Una settimana.

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Il giorno successivo non lo trovò al suo fianco, come aveva avvisato era andato via

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Il giorno successivo non lo trovò al suo fianco, come aveva avvisato era andato via. Le aveva lasciato un biglietto in cui le ricordava la promessa fatta, poi un piccolo anello in oro bianco. Un serpente con due teste, una rivolta verso il basso con una gemma verde - speranza - ed un'altra rivolta verso l'alto con una gemma azzurra - i suoi occhi -. Hermione lo aveva indossato sin dal primo secondo, poi aveva mantenuto la sua promessa. Si era alzata dal letto, trovando anche la pila di maglioni che aveva restituito, con una boccetta del bagnoschiuma del ragazzo. Si era fatta una doccia, si era sistemata ed aveva infossato la sua divisa per riprendere le lezioni. Aveva raccontato tutti a Ginny, poi aveva avuto anche una breve conversazione con Blaise e Daphne, entrambi erano stati avvisati di ciò che stava succedendo.

Il primo giorno trascorse tranquilla, alla lezione di trasfigurazione la professoressa fu felice di rivedere Hermione, che mantenne un profilo basso ancora persa nei suoi ricordi. Anche il pranzo trascorse tranquillo, aveva intrattenuto una conversazione con Neville. Poi, nel pomeriggio, la lezione di cura delle creature magiche. La sera, durante la cena la preside avvisò gli alunni dell'assenza di una settimana del Professor Piton, tutti erano contenti e speravano che non tornasse mai più. Tutti tranne Hermione, Ginny, Blaise e Daphne.

Il secondo giorno fu impegnata a guardare la partita di Quidditch, poi si dedicò a recuperare tutti i compiti arretrati senza andare ad Hogsmeade, cosa che fece Ginny per incontrare Harry. Durante il giorno trascorso quasi interamente nella biblioteca, aveva incontrato Daphne ed avevano parlato molto senza alcun filtro. Aveva anche scoperto che Draco, poco prima di andare da lei, si era rivolta a Daphne per assicurarsi che obliviasse Hermione nel caso della sua morte. Avevano una settimana di tempo. Avevano parlato anche di Blaise, quel momento era così confuso per i quattro ragazzi che Daphne si era ritrovata a parlare liberamente del problema d'amore che aveva con Zabini. Lei lo amava, lui era ancora dubbioso per le ultime scenate di gelosia e per come si erano lasciati.

Il terzo giorno incontrò Harry. Rimasero abbracciati per almeno un ora, poi interruppe il momento con una battuta.
«Draco non sarebbe contento in questo momento.» aveva detto ironica, smorzando la tensione. Harry aveva raccontato che Ron non aveva ancora voglia di vederla e ne fu grata, perché in quel momento il suo cervello era altrove. Hermione aveva anche mostrato fiera l'anello che le era stato regalato, Harry aveva commentato la presenza di un serpente al suo dito, ma poi Hermione aveva aggiunto che non serviva a nulla l'anello perché Draco era intorno a lei, sempre. Anche mentre non c'era.

Il quarto giorno riprese le lezioni: incantesimi e trasfigurazioni. Ricevette anche i voti delle relazioni che aveva preparato la settimana prima, riconfermandosi la migliore della classe. La sera fece tranquillamente il suo giro di ronda, con Hannah che le raccontava della sua relazione con Neville che andava a gonfie vele. Era felice di sentire quella storia, entrambi meritavano il meglio possibile.

Il quinto giorno iniziò a ricevere le prime domande dall'anello che portava al dito.
«È una promessa con una persona importante.» aveva risposto, poi aveva lasciato perdere altri commenti. Ascoltò attentamente la lezione di difesa contro le arti oscure e storia della magia. Poi nel pomeriggio raggiunse la biblioteca dove aiutò Neville con la ricerca per pozioni, poi gli diede anche qualche ripetizione.

Il sesto giorno guardò con ansia ogni porta, sperando di intravedere la meravigliosa chioma biondo platino del suo furetto preferito. Sapeva di aver promesso, ma non voleva dimenticare ciò che aveva vissuto. Le sarebbe stata tolta la parte migliore di lei, in cui aveva capito molte più cose di quanto aveva mai fatto. Si era incontrata anche con Daphne, ancora una volta, nel cortile dove avevano trascorso altre ore a parlare anche di cose stupide, poi Daphne le aveva mostrato la costellazione del Dragone. Le aveva raccontato di come Draco da bambino fosse fissato a dire a tutti che lui sapeva a memoria tutte le costellazioni presenti, indicando mille volte la sua tanto da farlo imparare sia a Daphne che a Blaise ed in quel momento anche ad Hermione.

Il settimo giorno rimase nel cortile ad aspettare che almeno Piton tornasse. Seduta sulla panchina dalla sera precedente, si mosse solo verso le sei per sgranchire le gambe. Più tardi, nella serata, la raggiunsero anche Blaise, Daphne e Ginny. Trascorsero del tempo a parlare, cercando di utilizzare l'ironia per smorzare la tensione. Solo verso le dieci di sera ebbero una risposta. Piton era tornato, da solo, ed era nell'ufficio della preside. Trascorsero ulteriori ore infondo al corridoio aspettando che Piton uscisse, mentre in Hermione nasceva la possibilità di dover dimenticare tutto e lasciarlo andare. Strinse l'anello al petto e sperò con tutto il cuore che lui potesse essere vivo. Altrimenti, avrebbe dimenticato. Come aveva promesso. Risposte arrivarono alle tre di notte quando Piton uscì dall'ufficio. Fu assalito dai ragazzi ed Hermione giurò di cacciare via la bacchetta pur di avere una risposta. Non le servì, due parole la colpirono in pieno volto. Non le interessava del resto.

«In infermeria.» aveva risposto Piton, alla domanda di Hermione. Il resto poteva perdersi tra i corridoio di Hogwarts, mentre correva verso il piano inferiore. Quando arrivò alle porte dell'infermeria trovò alcuni compagni di scuola, di varie casate, fermi ad aspettare mentre commentavano e si sporgevano curiosi. Hermione si fece spazio a fatica ma riuscì ad entrare. Non ascoltò Madama Chips mentre la invitava ad uscire, camminò veloce nel corridoio ed aprì tutte le tende chiuse per controllarle, poi finalmente lo vide. Il volto era pieno di sangue, così come i vestiti e le mani. Respirava con affanno e spesso tossiva, lo vedeva tremare e la coperta messa in malo modo sul corpo non lo aiutava a riscaldarsi. Corse verso di lui e chiuse le tende prima di portare le mani sul suo viso, per accertarsi fosse lui.

«Hermione..» sussurrò con fatica afferrandole la mano. Non si fece richiamare più volte, in pochi secondi sistemò la coperta sul corpo di Draco e gli si avvicinò per stringergli la mano. «..ho mantenuto la mia promessa, sono tornato.» aggiunse poi, ricevendo in sorriso dalla ragazza che intanto lo guardava ancora incredula. «Sono conciato male?»

«Sei bellissimo, come sempre.» rispose afferrando il panno dal comodino per potergli pulire il viso dalle macchie di sangue. Sentiva le voce di commenti degli altri in sottofondo, ma in quel momento non se ne importò più di tanto rimanendo ben ferma al suo posto. «Grazie per aver mantenuto la tua promessa.» sussurrò poi, ripulendogli il viso. Draco sorrise portando l'altra mano sul viso della ragazza, accarezzandole la guancia.

«Baciami Granger, dannazione.» commentò ironico, ed Hermione fu felice di accontentarlo sporgendosi verso di lui. Quando le loro labbra si toccarono, il mondo smise di fare rumore. Accanto a loro non c'era più nessuno, erano soli. «Resta con me per sempre.»

«Per sempre.» ripetè lei.

«In fin dei conti io già te l'ho chiesto..» disse indicando la sua mano sinistra, dove risiedeva l'anello che le aveva regalato. Hermione sorride, incrociando le loro dita per suggellare quell'ulteriore promessa.

«Ed io ho già accettato.» ammise contro le sue labbra, concedendosi un ulteriore bacio prima di allontanarsi quando anche Blaise e Daphne arrivarono in infermeria. Ormai Madama Chips si era arresa a cercare di allontanarli. Hermione lì richiamò da dietro la tenda, che fu chiusa di nuovo quando i due arrivarono al fianco di Draco.

«Fai veramente schifo.» commentò Daphne, indicando il sangue sul suo viso e sulle sue mani. «È il tuo sangue o..?» chiese poi.

«Credo sia.. di altri. Anche un pò mio, forse. Non lo so.» rispose confuso, afferrando il panno per pulirsi il viso e le mani, poi si stese di nuovo sul lettino tenendosi il fianco. Hermione lo aiutò a stendersi.

«Posso capire l'ansia in questo momento, ma il Signorino Malfoy ha veramente bisogno di riposare.» disse Madama Chips aprendo le tende del lettino, avvicinandosi al ragazzo con un vassoio pieno di pozioni. Hermione annuì, lasciando la mano di Draco con estrema riluttanza, poi gli fece un cenno con il capo e lui sorride. Blaise chiuse di nuovo le tende e si allontanò seguendo le due ragazze davanti a lui.

The truth about monsters; Dramione.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora