3.Lui,Stephen James

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Alto,muscoloso pieno di tatuaggi.

"Lara,lui è Stephen il figlio del mio migliore amico"sorride

"piacere Stephen,vivo nell'appartamento sopra" la sua voce così roca.

"Lara"mi presento con un filo di voce.

"Stephen vuoi cenare con noi?"gli chiede George.

"no,tranquillo ho delle cose da sbrigare con il lavoro"spiega senza togliere lo sguardo da me.

"va bene,mi devi una cena"gli risponde George.

"si,si"risponde con un tono ironico "Lara è stato un piacere"mi saluta facendomi l'occhialino e dandomi la mano in quel preciso istante,sento una strano scossa che invade prima il mio braccio e poi tutto il corpo.

Mi guarda fisso negli occhi finché non stacco la presa dalla sua mano.

"Allora Stephen andiamo che ti accompagno alla porta"George.

Siamo tutti seduti a tavola,parlano solo George e mia madre qualche volta mio fratello accenna un si o un no.

"Quindi Lara sei al quarto anno di liceo?"interrompe i miei pensieri George.

"si"

"Ti troverai molto bene nella scuola in cui vi ho iscritti"

"ah bene"sospiro.

Finiamo di cenare e ognuno si dirige nelle proprie camere.

Sono stirata nel letto e non smetto di pensare a quell'uomo dagli occhi verdi e dalla voce roca.

Prendo il computer e cerco su internet "Stephen James" ma non trovo nulla che mi dica qualcosa su di lui.

Chiudo il computer mi metto sotto le coperte e mi rendo conto della giornata che ho passato.

Mio padre e omosessuale,mia mamma ha un nuovo compagno,e ho provato delle emozioni che non avevo mai provato con nessuno con un uomo che non conosco.

Mi sveglio di soprassalto,solito incubo.

Mi alzo dal letto e mi dirigo in bagno.

Mi cambio e vado nella palestra dell'appartamento,preferirei andare a correre,ma non conosco la città e rischierei di perdermi.

Dopo un'ora e mezza di allenamento mi dirigo nella cucina,apro il frigo e prendo del succo d'arancia.

Guardo l'orologio e sono solo le 6.30 del mattino.

Sento mia madre e George dirigersi in cucina ridendo,non vedevo mia mamma sorridere così da molto tempo e sono contenta che finalmente sia felice.

"buongiorno Lara,già sveglia a quest'ora?"

"non avevo molto sonno"esclamo facendo spallucce.

"George ma qua vicino ci sono librerie?"

"si un tre o quattro isolati da qua"

"se vuoi ti accompagno domani è il mio giorno libero."

"No grazie preferirei andare a piedi"gli dico.

"Basta che non ti perdi"esclama mia mamma.

"no no tranquilla"rispondo dirigendomi verso la mia stanza.

Entro in bagno e comincio a fare la doccia.

Mi preparo lascio un biglietto sul bancone della cucina a mio fratello per avvertirlo che sono uscita.

Esco dall'appartamento,schiaccio il pulsante per l'ascensore e aspetto che scenda.

Appena si apre mi appaiono davanti quei due occhi verdi.

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