1-Che la storia abbia inizio

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Pov. Esterno

Era la notte del 31 ottobre, quella sera James e Lily Potter, stavano festeggiando Halloween.
Erano una famiglia felice, ma come si sa, niente dura mai per sempre.
Infatti quella sera Lord Voldermort, dopo essere stato informato da una delle sue spie, si avvio verso la casa dei Potter, con l'unico obbiettivo di prendere Harry. Da poco era stata rivelata una profezia, che per molti era segno di speranza...ma per altri invece..solo una minaccia. Tra questi ultimi c'era il signore oscuro, lui aveva paura di questa profezia e l'unica cosa che poteva fare per sventarla, era uccidere Harry Potter. Dopo tutto la profezia diceva che sarebbe stato ucciso da quel bambino, quindi se lui lo uccideva subito, si sarebbe salvato e nessuno avrebbe intralciato i suoi piani.
Quando Lod Voldermort arrivò, Lili e James Potter erano già morti, per primo trovò James, poi salendo le scale fino ad arrivare alla camera del bambino, trovò Lili <sono stati avvelenati, a quanto pare non ero l'unico ad avere una spia> disse avvicinandosi alla culla del bambino, mentre Severus Piton piangeva stringendo a se il corpo di Lili <perché?...perché lei?> riuscì a dire fra le lacrime <non lo so Sev, probabilmente non voleva testimoni> gli rispose comprensivo l'altro, prendendo tra le braccia il bambino <Tom non capisco...perché non lo uccidiamo e basta...infondo lui ha ucciso Lili e non solo lei> chiese Severus tra il dolore e la rabbia <non possiamo Sev, è Harry quello destinato a sconfiggerlo, conosci il piano, te la senti ancora?> ribatté Tom con voce calma, mentre cullava il bambino ancora addormentato < non mi tirerò indietro, lo devo a Lili> rispose Severus ricomponendosi, Tom annui, appoggiò un dito sopra la testa di Harry e lanciò l'incantesimo, trasformandolo in uno dei suoi Horcorux (non so se si scrive così) e trasferendo così una parte della sua anima in Harry, causandogli così una piccola cicatrice a forma di saetta, facendo piangere il bambino per il dolore <su, su Harry, non piangere, questo ti proteggerà> disse Tom calmo per tranquillizzare il piccolo infante (o come una mia amica lo chiamerebbe, il piccolo schiantesimo) <sta arrivando lo sento, devo sbrigarmi> detto ciò fece, apparire un baule con all'interno un cadavere, con un movimento fluido della bacchetta, diede al corpo morto la forma desiderata e dopo averlo sistemato disse <fatto, ora tutti crederanno che io sia morto> mise giù il bambino e poco prima di smaterializzarsi, si girò verso Severus dicendo <buona fortuna amico mio>.

Pov. Silente

Sono passati oramai 10 lunghi anni dalla sconfitta di Voldermort, la gente ha ancora paura di pronunciare il suo nome, ma la cosa importante è che da quest'anno il giovane Harry potrà frequentare Hogwarts, sicuramente sarà un Grifondoro come i suoi genitori e come d'altronde tutti si aspettano, ma anche se andasse in Corvonero o Tassorrosso andrebbe bene, l'importante è che non finisca in Serpeverde....porterebbe solo dello scompiglio, dissenzi e molto altro, per non parlare del fatto che starebbe con Piton, un ex mangiamorte, scaltro, inteligente e diffidente. Ma per prima cosa devo inviargli la lettera <signor preside, posso parlarle un momento?> mi chiede Minerva facendo capolino dalla porta <certamente, accomodati pure> le rispondo sorridendole, era evidente che qualcosa la turbava <stavo scrivendo le lettere da inviare agli studenti, compresa quella del signor Potter...> cominciò a dire torcendosi le mani <va avanti Minerva> la incitai curioso <ecco quando ho scritto il nome dell'indirizzo, ho subito notato che era diverso da quello in qui lo abbiamo lasciato> ricominciò lei, effettivamente era strano <suvvia Minerva, non credo ci sia bisogno di preocuparsi, è molto probabile che la sua famiglia si sia trasferita> la rassicurai, beccandomi da lei un'occhiata glaciale <Silente, mi sono informata e quello che ho scoperto..io l'avevo detto che non dovevamo lasciarlo con quei babbani> riprese lei con tono arrabbiato <cosa è successo?> chiesi confuso da quella reazione <il ragazzo è stato maltrattato, l'hanno picchiato, denuttito,sfruttato...è riuscito a uscirne per miracolo> ribatté Minerva con rabbia e disgusto nella voce, dovevo immaginarlo che sarebbe potuto accadere <ora dov'è? E come sta?> chiesi con tono preocupato <sta bene, è con una famiglia affidataria, almeno per il momento> rispose lei con tono più dolce <l'importante è questo, chiedi ad Hagrid di andare a portare personalmente la lettera> le chiesi gentilmente, lei annui e non appena uscì dal mio ufficio tirai un sospiro di sollievo <il mio piano può iniziare> dissi sorridendo.

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