Veritaserum.

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Hermione raggiunse la stanza dove l'aspettavano gli Auror, accompagnata da Draco

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Hermione raggiunse la stanza dove l'aspettavano gli Auror, accompagnata da Draco. Erano trascorse solo poche ore da quando si erano allontanati per chiarire la situazione. Ad avvisarli era stato Blaise, informato da Ginny, che era stata a sua volta informata da Harry. Quando aprirono la porta della classe i due Auror avevano già disposto la sedia al centro dell'aula, mentre poco più in fondo era presente solo Harry. Hermione si avvicinò alla sedia, mentre Draco chiudeva la porta alle loro spalle. Piton si preoccupò di chiuderla con un incantesimo, il resto della scuola non doveva sapere cosa stava succedendo.

«Non devi farlo per forza.» disse Draco, afferrandole il polso poco prima che si avvicinasse alla donna, già pronta con la boccetta della pozione tra le mani.

«Draco, non ricominciamo. Non succederà nulla, okay?» lo rassicurò testarda, facendolo annuire preoccupato. Prima che si voltasse di nuovo però, le afferrò il viso e la baciò. Davanti al Professor Piton, davanti gli Auror, davanti a Potter e se ne avesse avuto l'occasione davanti a Weasley. La stanza era silenziosa, ovviamente non si aspettavano di vedere quello in quel momento, ma Malfoy continuò a baciarla per svariati secondi poi la lasciò andare. Confusa e leggermente scossa, Hermione prese posto sulla sedia ed accettò di bere la pozione senza alcun ripensamento. Pochi minuti di silenzio la dividevano dal dover rispondere a qualsiasi cosa le veniva richiesto.

«Possiamo iniziare?» chiese la donna, di cui nemmeno sapevano il nome. Hathaway forse? Nessuno lo ricordava, nemmeno Harry dato che era sempre stato costretto a chiamarla Auror o non chiamarla affatto. L'altro Auror annuì, Knightley? Non ricordava nemmeno quello.

«Si, la pozione ha fatto effetto.» informò Piton seduto in disparte, lontano da Harry. Draco intanto era rimasto accanto ad Hermione, ponendosi di lato così che potesse guardarlo se qualcosa andava storto. Aveva la bacchetta pronta sotto il mantello e nessuna paura di utilizzarla su quei due perdenti. La donna sorrise, prendendo un blocco di appunti dalla sua borsa.

«Signorina Granger, inizi con il presentarsi e ci racconti della sua famiglia» disse l'uomo, sedendosi su un banco poco distante da lei. Hermione annuì e non dovette nemmeno pensare alla risposta che le parole uscirono spontanee dalle sue labbra.

«Mi chiamo Hermione Jane Granger, ho diciannove anni. Sono nata babbana, i miei genitori sono dentisti.» rispose, tenendo lo sguardo sull'uomo che le aveva posto la domanda. In breve tempo aveva capito che lui era molto più gentile della donna, che invece aspettava tranquilla per porre poi le domande più difficili.

«Babbani.. dove sono ora?» chiese infatti l'altro Auror, ricevendo uno sguardo d'ammonizione dal l'uomo, forse avevano scelto di seguire una linea più calma per agevolare Hermione a collaborare. «Intendo dire, dopo la guerra..»

«Prima di iniziare la guerra ho deciso di obliviarli, facendo dimenticare ogni momento trascorso con me. L'ho fatto perché i mangiamorte avevano iniziato ad uccidere i babbani collegati al mondo magico, in quel modo invece erano al sicuro.» spiegò Hermione, non avendo alcun timore di quelle domande a cui avrebbe potuto rispondere anche senza effetto della pozione.

The truth about monsters; Dramione.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora