Clarity

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La morte, nei libri o nei film, è sempre stata rappresentata con il bianco o con il nero, invece la mia di morte è rappresentata con il rosso.

Sto passeggiando per le vie di Port Angeles, non so dove sto andando, non ho un posto dove andare, i miei genitori sono morti in un incendio, ma non so molto di loro, sono cresciuta in un orfanotrofio, ed è il posto più odioso dove io sia mai stata. Mi riscossi da questi pensieri deprimenti e cerco di capire dove sono finita, credo di essere fuori Port Angeles, ritorno indietro ma vedo una luce venire verso di me e all'improvviso sento dolore, dolore in tutto il corpo però non ho la forza di urlare, credo che sto per morire, è uno scherzo del destino, ho ancora tante cose da fare, non voglio morire a causa di un ubriaco, non mi era immaginata di morire così. In quel momento sento delle voci "Lasciamola e andiamocene, non voglio guai", sento la macchina ripartire, adesso oltre al dolore sento rabbia, sto iniziando a prendere coscienza, inizio a ripensare ai miei 16 anni di vita e solo adesso mi accorgo che sono troppo pochi, non voglio morire. Questo è il mio ultimo desiderio, per favore che qualcuno mi salvi.
Sento un nuovo rumore, un rumore di un auto, cerco di aprire gli occhi e vedo solo e soltanto cielo, era notte, c'erano le stelle quanto tempo è passato, sento dei rumori e dei passi venire verso di me
"Non possiamo lasciarla così Emmet" stava parlando una voce femminile, quella voce è così vellutata, morbida, mi tranquillizza
"Lo so Rosalie, la portiamo da Carlisle, è ancora viva, la possiamo salvare" adesso sta parlando una voce maschile, è molto più rude della donna. Sento delle possenti braccia prendermi senza sforzo, mi fa male tutto, ma non riesco ad emettere nessun suono, la voce mi muore in gola, adesso sento il calore, credo che sia dell'auto, poi la sento muoversi. Da quel momento in poi non sento più niente, il vuoto, solo le voci che mi hanno salvata, quelle si ripetono di continuo.

Fuoco. Una parola ma con tanto significato. Fuoco. Sento il fuoco propagarsi in tutto il mio corpo, questo dolore riesce a farmi uscire la voce dalla mia gola, urlo e chiedo aiuto, ma nessuno spegne il mio fuoco. Non so per quanto tempo rimasi con il fuoco che si propagava per tutto il mio corpo.
Il fuoco ad un certo punto cessa ed io riesco ad aprire gli occhi, che strano, vedo tutto perfettamente, anche le cose più piccole e insignificanti, sento ogni rumore prevenire da chissà quale parte del mondo, cerco di alzarmi e mi sento più forte, mi guardo intorno, sono dentro una casa, è bellissima, vedo una figura vicino alla porta, è una donna ed è bellissima, non ho mai visto una donna più bella di lei, sembra una modella, lei mi sorride e si avvicina con cautela "Stai tranquilla, io sono Rosalie, ti ho trovato in mezzo alla strada, stai meglio?"
"Mi ricordo, qualcuno mi ha investito, non ho visto la sua faccia, mi ricordo di te, io sono Clarity e si sto molto meglio, grazie" provo a sorridere, ma il sorriso mi muore subito, mi brucia la gola, ho molta sete , istintivamente porto una mano sulla mia gola
"Clarity, ti devo spiegare alcune cose" la guardo, si sta avvicinando e mi fa un segno di sedermi, io faccio come mi è stato detto "Mi fa male la gola, mi brucia" dico toccandomi ancora la gola
"Lo so, cara, vedi io e la mia famiglia siamo dei vampiri" dopo che ebbe detto queste parole, inizio a ridere "Non è divertente, i vampiri sono solo una fantasia che si è inventata la gente" lei però mi guarda in modo serio, mi fa alzare e mi porta delicatamente davanti ad uno specchio, io rimango sbalordita, i miei occhi sono...rossi.
"Cosa è successo? Perché sono così?"
"I vampiri esistono, noi ti abbiamo aiutato, stavi morendo, sei così giovane non potevo lasciarti i tuoi anni più belli, ti ho portata dal mio creatore che equivale a mio padre, e ti ha trasformato" mi sta dicendo cose assurde, non è possibile o forse si?
Guardo Rosalie "Come funziona? Devo bere sangue umano adesso?" istintivamente porto una mano alla gola "No, io e la mia famiglia non uccidiamo gli umani, non beviamo sangue animale, ci consideriamo vegetariani"
"Ho sete" non resisto più, lei annuisce e dice semplicemente "Seguimi" inizia a correre, quando inizio anche io a correre rimango sbalordita, sto correndo velocissimo, vedo la natura che mi circonda nei minimi dettagli, è una cosa pazzesca, ho molte domande, ma prima voglio placare la sete.
Vedo Rosalie fermarsi e cosi lo faccio anche io "Adesso mi credi?" mi chiese ed io dico "Beh direi di sì, però ho molte domande"
"Certo, risponderemo a tutte le tue domande"
"Quando conoscerò la tua famiglia?" chiedo, lei invece si mette a ridere "Adesso è anche la tua famiglia, li conoscerai stasera"
Sento sangue, comincio a correre, lo vedo un cervo, non resisto, vado verso di lui e affondo i miei denti sulla sua morbida pelle e bevo, il sangue è così buono, fatico a fermarmi, ma ormai è finito. Mi stacco e mi pulisco la bocca. Mi guardo le mani, adesso sto pensando lucidamente, sono un vampiro, tutte quelle storie che ci leggevano la sera, erano tutte vere, mi giro verso Rosalie che mi aspetta, vado verso di lei e le dico "Dammi la conferma che questo non è un sogno, ma è la realtà"
Lei sorride e dice "Credo di potertela dare" e comincia di nuovo a correre ed io la seguo.

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