Capitolo 11

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E ora?

>Jennie<
Ci ritrovammo davanti il i due letti ormai uniti.
Io: Io non dormo al centro.
Aira: Ehm... neanch'io.
Joseph: ok, suppongo che tocchi a me.
Aira: ok... vado un attimo in bagno.
Aira si allontanò dalla stanza e mi rivolse uno sguardo malizioso, Jo non se ne accorse e si sdraiò in sul letto, feci per sdraiarmi anch'io quando all'improvviso inciampai su qualcosa... cos'era? Non me lo chiesi neanche perché subito dopo mi ritrovai sopra Joseph... sentivo la mia faccia bollente... dovevo essere rossa...
Joseph: Ahia!
Io: Scusa... non volevo...
Feci per alzarmi ma non so come i miei capelli si trovarono schiacciati dalla testa di Jo, caddì di nuovo, mi facevano male i capelli ma quando mi accorsi in che situazione mi ritrovavo il dolore passò di colpo e notai che le nostre labbra si incontrarono... provai a staccami, alzando leggermente la testa ma Jo mi afferrò la nuca e mi portò ad incontrare nuovamente le sue morbide labbra.
Aira: Awww... eh-ehm... volevo dire... ragazzi non posso lasciarvi un attimo da soli che iniziate a sbaciucchiarvi.
Ci staccammo subito l'uno dall'altra e ci mettemmo seduti.
Io: Non è come sembra... io... lui-
Mi interruppe.
Aira: Ah ah, capisco...
Di nuovo quello sguardo malizioso, odiavo quando facevo così.
Aira: Guardatevi, siete rossi come due peperoni.
Joseph le lanciò un cuscino e disse con un tono di sfida e scherzoso.
Joseph: ora basta... se non vuoi finire travolta dai miei cuscini.
Aira ed io ci guardammo negli occhi, avevamo avuto la stessa idea.
Aira ed io: LOTTA DEI CUSCINI!
Eravamo così grandi e allo stesso tempo così infantili.

Fu una notte stupenda.

>Joseph<
*Mattina seguente*
Ieri abbiamo passato una giornata intensa e la notte abbiamo avuto ancora la forza per prenderci in faccia delle cuscinate, tutta questa energia ormai esaurita ci fece arrivare allo sfinimento.
Aprì gli occhi, cuscini ovunque, sul pavimento, in corridoio, sotto il letto, sopra Aira, sul lampadario... aspetta... come c'è finito là sopra... vabbè... ma la prima cosa di cui mi accorsi fu il fatto che mi trovavo coperto da un sacco di cuscini e che Jennie si trovava sul mio petto... sentivo il suo respiro sul mio pigiama.
Le sollevai leggermente la testa, sostituì il mio petto con un cuscino così che io potessi alzarmi e iniziare a preparare la colazione... ma prima di andare volsi il mio sguardo verso di lei che abbracciava stretto a sé il cuscino, chissà cosa stava sognando... era così adorabile.

Mi diressi in cucina, e decisi di preparare qualcosa di dolce, dei pancake... non era proprio nel mio stile visto che di solito mangiavamo kimchi assieme alla carne a dei banchan, ovvero dei contorni di verdura.
Iniziai col preparare gli ingredienti e poi a fare "l'impasto", mi preparai una padella e ci misi un filo d'olio, dopodiché aggiunsi poco alla volta "l'impasto", riuscì a fare dei mini-pancake e li misi su un tavolo in soggiorno.
Svegliai delicatamente Jennie.
Io: Jennie, sveglia, ho fatto i pancake.
Jennie in quel momento scattò in piedi, sapevo che lei andava matta per i pancake.
Dopodiché andai a svegliare Aira con delle padelle.
Aira:Aish! Ma sei pazzo?!
Jennie ed io scoppiammo dal ridere, la sua reazione era esilarante.

Dopo aver svegliato Aira ci dirigemmo in soggiorno e facemmo colazione.
Jennie era davvero carina, era ancora in pigiama, i capelli raccolti in uno chignon alto scompigliato e gli occhiali... mentre mangiava i suoi pancake notai che aveva dello sciroppo sulla guancia, presi un tovagliolo e gliela pulì, diventò tutta rossa e Aira a nostra insaputa fece una foto... il telefono la tradì, per un secondo un flash abbagliante ci illuminò il viso facendoci istintivamente girare verso di essa.
Aira che per un attimo pareva delusa, guardò le foto.
Aira: NON CI CREDO! HAHAHAHA siete... BELLISSIMI.
In quel momento ci fece vedere la foto, cercai di strapparle il telefono dalle mani, ma inutilmente.

>Jennie<
Non sapendo cosa fare iniziammo a parlare di cosa sarebbe accaduto domani.
I nostri genitori erano via per lavoro o motivi familiari, la scuola sarebbe iniziata e Chris sarebbe tornata dalla Corea.
Che bello...
Oggi sono dovuta tornare a casa.
Io: Grazie.
Joseph: Figurati.
Aira: Torna quando vuoi.
Tornata a casa, Fluffy mi saltò addosso, la presi in braccio, la portai in cucina e le diedi da mangiare... poverina... era rimasta sola per tutta la notte.

Iniziai a segnarmi dei post-it, dalle volte tendevo a dimenticare certe cose, altre volte, invece, a ricordarmi tutto... finito ciò passai il pomeriggio sul divano a guardare Netflix.
Si fecero le 17:30, in mezz'ora preparai i vestiti da mettere domani e tutto il materiale indispensabile nel mio zainetto lilla, tra cui: un quadernino, un piccolo astuccio, il diario, il libretto, i miei documenti, dei soldi e i miei auricolari neri.
Alle 18:00 iniziai ad allenarmi e alle 19:00 feci la doccia, alle 19:30 mi arrivò un messaggio.
*1 nuovo messaggio*

Jason: Hey, ti va di venire a cenare da me?

Senza pensarci risposi.

Io: Va bene.

Jason: A dopo.

Oh no e ora come faccio gli occhiali?... aspetta... dovrebbe arrivare tra qualche minuto ormai... e se fosse...
Andai dal portone del condominio. Erano arrivati, presi le lenti a contatto e scattai su per i piani per andare a metterli subito ed evitare che qualcuno mi vedesse con gli occhiali, ma sfortunatamente quando raggiunsi il primo piano(piano dove abita Jason) e stavo per salire al secondo piano(piano della casa di Jennie e quella di Jo e Aira) sentì qualcuno chiamarmi alle spalle... era Jason...
Jason: Hey Jennie, sei arrivata.

Mi tolsi gli occhiali occhiali e li nascosi dentro alla felpa che stavo indossando e nascosi le lenti in una tasca del pigiama.
Mi girai lentamente. Non ci vedevo niente.
Per fortuna ero brava a recitare, l'anno scolastico scorso avevo frequentato un corso di teatro e Jason lo sapeva, feci finta di interpretare un'anziana signora, una scusa per prendergli la mano ed  evitare di sbattere o cadere su qualcosa.
Mi girai verso di lui, piegai leggermente la schiena formando un gobba ed entrando nella parte.
Io: Mi scusi giovanotto, non è che mi potrebbe dare una mano, gli tesi la mano, lui ci cascò subito e ridendo mi disse...
Jason: Con piacere.
Mi afferrò la mano e non so perché ma il mio cuore iniziò a battere sempre più veloce.

Ero confusa.
***
Secondo voi quale delle due ship funzionerà? Quello dei JJ o Jonnie?

Neighbor as lover ||COMPLETO|| ||IN REVISIONE||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora