste sono le nostre assistenti!" Disse facendo vedere dietro di se Clarisse e Light pronte a ballare come le veline.

"Siamo qui per aiutarvi!" Dissero le due in coro con un sorrisetto.

"Oh mio oddio." Disse Seam scioccato.

Tutto ciò era davvero troppo per lui.

Deamus ~ Rinchiusi in casaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora