Francesco

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Sono in una nuova città, come sempre disegno sul mio quaderno tutte le novità di questo secolo, poi c'è un vento d'aria e porta con sé un buon profumo di sangue, seguo l'odore e vedo una donna con il telefono in mano seduta a un bar, si alza e io la seguo piano, poi quando sono sicuro che non mi vede nessuno, indago sui suoi sogni e sui suoi incubi, che carina, ha paura di diventare vecchia, la vedo impanicarsi, e poi attacco, il suo sangue è così dolce, buono e intenso. Mi ritrovo di nuovo a guardare il corpo morto di un essere umano e come sempre mi compare quella visione, peccato che questa è diverso, ora c'è la voce di Alice che dice " il tuo destino è legato, non puoi scappare, tra qualche giorno la tua esistenza cambierà, metterai in dubbio ciò che è giusto e ciò che è sbagliato"  questa volta è diverso, ha detto tra qualche giorno, quindi vuol dire che incontrerò questa ragazza tra pochi giorni. Mi muovo in mezzo alla città, sempre più veloce, è vicino, lo sento.
Si sta facendo notte, e ancora io non ho trovato questa dannata cittadina di nome Forks, ogni tanto chiedo indicazioni e ogni volta mi dicono direzioni diverse, io mi sto incazzando sempre di più, la mia pazienza sta finendo. Decido di prendere una cartina e scopro di essere dall'altra parte, sbuffo e inizio il mio viaggio. Ogni tanto mi cibo di qualche essere umano e ogni volta l'adrenalina mi sale sempre di più, la stavo per incontrare e ancora non sapevo cosa fare. È giorno e ancora io non sono arrivato neanche lontanamente a Forks.
Continuo il mio viaggio, sono vicino, lo so che sono vicino, devo muovermi, le mie domande avranno finalmente delle risposte.
Decido di correre, corsi più veloce, sono vicino, guardo il sole e noto che è pomeriggio, sono vicino, sento degli odori, alcuni sono propri schifosi penso subito ai lupi, me l'ha raccontato Aro, altri invece appartengono ai...vampiri.
La mia adrenalina aumenta, sorrido e dico "Finalmente", mi accorgo di trovarmi in mezzo agli alberi, ad un certo punto sento un profumo, mi fa girare la testa, non mi sono mai sentito così, sono estasiato, seguo quell'odore, arrivo ad una casa, è molto bella e poi sento il rombo di un auto, la seguo con gli occhi e vedo uscire due persone, prendono tanti pacchi e poi....poi l'odore si fa più forte, guardo la ragazza che è uscita dalla ragazza e rimango sbalordito, è lei, l'ho trovata, finalmente l'ho trovata. Senza volerlo faccio un passo avanti e lei sente il rumore di questi, appena si gira spalanco gli occhi, i suoi occhi sono ancora rossi, vuol dire che non aveva ancora bevuto, anche lei spalanca gli occhi, io mi avvicino in modo cauto. Quando sono abbastanza vicino, mi tira un calcio alla gamba e urla "EMMETT", io mi prendo la gamba e capisco che è stata trasformata da poco, solo un neonato può tirare calci così, io dico sottovoce "Cazzo che male". Un uomo corre e si mette subito davanti alla ragazza e lei si aggrappa alla sua maglietta e lui dice "Chi saresti tu? Sei un nomade?"
Io provo a dire "Non sono un nomade" sono appena arrivati gli altri Cullen tra cui Carlisle, ci guardiamo e poi dice "Ti chiami Francesco non è vero?" annuisco e dico "Sono venuto qui per parlare con tua figlia Alice Cullen" sono andato dritto al punto, ho viaggiato per parecchio
"Perché vuoi parlare con Alice?" un ragazzo più alto di me, dai capelli e occhi ramati si è messo davanti ad una ragazza piccola ed esile, Alice. Faccio un passo avanti e di conseguenza i ranghi intorno ad Alice si strinsero, sbuffo e dico "Non voglio farle niente, sono qui per delle risposte" lei si fa avanti e mi guarda "Sei qui per la mia visione vero?" annuisco e chiedo "Cosa significa?" lei mi guarda e poi guarda la sua famiglia "Meglio che entriamo in casa" e poi cammina in direzione della casa, il resto mi guarda e poi insieme la seguiamo, io ogni tanto lancio degli sguardi a quella ragazza e ogni volta quella specie di orso si mette in mezzo. Entriamo in un salotto, è molto accogliente "Meglio che manteniamo la calma e ci presentiamo okay?" dice Carlisle tutti annuimmo, tutti si presentano e finalmente scopro il nome della ragazza che invade i miei pensieri "Io invece sono Clarity" la guardo a quanto pare più del dovuto perché di nuovo quell'orso si mette in mezzo, poi mi rivolgo ad Alice "Che significa ma tua specie di profezia?" lei mi guarda e dice "Accadranno delle cose e non saranno piacevoli"
"E cosa dovrebbe c'entrare con me?" dico scocciato
"Sarai tu a far accadere quelle cose spiacevoli" la guardo immobile, trattengo il respiro, non muovo il muscolo, i miei più grandi timori si avvereranno, lo sento e a quel punto mi faranno a pezzi "Cosa mi stai dicendo?"  dico sottovoce, lei si alza e si avvicina e mi dice "Io credo che tu lo sappia" scuoto la testa "Impossibile che sia quello che sto pensando"
"È davvero così impossibile?" la guardo e decido di vedere i suoi sogni e la maggior parte sono avverati, poi guardo i suoi incubi, sorrido, la vedo spalancare gli occhi, si prende la testa tra le mani e dice sussurando "Basta, non è la realtà" guardo da un'altra parte e di conseguenza il mio potere svanisce e dico "Patetica" la guardo di nuovo, in questo momento mi guarda in modo torvo e lei dice "Io sarei la patetica?" annuisco "Sei prevedibile, sicuramente attacheranno a quello che tieni di più" lei si gira velocemente a guardare il suo compagno con sguardo terrorizzato e poi si gira verso di me e dice "Stai attento, inizia a proteggere i tuoi di incubi" stringo i pugni e faccio un passo avanti
"Ragazzi è meglio finirla qua" interviene Carlisle e continua "Francesco rimani per un po' qui da noi, tanto non devi ritornare subito in Italia no?"
"Ho tutto il tempo del mondo" dico guardando Carlisle, lui mi risponde rivolgendomi lo stesso sguardo "Ma certo, allora resta qua e trova la risposta alla tua domanda" subito guardo Clarity e poi guardo Carlisle e dico "Va bene, grazie per l'ospitalità".

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