Consapevolezze.

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«Come ti è venuto in mente di farlo?!» urlò Draco appena la porta della sua camera fu chiusa alle sue spalle. Gli Auror avevano deciso di riservarsi un po' di tempo per prepararsi e farle le domande giuste. Quando li avevano congedati, Hermione non si era nemmeno guardata alle spalle ed aveva seguito Draco nella sua camera. Harry intanto aveva dovuto pietrificare Ron per non fargli avere una crisi di panico, per poi trascinarlo via. Ma non le importava, avrebbe risolto poi con i suoi amici, ora le importava solo di Draco, era l'unica cosa che vedeva.

«Se interrogassero te con il veritaserum scaverebbero nei tuoi ricordi, lo sai bene! Lo faccio per te, così tu non dovrai farlo. Cosa c'è che non va?» chiese Hermione posando il suo mantello sulla sedia della scrivania, mentre cercava di avvicinarsi a Malfoy senza farlo irritate ulteriormente. «Lo sai bene che saranno presenti Harry e Ron, non voglio che tu debba essere obbligato a ricordare quelle cose.. io posso farlo.»

«Mi proteggi come i bambini? Sono adulto, Granger! Non ho bisogno di questi giochi.» le disse ancora, camminando verso l'altro lato della camera per allontanarsi da lei.

«Lo so bene che non sei un bambino! Anzi, sei un uomo che ha vissuto fin troppo da bambino, non voglio fartelo ammettere davanti a tutti. Io lo so quanto è difficile per te-»

«Dimmi la verità: ti hanno utilizzata per scoprire i miei ricordi? Sono stato stupido a fidarmi di te, come ho solo potuto pensare che-»

«Io cosa?! Non ti permettere di dire queste cose! Pensi che io possa essere stata utilizzata come una pedina dal ministero per controllarti? Io..-» - sono innamorata di te - «.. non avrei mai permesso di manipolarmi così! Tu lo sai cosa mi ha fatto tua zia, i commenti di tuo padre ed i tuoi. Credi che avrei sopportato di starti vicino per il volere del ministero? Allora quello che abbiamo vissuto in questi mesi non è stato niente per te?» chiese offesa mentre una consapevolezza le cresceva nella mente.

«Allora cosa c'è di diverso tra me e la mia famiglia?» domandò ancora, avvicinandosi a lei in pochissimi passi. Hermione eliminò i pochi centimetri di distanza che li dividevano e si trattenne dal poggiare le mani sul suo petto. Non aveva più voglia di litigare con lui, voleva solo stare con lui. Non aveva più voglia di battibeccare, delle battutine, di urlare, sbraitare contro di lui, ora che aveva capito come poter essere felice con lui.

Perché sono innamorata di te. «Perché non sei come loro e lo sai.» rispose, tenendo la sua ammissione per se, perché parte di lei temeva che i sentimenti che lei provava, erano solo suoi. «Lasciami fare la mia parte, non mi chiederanno nulla..»

«La tua parte, Granger?» domandò ironico, scuotendo la testa. Draco però si arrese davanti agli occhi supplicanti della sua ragazza. «Voglio essere presente, quei due non mi piacciono.» sussurrò poi, abbassando i toni della voce.

«Va bene.» Hermione annuì rimanendo ferma sul suo posto, aspettando che lui si abbassasse per baciarla. La fece attendere, però poi si arrese ancora una volta agli occhi dolci della ragazza e le concesse il suo desiderato bacio. Le mani di Hermione automaticamente raggiunsero le sue spalle, per poi muoversi verso il collo. Gli accarezzò lenta i capelli corti dietro il collo, godendosi quel dolce contatto tra le loro labbra. Hermione non lo fece attendere molto, lo spinse all'indietro fino alla poltrona per farlo sedere e salire a cavalcioni su di lui. Non gli diede nemmeno molto tempo per muoversi per primo, iniziando subito a sbottonargli la camicia per poi lasciarla scivolare veloce sulle sue spalle. Appena la stoffa toccò il pavimento, Hermione si aggrappò al suo collo, lasciandogli un bacio dietro l'orecchio, inspirando profondamente il suo profumo.
In quel momento tutto scomparì, le litigate, il veritaserum, gli Auror, i ricordi. Niente contava in quel momento, solo le mani della ragazza mentre lo spogliava. I bottoni del pantalone nero di Draco furono presto sbottonati e trascinati in basso mentre lui cercava di riprendersi dall'eccitazione che lo aveva travolto in modo fin troppo veloce. Non dovette muovere le mani, Hermione si era già liberata delle calze e dell'intimo quando tornò a baciarlo, iniziando a muovere i fianchi contro il bacino del ragazzo.

«Hermione..» sussurrò arreso tra le braccia della ragazza, estasiato dalle carezze e dallo strusciarsi della loro pelle. La testa iniziava a gira in modo vorticoso quando le labbra della ragazza raggiunsero il suo collo mentre con le mani gli stuzzicava l'eccitazione, tanto da dover poggiare il capo all'indietro contro la poltrona, con gli occhi chiusi. Per la prima volta non aveva il controllo su quella situazione, sentiva addirittura le gambe tremare come un quindicenne alla prima esperienza. Ogni bacio sul collo sentiva il fuoco prendergli dentro, quasi doloroso lo stuzzicava, lo mordeva e lo baciava marchiando ogni pezzo di pelle scoperto. Era stranamente bellissimo sentirsi così vulnerabili tra le braccia di un'altra persona, dandole ogni potere di scegliere se fare del male oppure del bene. In quel momento, c'era solo bene e piacere che lo avvolgeva. Le mani di Draco affondarono nella pelle sui fianchi della ragazza, spingendola verso il suo bacino per lasciarla affondare su di lui e mettere fine a quel piacevole dolore che sentiva all'altezza del ventre. Il piacere li travolse così velocemente, si ritrovarono entrambi a sussurrare il nome dell'altro ad ogni spinta, ad ogni bacio. «..voglio solo te.» lo sussurrò contro il suo orecchio mentre erano sul punto di arrivare all'orgasmo. E mentre Draco le ammetteva qualcosa che Hermione aveva detto mesi prima, lei si tratteneva dal dirgli che lo amava. Strinse le braccia intorno a lui, consapevole che se lo avesse detto lo avrebbe perso per sempre, consapevole anche che avrebbe preferito non ammetterlo mai a voce alta pur di averlo con lei per sempre. La paura di essere abbandonata di nuovo da lui, l'unica fonte di felicità, le aveva dato la certezza che era pronta a mettere i suoi sentimenti da parte pur di stare solo con lui, perché voleva solo lui. «Hermione, voglio solo te.» lo disse di nuovo, come se lei non avesse sentito. Il suo nome risuonava come una musica tra le labbra di Draco. Sorrise contro la sua pelle ed in un'ultima spinta vennero entrambi. Draco riportò una mano sul viso della ragazza e l'avvicinò a se per poterla baciare, incrociando subito le loro lingue mentre sentiva il bisogno di possederla ancora, ma non con il sesso. In quel momento voleva la certezza che le cose non sarebbero mai cambiate, voleva la certezza di averla sempre al suo fianco. «Dimmelo anche tu.» la implorò senza alcuna vergogna, aveva il bisogno di sentirselo dire. Hermione sorrise contro le sue labbra e lo accontentò, ripetendo una frase che mai era stata scontata. «Dimmelo ancora.» richiese ancora, ed Hermione lo accontentò. Le labbra di Draco si mossero veloci sul corpo della ragazza e si adoperò a spogliarla. Quando la gonna e la camicia arrivarono sul pavimento accanto i suoi vestiti, si concesse interi minuti a guardarla. La sentiva sua, completamente. Si sentì in colpa di non aver contribuito poco prima all'atto, troppo preso dalle emozioni e quindi si mosse per accontentarla ancora una volta. Si alzò con lei in braccio e la spinse sul letto, poi la raggiunse. «Dillo ancora.»

«Voglio solo te, Draco.» sussurrò di nuovo, portando alla perdita di controllo per il ragazzo su di lei. Si perse a tracciare con la lingua i contorni ben definiti dei segni dei morsi, poi le dedicò un bacio per ogni piccolo spazio di pelle.
Forse quello era il suo modo per dirle che l'amava, ma mentre ancora non riusciva a connettere i suoi pensieri con parole sensate, Hermione sapeva perfettamente di amarlo. Era innamorata di lui. Punto. Non c'era tanto da spiegare.
Le labbra di Draco arrivarono sino al petto, concedendosi parecchi minuti sul seno sinistro. Risucchiò il capezzolo tra le labbra, sentendola gemere e tremare sotto di lui. Perse ogni limite imposto in precedenza, avrebbe anche potuto piangere per l'eccitazione e non se ne sarebbe importato. Le afferrò con poca gentilezza il seno libero e la sentì urlare il suo nome, risvegliandolo da quel momento. Senza fermarsi ulteriormente, lasciò andare il seno e percorse la sua strada verso il ventre, fermandosi tra le sue gambe per darle un veloce sguardo. Non aveva mai visto niente di più bello, il viso di Hermione era rilassato mentre lo guardava tranquilla, con un leggero sorriso sulle labbra. Si fidava ciecamente di lui e questo lo fece sentire diverso, mentre la guardava la guerra non esisteva più. Si abbassò ancora, portando le labbra sul centro del suo desiderio. La assaporò con calma, sentendo le mani di Hermione tirargli i capelli. La guardava mentre le donava piacere e sentì la testa girare ancora di più, era una visione. Affondò di nuovo le dita nella pelle, stringendole i fianchi spingendosi più a fondo dentro di lei. La sentì urlare ripetutamente il suo nome, affannando tra i gemiti e questo lo spinse solo a continuare ad affondare dentro di lei. La sentì stringere le gambe intorno a lui e poi raggiunse l'orgasmo. Mentre perdeva posto accanto a lei notò della lacrime sul suo volto ed il labbro inferiore rotto con il sangue. Si sporse a baciarla mentre lei riprendeva fiato. Hermione si nascose tra le braccia di Draco e sorrise contro il suo petto, mentre lui riprendeva ad accarezzarle i capelli. Lo amava, ed avrebbe fatto qualsiasi cosa per lui.

The truth about monsters; Dramione.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora