Capitolo 14

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Gelosia

*11:00 PM della sera prima*

"non trovi che sia carina?"

Quelle furono le parole di Jason dal letto affianco, eravamo entrambi distesi sul nostro letto, al solo sentire quelle parole mi girai verso di lui e lo guardai... si stava coprendo il viso con l'avambraccio... sembrava stesse per piangere.

Per molti anni non ho avuto nessuno con cui confidarmi, se non le mie cugine. Mi posso fidare di te?

Io: Sì.

Jason: Sai Jennie?

Io: La ragazza dai capelli viola?

Jason: Sì... Vedi, lei mi piace da tanti anni, tutto è iniziato da quando ero ancora a Seoul, la prima volta che l'ho vista è stata in webcam, sai Zia Linda, no? Beh, mentre era in una videochiamata con mia madre notai una bambina adorabile in un angolo della stanza... sembrava mi stesse fissando... da lì tutto ebbe inizio. Qualche anno dopo ci trasferimmo in Italia e senza neanche farlo apposta ci ritrovammo nella stessa classe... diventammo subito buoni amici ma penso che si fosse già dimenticata del nostro primo incontro, poco tempo dopo lei incontrò il fratello maggiore di una nostra amica... diventarono migliori amici dopo poco... lei si innamorò di lui e l'unica cosa che potevo fare era sopportarla e confortarla nel momento del bisogno... non so che fare, ogni volta che lo vedo insieme a lei vorrei solo dividerli e ogni volta che la fa soffrire vorrei tirare un cazzotto, non la voglio più vedere soffrire... quando lei soffre il cuore mi si stringe...tutte le volte ci siamo ritrovati a parlare in privato senza che i nostri amici ci vedessero... sentivo di non farcela... che le parole mi si bloccavano... un improvviso nodo alla gola... non... non posso confessarmi... non è il momento... lei... lei non prova niente per me se non amore fraterno.

Io: Come fai a dirlo? Te lo ha mai detto?

Jason: No, però...

Io: Ti stai facendo solo dei problemi, non puoi esserne sicuro se non ci provi.

Jason: Non lo so Gio... glielo dirò quando sarà il momento.

Io: Va bene.

Nessuno dei due disse più nulla, calò il silenzio più totale, decisi di posare gli occhiali sul comodino, chiusi gli occhi e poco dopo mi addormentai.

*tornando al mattino seguente, primo giorno di scuola, ore 7:40 AM*

>Joseph<
Ero appena arrivato a scuola ed Aira ed io riuscimmo ad arrivare al cancello della scuola in tempo, la sveglia non aveva suonato, temevamo di non riuscire ad arrivare in tempo e invece eccoci qui.
Incontrammo Jason, anche lui arrivato da poco con la Sig.ra Lee.
Insieme a Jason ci addentrammo nell'area della scuola.
Io: Hai per caso visto Jennie stamattina?
Jason: No, pensavo fosse con voi...
Aira: Ragazzi guardate. Quella non è... Jennie?
Aira alzò il braccio indicando in alto.
Jason: Dove?
Aira: Dal secondo piano, il corridoio esterno, la ragazza dalla felpa rossa.
Riuscì a vederla, era con un ragazzo...
Jason: La... vedo.
Notò anche lui il ragazzo.
Jason: George...
Aira: Lo conosci?
Non rispose, Jason ed io eravamo concentrati sul ragazzo... ad un certo punto si avvicinò a Jennie... cosa ha intenzione di fare? Cosa sta facendo?!... si stava avvicinando sempre di più al suo volto.
Aira: Ragazzi, state bene? Qualcosa non va?
Io: Tutto bene.
Risposi freddo.

>Jennie<
Quando ci fermammo davanti alla porta della nostra classe, Wendy dovette fare una chiamata urgente alla madre, mi lasciò insieme a George, non ero abituata, non avere amici al mio fianco mi faceva sentire spaesata... sì stavo iniziando a fare amicizia con nuove persone e non ci vedo niente di male, anzi è una cosa positiva... ma non era lo stesso... nuovi compagni mi stavano aspettando dietro quella porta e forse quelli che si trovavano al mio fianco in questo momento sarebbero potuti diventare i miei migliori amici... iniziai a tremare... mi sentivo così a disagio... ma notai una cosa, ero ancora a braccetto con George e la cosa mi rendeva ancora più nervosa ma allo stesso tempo mi calmava... non ci capivo più niente.
Nel momento in cui i miei pensieri e paranoie si ritrovarono circondate dal caos e dalla disperazione, George iniziò ad avvicinarsi al mio volto, sentì la faccia andare in fiamme... stavo iniziando a sudare... era troppo vicino... poi si spostò a lato, si avvicinò al mio orecchio e mi sussurrò.
George: Hey... va tutto bene... rilassati... mantieni la calma... ha bisogno di un abbraccio?
Era strano da chiedere, ci conoscevamo a malapena, ma in quel momento avevo veramente bisogno di affetto e lui era lì apposta per offrirmene un po' ... feci di sì col capo e mi avvolse i fianchi con le sue braccia muscolose, sentivo il suo profumo... aveva un buon odore, né troppo leggero, né troppo forte... mi faceva provare una sensazione di calma... ricambiai il suo abbraccio... sentivo che con lui era tutto diverso... e pensare che un attimo fa non sapevo più che fare, eppure lui sembrava sapere di cosa avevo bisogno, il suo abbraccio mi faceva sentire protetta, in un certo senso anche a mio agio e a quanto pare tutte le mie preoccupazioni erano sparite...
Quando ci staccammo l'uno dall'altra mi guardò con uno sguardo dolce e rassicurante, mi mostro il suo magnifico sorriso e mi diede la mano.
Jennie: Grazie, mi ci voleva proprio.
George: Figurati. *sorride*
Ancora quel sorriso... no, basta distrazioni Jennie!
Io: Ok possiamo and-
Una voce che si stava avvicinando mi interruppe, mi girai, era Wendy.
Wendy: Aspettatemi!
Si avvicinò a me e si rimise a braccetto, penso che non noto che George ed io ci stavamo tenendo per mano, ed in realtà io non mi feci molti problemi nel tenergliela.
Io: Ora possiamo andare?
Wendy: Sì!
George si apprestò a girare la maniglia.

Un nuovo anno scolastico pieno di emozioni alle porte nella Scuola d'Arte.

L'anno scorso i miei amici ed io frequentavamo già questa scuola ma per un periodo fummo trasferiti in un'altra struttura perché dovevano ristrutturare la scuola da cima a fondo, ci vollero cinque mesi e per fortuna riuscirono a finire lavori entro la fine di quest'estate.
Questa scuola non è come tutte le altre, è un'ampia struttura in cui si può decidere di frequentare lezioni di fotografia, moda, canto, pittura, danza e altri determinati sport.
Dalla Scuola d'Arte sono usciti molti artisti e fotografi che hanno avuto molto successo, è una scuola prestigiosa, ma non c'è l'obbligo di mettere una divisa, ognuno può seguire il suo stile, l'unica cosa che viene richiesta è un badge di riconoscimento.

Spero di passare questi anni al meglio!

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