Capitolo 19

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MIKA's POV

L'operazione andò bene, i medici dicevano che i miglioramenti erano sempre più evidenti, ogni tanto muoveva la mano e riusciva anche a stringere la mia.

Ero contento che ci fossero stati miglioramenti, ma sapevo che da un momento all'altro la situazione poteva capovolgersi di nuovo e capitare il peggio...

Non sarei stato tranquillo fino a quando non si sarebbe svegliata!

Quel giorno andai come sempre da lei, questa volta però al contrario delle altre volte trovai fuori dalla stanza di Veronica un gruppo di medici.

Corsi verso di loro...doveva essere successo qualcosa per forza.

Un medico mi venne incontro vedendo che avevo la faccia preoccupata

*signor penniman, siamo felici di informarla che la ragazza si è svegliata ma...*

A quelle parole il mio cuore perse un battito...non potevo crederci, finalmente si era svegliata!

Senza nemmeno pensarci andai verso la porta della stanza per entrare ma venni fermato subito. Mi girai di scatto e il dottore mi sorrise

*ma...mi faccia continuare. Dicevo, è cosciente e a quanto pare non ci sono danni gravi, ma devo chiederle di aspettare domani perché dobbiamo farle degli accertamenti e deve riposare*

*ma io non posso aspettare...non ci riesco. Devo entrare, vi prego fatemela vedere!* dissi con un tono quasi irritato ma supplichevole

*deve essere paziente, lo deve fare per lei. Potrebbe avere una ricaduta. Quindi aspetti*

*ok, ma vi prego per qualsiasi cosa, chiamatemi* detto questo lui annuì ed entrò nella stanza

Ero al settimo cielo, si era svegliata, finalmente potevo riavere i suoi baci, le sue carezze, le sue coccole...finalmente potevo riavere lei...

L'idea di aspettare non mi andava a genio...non potevo aspettare...insomma, ho aspettato più di un mese e adesso che si è svegliata devo aspettare di nuovo...sinceramente la cosa mi irritava, e non poco, ma avrei aspettato per il suo bene.

Uscii dall'ospedale e mi recai verso un bar per prendere un caffè.
Arrivato presi il caffè, lo pagai e mi misi seduto tranquillamente. Sapevo che nessuno mi avrebbe disturbato, a quest'ora non c'era mai nessuno...

Mentre sorseggiavo tranquillamente il mio caffè vidi una figura femminile sedersi ad un tavolo, aveva un cappello e gli occhiali da sole...si comportava quasi come una persona che non volesse essere scoperta.

Dopo un po' arrivò un altro signore e si sedette vicino a lei. Non potevo fare a meno di fissarli, c'era qualcosa nei movimenti della ragazza che riconoscevo... Non avevo niente a che fare con loro ma il mio istinto mi disse che dovevo cercare di capire chi erano...

Così mi misi il cappuccio della felpa che indossavo e mi sedetti dietro il tavolo di spalle in modo che non mi vedessero in faccia ma che riuscissi a sentire ciò che dicevano.

Non era una bella cosa ma qualcosa mi diceva che dovevo farlo e si sa, io sono testardo e quando mi metto qualcosa in testa devo farlo e basta.

Così iniziai a sentire...inizialmente parlarono di cose comuni...come avevano passato la giornata, come stavano i parenti ecc...

Ad un certo punto l'uomo diventò serio e con lui anche il suo tono di voce

*allora, non stiamo qui per parlare di cavolate quindi arriviamo subito al punto...Tu mi hai chiesto levarla di mezzo giusto Viviana?*

A quel nome sbiancai, Viviana, quel nome...ecco perché i suoi movimenti erano così familiari.

*esatto, non ci sono riuscita per un pelo, ma devo far soffrire il suo ragazzo come io ho sofferto per lui, e lei è il mezzo perfetto per arrivare a tutto questo...quanto vuoi?* disse lei

*far fuori una persona non è una cosa da niente, rischio anche io...se mi scoprissero starei in un mare di guai...quindi diciamo 10.000 può andare, sappi che di solito chiedo di più ma dato che sei tu faccio un eccezione...*

*um ok va benissimo...però devi farlo il più presto possibile, anzi...va bene tra quattro giorni?*

*bellezza, se domani ti fai ritrovare a casa mia con i soldi, tra quattro giorni il tuo desiderio sarà esaudito*

*perfetto! Domani alle 16:00 a casa tua...e ricorda che io sono ancora ricercata quindi non chiamarmi perché il mio cellulare potrebbe essere controllato*

*bene, allora ci vediamo domani*

Subito dopo che finirono di parlare decisi che era ora di andarmene via... Corsi subito a casa.

Per tutto il giorno non pensai altro che a ciò che avevo sentito. Viviana era tornata e pagava qualcuno per uccidere una persona...il problema era.. Chi?

Dopo vari minuti a pensare a quelle parole mi vennero in mente alcune parti del dialogo..."non ci sono riuscita per un pelo" "devo far soffrire il suo ragazzo come io ho sofferto per lui"... Certo, Viviana voleva uccidere Veronica!

Non potevo assolutamente permettere che la mia piccola fosse di nuovo in pericolo, non potevo permettere che le succedesse di nuovo qualcosa... L'avrei protetta fino alla morte.

Così passai l'intera giornata a pensare a cosa potessi fare. Avevo tre giorni. Al quarto avrebbero agito ma io avrei mandato tutti i loro piani all'aria.

Di sicuro alla mia piccola non sarebbe successo più niente...

My dream || MikaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora