Chi è quest'uomo? Perché mi sta portando via da qua? Dov'è Metthew?
"Non sono ciò che pensi" disse senza fermarsi "abbiamo un aereo privato che ci aspetta".
"Dov'è Matthew?"chiesi.
"È al sicuro, non è in pericolo" mi rispose senza mai fermarsi.
"Chi sei?" chiesi "perché mi stai portando via da qua?".
"In questo momento devi stare zitta, non ho il permesso di spiegarti nulla".
Avevo paura, quindi feci come mi disse lui rimasi in silenzio.
"Entra"disse arrivati davanti a un furgoncino bianco.
Lo guardai in viso, aveva gli occhi verdi e una leggera barba.
Appoggiai la mano nella maniglia dello sportello ed entrai.
Seduto a terra, in un angolo c'era Metthew.
"Metthew sei vivo?" lui alzò lo sguardo e mi sorrise.
"Lara noi siamo al sicuro...ma Stephen no" disse mettendo la testa fra le gambe.
"Matthew che significa che Stephen non é al sicuro?" Domandai immobile, mentre il furgone partiva.
"Non sanno dove si trovi é scomparso" disse alzandosi e venendomi in contro, cercó di abbracciarmi ma io lo scansai. Non volevo abbracci, perché scoppierei a piangere non voglio questo.
Scivolai lentamente verso terra.
"Sai chi sono queste persone?"gli chiesi senza guardarlo in viso.
"L'uomo che ci ha portato dentro questo furgoncino, è uno degli agenti dell'unita speciale di Chicago che mi hanno salvato" disse sedendosi davanti a me "non so per chi lavorano, però mi ha detto che ci vogliono salvare perché siamo indispensabili per il suo capo".mi spiegò, guardando a terra.
Da quel momento rimasi in silenzio, per tutto il tragitto, finché non arrivammo all'aereo.
Il poliziotto ci fece scendere dal furgone.
"Mi scusi mio fratello?" chiesi "dov'è?" il poliziotto mi guardò con uno strano sguardo.
"Solo ora noti la sua assenza?" chiese incredulo "È già al sicuro, sono scomparsi Cameron, Stephen e Alec." mi spiegò.
Il mio Stephan scomparso...magari morto da qualche parte chissà dove.Salimmo sull'aereo privato insieme al poliziotto.
Matthew provò più volte a parlarmi, ma lo ignorai disperata nei miei pensieri...no, questi non sono pensieri sono incubi.
Dopo 2 ore di volo atterrammo, in una pianura dispersa nel nulla.
Una macchina sportiva ci aspettava per portarci chissà dove. "Salite siamo in ritardo" passammo quei 30 minuti in silenzio, con il rumore delle ruote sull'asfalto come sottofondo.La macchina si fermò davanti ad una villa che affacciava sul mare, ad aspettarci cerano diverse persone. La prima a presentarsi fu una donna bassa dai capelli rossi, aveva uno sguardo severo e una postura impeccabile.
"Salve io sono la governante, mi potete chiamare Mrs. Lloyd" disse guardando prima Metthew e poi soffermandosi su di me.
"La persona che vi ha salvato al momento è occupata, a cena la incotrerete" disse girandosi e scomparendo da qual enorme portone bianco.
"Seguitemi" disse un altra donna, più giovane della governante sempre con la stessa postura impeccabile.
"Ognuno di voi ha camere proprie" disse salendo le scale dell'ingresso "tutte le camere degli ospiti sono nell'ala est della casa" entrammo dentro casa e rimasi stupefatta dallo splendere, dall'impeccabilità, e di tutto lo sfarzo che inondava la casa.
Mentre salivamo le scale che ci avrebbero portato nell'ala est notai mio fratello che parlava con il poliziotto.
"Jake" dissi correndo verso di lui, era diverso qualcosa in lui era cambiato.
"Ei piccoletta, tutto bene?"mi chiese guardandomi con quei grandi occhi che mi trasmettevano sicurezza.
"Si, tu invece? Sei diverso" dissi guardandolo più attentamente.
"Si tutto bene, ora vai a riposare che ci aspetta una lunga nottata" disse dandomi un leggero bacio sulla guancia e continuando a parlare con il poliziotto.Stephen
Non penso che il buio mi abbia mai invaso come ora.
Quel rumore, lo scoppio della pistola che mi rimbombava dentro la testa .
"Non ti ucciderò ora, voglio vederti soffrire" disse mentre mi sussurrava all'orecchio in un ringhio.
"Troverò tutte le persone a te care e le ucciderò davanti ai tuoi occhi" disse passandomi lentamente la lama di un coltello nella guancia " e comincerò prima dalla tua ragazza, come si chiamava? Laila? Laura ? A no Lara" disse spostando il coltello sul mio collo "poi passerò a tutti i tuoi amici, Metthew , Cameron ,Jake" disse ridendo "ti strapperò tutto ciò che io non ho mai avuto".
"Ecco di cosa si tratta? Di gelosia?" Dissi senza muovere un muscolo mentre il coltello si spostava sul petto "pensi davvero che anche se ucciderai le persone a me care, troverai ciò che ho io?" Dissi pensando a tutte le persone a me care.
"No Thomas rimarrai sempre solo, nessuno ti vorrà come vogliono me. Perché tu sei tu e io sono io"
"Mi vuoi uccidere? Uccidimi" dissi senza nascondere un piccolo sorriso "Quante persone mi vorranno morto? E quanti vorranno cercarti e ucciderti?" Dissi mentre il coltello perforava la maglietta "Ricordati che ho più potere di quanto non pensi"
"Smettila di parlre" urlò isterico "pensi di fa..farmi pau..u..ra?" Disse balbettando per il nervoso.
"Credi davvero che io non abbia potere?" Mi urlò in faccia.
"Il governo, la politica, la polizia tutto ciò che vedi in questa città è mio Stephen è MIOO" disse tirandosi i capelli, era pazzo non aveva più controllo di sé stesso "non hai più nessun controllo in questa città e tutto sotto di me anche tu" continuava ad urlare, con il coltello nella mano destra che continuava a tremare.
"Non ti ucciderò, voglio torturare la tua testa, voglio vederti supplicare e piangere per la mia compassione" disse sorridendo.
"Stephen James comincia ad avere paura, perché non hai in mente cosa ho in servo per te"
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Il mio uomo
RomanceDopo che i sui genitori divorziano,la madre costringe lei e suo fratello a trasferirsi a Los Angeles,dal nuovo compagno. Da lì inizia la sua nuova avventura,la sua nuova vita. Inizia a far parte di una vita pericolosa che non avrebbe mai pensato di...