Discussioni notturne.

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Malfoy si ritrovò a sbuffare l'ennesima volta durante quella sera, stringendo il pugno contro il lenzuolo per poi alzarsi dal suo letto. Da quando avevano avuto quella conversazione con la Weasley e Zabini - due sere prima - Hermione non aveva più messo piede nella camera di Draco continuando a dormire nella stanza dove era stata sistemata Ginny. Malfoy si alzò annoiato e raggiunse di nuovo il piano inferiore sapendo che la Granger si trovava lì. Hermione intanto stava sistemando le luci e gli addobbi messi dagli elfi, risistemando completamente l'albero. La sua rabbia le accecava la mente in quel momento, tra la lettera di Ron, la storia ed i commenti di Draco non riusciva proprio a chiudere occhio. Tutto quello che aveva immaginato sull'amore, non esisteva. Aveva sempre vissuto l'amore tra i libri o attraverso i racconti delle ragazze del dormitorio o di Ginny, non aveva mai avuto veramente qualcuno preso da lei, che potesse fare qualche pazzia per lei.

«Granger.» la richiamò Malfoy, poggiandosi contro il muro mentre la guardava muoversi attorno all'albero che gli elfi avevano precedentemente addobbato. «Andiamo a dormire.»

«Vuoi dormire con una bisbetica?» chiese portando per pochi secondi lo sguardo su di lui. Indossava un semplice pantalone largo grigio scuro, forse di qualche tuta, era senza maglia ed il suo viso era segnato dalla stanchezza, segno che ancora una volta senza di lei non riusciva a dormire. La sua mancanza di un sano riposo lo aveva portato a diventare anche molto più arrogante ed irritante del solito, così quando Hermione non rispose si avvicinò subito a lei e l'afferrò il braccio per tirarla con se, ma Hermione cercò prontamente di bloccarlo. «Malfoy!»

«Adesso sono stufo, vieni a dormire!» disse con voce più alta tirandola verso di se. Hermione ancora una volta sostenne il suo sguardo, fiera e coraggiosa come sempre. «Non farmi urlare, Granger. Potrei svegliare tutti in questa casa.»

«Dormi da solo.» riprese Hermione cercando di tirar via il suo braccio ma Draco non le diede ascolto e la tenne stretta. «Malfoy.» riprese cercando di intimarlo, ma nessuno dei due abbassò lo sguardo.

«Dormirai con me, adesso.» impose freddo trascinandola poi con se verso la stanza, obbligato a prenderla in braccio per farle salire le scale. La spinse brusco nella camera e chiuse la porta con un incantesimo, trovando Hermione disarmata dato che la sua bacchetta era sul divano in salone.

«Non voglio dormire con te! Dormirai da solo, senza una bisbetica al tuo fianco!» urlò la ragazza spingendolo via, colpendogli il petto con dei deboli punti mentre cercava di fuggire da quella camera. «Cosa vuoi da me?»

«Non riesco a dormire senza di te!» urlò Draco, interrompendo le parole della ragazza che non seguivano un vero filo logico. Hermione si pietrificò sul posto alzando lo sguardo su di lui. «Sei furiosa per quell'idiota di Weasley ma non è colpa mia se quello che hai sperato per sei anni non si è avverato, va bene? E non è nemmeno colpa tua se lui ha scelto un'altra!»

«Non è solo un'altra, è una purosangue! Bionda, intelligente, auror; tutto quello che non sono io!» disse la ragazza, finalmente lasciando uscire una parte dei suoi dubbi.

«È questo il problema? Che lei è purosangue e tu no? Stai parlando di un ragazzo che non sa nemmeno fare sesso, Granger. Meno di un mese e la ragazza dichiarerà bandiera bianca scappando via a gambe levate.»

«E se fossi stata io il problema?! Non te lo chiedi? Se non fossi stata capace di sedurlo? Mi sento così stupida, ho sempre pensato di essere invincibile, di essere intelligente abbastanza, di essere quasi perfetta e invece non so fare nulla!» disse sedendosi sul bordo del letto, mordendosi il labbro per non lasciare che le sue emozioni prendessero il sopravvento.

«Sai meglio di me di non essere tu il problema, Granger.»

«Sei sicuro?»

«Sbaglio o abbiamo fatto sesso più volte?» domandò ironico, facendo sbuffare la ragazza che portò lo sguardo sul pavimento. «Penso che il problema fosse proprio Pel di Carota.»

«L'hai detto stesso tu che il tuo era un bisogno fisiologico! Non andavi a letto con una ragazza da tempo, è stato solo quello..» disse Hermione, tenendo il volto basso per l'imbarazzo. Draco le si avvicinò maggiormente, ritrovandosi a meno di un centimetro da lei, ma non alzò lo sguardo anzi lo spostò verso la parete della camera.

«Bisogno fisiologico?» chiese Draco cercando di attirare l'attenzione della mora, ma non ricevette nulla. Si abbassò alla sua altezza piegandosi sulle ginocchia davanti a lei. «Granger, se avessi voluto mi sarei potuto portare chiunque della scuola, credimi. Ho scelto te perché mi ecciti, non c'è niente di strano né nel tuo corpo né nel tuo modo di porti.»

«Sei sicuro?» chiese portando lo sguardo su di lui. Draco quasi la guardò offeso ed Hermione sapeva che quella domanda era inutile. Per quanto fosse pessima la reputazione di Malfoy nessuna ragazza avrebbe rifiutato ad una notte con lui, la sua fama aveva lasciato una lunga lista di nomi di donne con il cuore spezzato.

«Posso dimostrartelo, ma vuoi farlo questa sera? Io sono davvero stanco..» commentò ironico Draco, prendendo posto sul letto. Hermione gli diede ancora le spalle e sorrise in apprezzamento, dato che lui aveva scelto di non sfruttare quel suo momento di debolezza per portarsela a letto, trasferendo il problema su di lui. Hermione si stese accanto a lui e lasciò che Draco posasse il suo viso sul suo petto come era solito fare. «Perché hai questi dubbi? Quasi non ti riconosco Granger. Sei sempre la stessa ragazza che mi ha dato un pugno?»

«E tu sei sempre lo stesso ragazzo che mi ha preso in giro per anni?» chiese di rimando Hermione accarezzando quei capelli biondi, quasi platino, come se fosse una cosa normale. Ancora non capiva bene come quello potesse succedere, tutto quello che aveva immaginato per anni era andato a rotoli eppure le era quasi andata bene.

«Sono sempre io.» rispose Draco riportandola alla realtà. Hermione sorrise rendendosi conto che per quanto le azioni fossero cambiate, il suo orgoglio non era cambiato per niente.

«Sei sicuro?» riprese Hermione spostando i capelli dagli occhi di Draco che intanto respirava tranquillo, ritrovando la pace che in quei giorni precedenti aveva perso. «Effettivamente sei sempre il solito stronzo dato che mi commenti qualsiasi cosa e poi-»

«Granger ho sonno, ti ho portato qui per dormire non per sentirti blaterale inutilmente quindi dormi.»

«Ecco, appunto. Sei sempre il solito stronzo.» concluse Hermione spegnendo la luce dell'unica lampada accesa nella camera. Strinse le braccia intorno al collo del ragazzo e si rilassò seguendo il suo respiro lento contro il suo petto. Insieme, di nuovo, si addormentarono.

The truth about monsters; Dramione.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora