Neighbor as lover ||COMPLETO|| ||IN REVISIONE||

Capitolo 4

Qualcosa di inaspettato

>Jennie<
Aira: SBRIGATI, STA ARRIVANDO!
Dissi tutto d'un fiato.
Io: oggi lui mi aiuterà a sbrigare delle commissioni e quando finiremo io...
*tuuut*
Io: MI CONFESSERÒ!
NO!
Aira riattaccò ancor prima che io potessi finire la frase.
Mi arrivò una notifica, era lei, questa volta dal suo telefono.

Chat tra Aira e Jennie.
Aira: Scusa ho dovuto riattaccare, Jo doveva uscire, mi ha preso il telefono.
Aira: Penso che tra poco sarà da te.

Jennie: Va bene.

Aria: Scusa ancora, non è che mi potresti scrivere in chat quello che mi volevi dire?

*bussare alla porta*

Jennie: Aspetta, penso che tuo fratello sia già qua fuori.

Aira: Ok

Mi alzai dalla sedia e andai ad aprire la porta.
Joseph: Buongiorno principessa!
Io: Buongiorno*stropiccio gli occhi*, entra pure.
Jo si tolse le scarpe e lo feci accomodare in cucina e gli offrì dell'Omija-cha, lui lo accettò accettò e senza farci caso lo presi la teiera e lo versai nella mia tazza...
JENNIE SEI UNA STUPIDA!
Io: Oh... scusa! Quella è la mia tazza! Se vuoi te ne prendo un'altra...
Joseph: Tranquilla, va bene così.
Poggiai la teiera.
Joseph: se vuoi nel frattempo potresti andare a prepararti, io ti aspetto qui.
Annuì, andai in camera presi i miei vestiti e poi mi diressi in bagno.
Feci una doccia veloce, dopodiché mi misi l'intimo, una maglietta bianca, su di essa c'era scritto "I ❤️ u", dei pantaloncini neri a vita alta, le lenti a contatto.
Ed ebbi tempo per scrivere ad Aira.

Jennie: Eccomi.
Jennie: Oggi mi confesserò...

*bussare alla porta*
Joseph: Jennie, sei pronta?
*Blocco il telefono*
*apro la porta*
Io: Mi devo asciugare ancora i capelli.
Joseph: Vieni qua, te li asciugo io.
Io annuì. Joseph prese il phon e iniziò ad asciugarmi i capelli, diventai tutta rossa, ma non penso lo avesse notato, nel frattempo sentì delle notifiche, sicuramente era Aira, non potevo visualizzarli così decisi di lasciar perdere.
Quando Joseph finì di asciugarmi i capelli afferrò la spazzola e iniziò a pettinarli.
Appena finito, presi la mia borsetta nera e ci misi il telefono, il portafoglio e le chiavi.

Quando fummo entrambi pronti per uscire, ci dirigemmo verso la cartoleria, ebbi come la sensazione di aver dimenticato qualcosa, ma non ci feci tanto caso.
Prendemmo i libri, pesavano un sacco.
Joseph: perché non hai chiamato anche Jason, ci avrebbe fatto utile una mano in più.
Jennie: Oggi è occupato, ha gli allenamenti di calcio.
Joseph: Ah ok.
Lasciammo i libri temporaneamente dalla cugina di Jo, Sierra che abita in un quartiere vicino alla cartoleria.

Jo ed io andammo a fare una passeggiata dalla spiaggia...
Era il momento di farsi avanti.
Ora o mai più!
Io: Jo...
Si girò verso di me.
Joseph: mmh?
Iniziai a guardarmi i piedi, se lo avessi guardato in faccia non ce l'avrei fatta.
Io: Sai no che le cose tra di noi non sono andate molto bene dopo quello che è accaduto alla festa di Ginny... beh continuai a ripensare a quando che era successo e mi sono ricordata che un giorno tu mi dissi che ti piaceva qualcuno del nostro gruppo, ma quando mi capitava di vederti guardare Allison non mi sembrava che tu provassi qualcosa... quello che voglio dire è che nonostante tutto quello che è successo in questi due anni, io quel giorno ti avrei voluto dire una cosa... Io...
Alzai lo sguardo... no! No! NO! NOO! Perché l'ho fatto... perché l'ho guardato...
Iniziai a borbottare.
Io: Io... beh... io... io...

Avevo un ultimo e unico altro modo per fargli capire ciò che provavo...
Avvicinai il mio volto al suo, le mie labbra si ritrovarono a pochi centimetri di distanza dalle sue, nei suoi occhi vidi che era rimasto scoccato, ma non mi spostò, anzi si avvicinò anche lui e accadde, ci stavamo baciando!
OH MAMMA! Ci stiamo veramente BaCiaNDo????
Mise le sue braccia sui miei fianchi e iniziò a stringermi a sé, mi sentivo così felice, ce l'avevo fatta, dopo tanti anni sono riuscita a fargli capire ciò che provo e penso che anche lui provasse lo stesso.

>Joseph<
Jennie è sempre stata una ragazza piena di incertezze, molte volte depressa, in passato pianse tanto perché si sentiva sempre in disparte, quando trovava degli amici si sentiva solamente usata per fare i loro compiti, non sapeva mai come comportarsi, ma io sapevo che anche se era timida, quando voleva sapeva come farsi avanti e questa è una di quelle, mi prese alla sprovvista quando iniziò ad avvicinarsi... quando fummo a pochi centimetri di distanza l'uno dall'altra, capì cosa aveva in mente di fare, così mi avvicinai a mia volta, chiudemmo gli occhi e ci baciammo, fui finalmente felice che la strinsi tra le mie braccia, dopo quello che le avevo fatto... nonostante avessi sbagliato... lei... mi ama(?)!

Quando le nostre labbra si staccarono e riaprimmo gli occhi, questi ultimi si incontrarono e diventammo entrambi rossi, Jennie si coprì subito la faccia con le mani e si appoggiò sul mio petto, per entrambi un momento di totale imbarazzo e gioia fino a quando sentì un rumore.
Jennie: Ahia!
Jennie mise una mano sulla spalla e notammo entrambi che la sua borsetta non c'era più, qualcuno doveva averla presa, iniziammo subito a guardarci in giro vidi un uomo vestito di grigio correre con una borsa in mano, era lui!
Jennie: La mia borsa!
Iniziai a correre...

Narratrice: per le ARMY che stanno leggendo, immaginatevi che mentre Jo corre parta la canzone Run-BTS(lol😂)vabbè, tornando alla storia...

...,Jennie mi seguì, anche lei corse, poi corsi più veloce che potevo, dovevo fargliela pagare... proprio in un momento così importante...raggiunsi l'uomo, lo afferrai per la maglietta e gli tirai un pugno, finì subito a terra. WOW! Non avevo mai dato un pugno a nessuno. Presi subito la borsa, mi girai per dirlo a Jennie, la vidi, era a pochi metri da me, corsi subito verso di lei e notai subito che faceva fatica a respirare, stava per cadere ma la presi subito tra le mie braccia.
OH NO! NO! NO! NO!
Non di nuovo! NO!
Io: Jennie! Dov'è? DIMMI DOV'È?
Cercai di rimanere calmo... non dovevo lasciare che la paura mi facesse perdere la ragione...

***
E un'altro capitolo anche oggi😬🙃.
Alla prossima!