Ronda con Harry.

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«La smetti di ingozzarti come un maiale, Ron?»

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«La smetti di ingozzarti come un maiale, Ron?».

«Non fono un miale!» ribatté lui con voce offesa dal paragone che gli era stato rivolto da sua sorella rivolgendole un'occhiataccia.

«No, certo. Sei un esempio di galateo, Ronald».

Ron la guardò ancora confuso mentre recuperava un'altra coscia di pollo dal piatto posto al centro della tavola «Di cosa farli? Sono prafiffimo a tavola!

«Cosa ne capisci tu di galateo, Ron? Dovresti riscrivere il libro a modo tuo.. Vedi qualcuno che sputa mentre mangia oppure si muove come te? No, perché sicuramente sanno cos'è il galateo.» rispose esasperata, cercando di non attirare l'attenzione su di loro.

«Io sono edufato!» esclamò puntandole contro la coscia di pollo come arma e Ginny continuò a guardarlo disgustata. Harry gli intimò di abbassare l'arma e tornò a mangiare tranquillo, senza dire una parola. Anche Ginny tornò con lo sguardo basso e non aggiunse una parola, guardando il suo piatto. Da quando Hermione aveva trascorso la notte con Malfoy due giorni prima, quei due continuavano a non guardarsi nemmeno in viso. «Cofunque sono gli ultimi fue fiorni, c'è la festa!» continuò Ron, facendo allontanare con espressione chiaramente disgustata il malcapitato al suo fianco. Ginny si ritrovò a sospirare sconfitta, mentre Harry cercava di sussurrargli qualche consiglio per non far esasperare sua sorella. Intanto Hermione guardava attentamente il tavolo delle Serpi. In quel momento si sentiva come una bambina alla prima cotta adolescenziale, ogni volta che Draco le riservava un minimo sguardo oppure si aggiustava i capelli, sentiva le gambe tremare. Era bello da togliere il fiato e non importava quanto la facesse incazzare, riusciva sempre a farle perdere la testa. Come quella mattina quando - dopo essersi concessi il lusso di saltare la prima ora di lezione per concedersi del tempo nel bagno dei prefetti - si era comportato come un completo stronzo durante tutte le ore di lezione. Eppure era bastato un breve sguardo ed era tornata a sorridere con la testa tra le nuvole.

«Io ho la ronda.» affermò Hermione, usandola come tipica scusa. Prese l'ultimo sorso di succo di zucca e si alzò salutando i presenti, per recarsi verso il suo dormitorio. Qualcuno però alle sue spalle la stava seguendo e la bloccò dopo essere arrivata al piano della sua sala comune.

«Hermione, posso farti compagnia?» chiese Harry dopo pochi istanti ed Hermione annuì confusa, poi disse la parola d'ordine per entrare nel dormitorio. «Devi prendere qualcosa?»

«Voglio posare i libri dell'ultima lezione e quelli che ho preso dalla biblioteca. È successo qualcosa per caso?» domandò Hermione salendo le scale per arrivare alla sua stanza. Harry l'aspettò giù le scale per pochi minuti dato che se fosse salito sarebbero diventate un meraviglioso scivolo. «Harry?»

«Con chi hai la ronda? Avremo qualche minuto per parlare tranquillamente?» chiese Harry a voce bassa, avvicinandosi a lei come se le stesse dicendo un segreto.

The truth about monsters; Dramione.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora