Pausa pranzo.

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Chiuse la porta alle sue spalle e la spinse verso il primo banco libero. Le afferrò i fianchi e l'aiutò a sedersi su un banco mentre le loro labbra non si allontanavano mai. Hermione continuò ad accarezzargli i capelli mentre Draco infilava le mani sotto la sua gonna dopo averle suggerito di stringere le gambe intorno ai suoi fianchi. Sapeva di aver trascorso lontano da lui solo poche ore ma le era mancato tremendamente, soprattutto dopo le ultime ammissioni. Detestava ammetterlo ma lo voleva al suo fianco sempre, ogni giorno, ogni sera.
'Sei innamorata di lui' la voce chiara di Ginny le rimbombava in testa dalla sera precedente, quando dopo l'ennesimo racconto dei loro incontri nelle aule vuote, aveva concluso con quella affermazione. Hermione come sempre aveva scosso la testa, ma nel profondo sapeva che quello era molto più di semplice desiderio ed attrazione. Non lo aveva provato con nessuno, voleva lui oltre ogni ostacolo. Quella giornata, dopo mesi, aveva notato gli sguardi degli altri su Draco. Il tavolo dei Grifondoro lo soprannominava come un mostro ad ogni mossa che lui faceva, anche i Serpeverde mantenevano le distanze dal gruppo dei tre ragazzi. Come aveva detto, Daphne e Blaise erano stati allontanati da tutti e veramente pochi gli rivolgevano la parola. Si sarebbe alzata sul tavolo al centro della sala grande ed avrebbe urlato di smettere. Draco era tutto l'opposto di quello che raccontavano, ma non poteva biasimarli perché anche lei ci aveva messo veramente molti mesi per capirlo.

«Potter me la pagherà.» sussurrò poco dopo, allontanandosi dalle sue labbra per riprendere fiato. «E so già cosa stai per dire-»

«È l'ultima settimana, non è colpa sua se gli Auror vogliono allenarci per un futuro. Inoltre, ho trovato un buon accordo no?» domandò lei, portando poi di nuovo le labbra contro le sue. Draco ricambiò con lo stesso trasporto portando una mano tra i capelli della ragazza per stringerli, per tenerla stretta a se. Le mani di Hermione strinsero il maglione di Draco mentre sperava di poterlo baciare ancora per molto altro tempo.

«Se ti riferisci all'idea di trascorrere una sera nel tuo dormitorio e l'altra nel mio, la vedo un po' una stronzata.» rispose alzando gli occhi al cielo, poi le concesse un altro bacio. Solo in quel momento si sentiva in pace con il mondo. «Dovrei essere la tua prima scelta, non l'ultima.» constatò poi.

«Non sei l'ultima scelta, non essere stupido.» corresse sbuffando non riuscendo però a dire altro dato che lui tornò con le labbra contro le sue. «Ho saputo che gli Auror ti hanno proposto di andare con loro per l'addestramento..» disse poi dopo minuti interi di silenzio, dovendolo allontanare con la forza. La notizia di un mangiamorte tra le file del ministero aveva scombussolato un pò tutti.

«Quei cretini dovrebbero avere come professore Piton. Comunque devo terminare gli studi, poi ci penserò.» ammise Draco portando le labbra sul collo della ragazza, inebriandosi del suo meraviglioso profumo alle fragole mischiato al suo. Hermione lo strinse più forte, rassicurandosi per qualche secondo che non lo avrebbe perso per l'addestramento di Auror, come aveva temuto fino a poco prima. «E poi non capisco perché insistono a volerci arruolare. Sembrano a corto di personale.» continuò divertito, pensando ai vari metodi utilizzati per portarlo con loro, cercando di lasciandogli svanire l'idea della scuola.

«Credo che durante la guerra ne siano morti troppi.. Harry mi ha raccontato che poi andranno anche in altre scuole.» disse Hermione mentre tra le mani stringeva i suoi capelli biondi, inclinando il capo di lato per potergli lasciare più spazio. «E poi insistono con te perché hai battuto Harry ben tre volte e.. mi stai facendo un succhiotto, Malfoy?!» domandò a voce più alta quando lo sentì insistere su un punto del suo collo. Draco dopo poco si allontanò con un sorriso soddisfatto, tracciando i contorni del segno con le dita. «Davvero Malfoy? La tua età mentale approssimativa?!»

«Diciannove.» rispose soddisfatto, accarezzandole lentamente l'interno coscia per distrarla dal commentare ancora una volta. «Oggi voglio combattere contro di te, scommettiamo.»

«Succhiotto, scommessa.. sembri avere dieci anni in meno. Che tipo di scommessa?» domandò cercando di allontanare le sue mani che la distraevano fin troppo, ma lui continuò non curandosi di lei.

«Se vinco io, dovrai trascorrere tutta la settimana con me. Se vinci tu, sarai libera di trascorrere tutte le sere dove ti pare, anche nel tuo ridicolo dormitorio facendo la balia al sopravvissuto.» propose sorridendo mentre con lo sguardo la sfidava.

«Non capisco a fondo questa tua scommessa, l'ultima volta in meno di una sola mossa mi ha disarmato e schiantato-»

«Ti avevo chiesto di arrenderti.» interruppe brusco, chiarendo di nuovo la sua posizione su quel duello. «Ma tu sei troppo Grifondoro per farlo. Nobile stupido spirito Grifondoro..»

«Si, comunque.. hai vinto tu. Perché dovrei accettare la scommessa?» riprese lei, portando le mani sul suo petto per poterlo allontanare almeno per qualche secondo.

«Perché non hai la certezza che io ti schianti di nuovo, potrei comportarmi da gentiluomo e lasciarti vincere ed in quel caso potresti davvero decidere tu con chi passare il tempo durante questa settimana.» rispose semplicemente, tenendo le mani ben salde sulle sue gambe coperte dalle semplici calze. Hermione lo studiò per qualche secondo, poi sembrò capire e tornò a spingerlo via.

«Mi stai testando, vero? Vuoi sapere chi sceglierei! Sinceramente mi sembra stupido, Malfoy. Ho trascorso con te mesi interi, queste due settimane c'è il mio migliore amico che non vedo da mesi e anche con lui qui sto cercando di non evitarti. Speravo di averti mostrato più volte che voglio solo te, anche se tu non hai ancora detto nulla su quest'argomento.» sbottò cercando di scendere dal banco e andare in Sala Grande per il pranzo, ma lui non la lasciò andare. «Davvero, sei geloso di una cosa che non esiste. È per questo che mi hai fatto il segno vero?»

«Il tuo segno è molto più bello del mio.» commentò ironico guardandosi per un secondo il braccio sinistro, anche se coperto dalla camicia, dal maglione e dal mantello e dall'incantesimo sentiva la sua presenza. «E poi è temporaneo, non ti segnerà come mostro per sempre.»

«Malfoy, parlavamo d'altro..» lo riprese Hermione, portando una mano sul suo braccio sinistro. Anche se gli aveva detto che nessuno lo avrebbe più notato, lui continuava a coprirlo con l'incantesimo costringendo Hermione ad usare la crema ogni sera che si incontravano. «Se questo è un tuo modo per farmi sentire in colpa e convincermi a trascorrere tutto il tempo a disposizione che ho con te, credimi che te la faccio pagare.»

«Sta funzionando?» chiese ironico facendola ridere. Era così diverso quando stavano insieme, non era Malfoy e forse per questo Hermione lo chiamava per nome, per ricordarsi che lui era sempre Malfoy. Scosse la testa ormai arresa ed incrociò le mani intorno al suo collo per baciarlo di nuovo, per non ammettere a voce alta che Draco aveva appena vinto. Il tempo però non era dalla loro parte e correva fin troppo veloce quando erano insieme, tanto veloce che la loro mezz'ora era già terminata e quindi dovevano tornare al resto delle loro attività. «Ci vediamo in classe? Abbiamo sforato il tempo massimo, dobbiamo ancora mangiare.» ammise poi allontanandosi da lei per aiutarla a scendere. Hermione sorrise tenendo le mani ben strette alle sue, dovendosi poi alzare sulle punte dei piedi per poterlo baciare e salutare. Le loro dita si incrociarono e se li avesse visti qualcuno non avrebbe mai creduto a quello che gli si presentava davanti.

The truth about monsters; Dramione.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora