1. Addio passato

4.9K 100 3
                                    

Non mi voglio trasferire,non voglio andare via,non voglio abbandonare questa vita.

"Perché ci dobbiamo trasferire?"domando per l'ennesima volta a mia madre.

"Dobbiamo cambiare aria"mi risponde con quella indifferenza che odio.

"sai che non è una vera risposta!"le dico.

Non mi considera,allora mi giro e me ne vado.

Mi dirigo verso la camera di mio fratello,busso.

"avanti"apro la porta e trovo mio fratello con la maglia della squadra di football nelle mani.

Mi siedo accanto a lui.

"a cosa stai pensando?"

"sto pensando,che finalmente avevo raggiunto il mio obbiettivo, e ora?l'ho perso"sospira "sai l'altro ieri il coach mi aveva chiesto di diventare il capo squadra,è stato bruttissimo rinunciare a questa opportunità"

"l'hai raccontato a mamma?"

"certo,mi ha risposto di riprovare nella nuova scuola,sto perdendo l'opportunità della mia vita magari vincevo pure una borsa di studio,e lei pensa solo a se stessa"

"non ci posso credere"dico con rabbia.

"dai piccolina non pensiamoci"mi sorride "hai fatto le valige?".

"si,mi mancano le ultime cose da mettere negli scatoloni".

"vai domani è il gran giorno"

"va bene notte Jack".

Esco dalla stanza di mio fratello,e mi dirigo nella mia camera.

Ormai è vuota mi fa tanta tristezza,ho passato dei momenti bellissimi in questa casa fino ad oggi.

Ricordo ancora il giorno in cui i miei genitori dissero a me e a Jack che divorziavano.

Eravamo tutti seduti a tavola mia mamma e mio padre erano seduti vicino.

"ragazzi dobbiamo dirvi una cosa"cominciò mio padre.

"io e vostra madre divorziamo"a me e a Jack ci caddero le forchette dalle mani.

Non ci vollero dare una spiegazione o il motivo per cui divorziarono,ci dissero che non erano più felici insieme.

Mio padre si trasferì in Italia,il suo capo gli fece una buona offerta di lavoro,io e mio fratello siamo voluti rimanere a Brooklyn con nostra madre,anche per non perdere le nostre vite qui,ma tutto diventò un fiasco 6 mesi dopo la partenza di nostro padre.

Nostra madre cadde in depressione e così iniziò a lavorare sempre di più lontano da questa casa viveva più a Los Angeles che con noi.

Per questo motivo io e mio fratello siamo così legati,durante il periodo che mia madre era a Los Angeles,noi due ci aiutavamo a vicenda.

Un giorno nostra madre ritornata dall'ennesimo viaggio a Los Angeles ci disse che ci saremmo trasferiti definitivamente là.

Non mi dispiace cambiare vita dopo tutto quello che ho passato,ma finalmente che avevo raggiunto il mio obiettivo e potevo far vedere alle persone che mi hanno maltrattato in tutti questi anni come ero diventata ma soprattutto come ero cambiata.

Ma forse la fortuna non è proprio dalla mia parte.

Mi stiro nel letto,dopo aver messo le ultime cose negli scatoli.

Prendo il telefono attivo la sveglia per le 6.30 del mattino e vado a letto,domani sarà una gran giornata. 

                                                                      Salve ragazze,
 ho deciso di pubblicare il libro,man mano che lo scrivo.
 

      questo è il nostro nuovo primo
                          capitolo.                              

Il mio uomo    Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora