Angeli, Siete Pronti?

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Passammo all'incirca un'oretta in compagnia dell'attore e il suo amico.
Era difficile intuire quanto tempo fosse effettivamente passato, avendo continuato per tutto il tempo a chiacchierare in acqua.

Man mano ci rilassammo tutti. Persino Asia, nonostante l'idea sembrasse impossibile all'inizio.

Come intuibile, finimmo principalmente per parlare di me.
Il mio gruppo di amici non perse tempo nel raccontare in giro le meravigliose avventure imbarazzanti della sottoscritta.

Come detto in precedenza, Asia era effettivamente l'aggiunta più recente del gruppo.
Fra era quello che conoscevo da più tempo tra loro. Ormai avevamo raggiunto la quota '10 anni' tra alti, bassi e qualche cotta di troppo.
Dave era quello che conoscevo meglio, visto che abbiamo speso gli ultimi 8 anni della nostra vita passando ogni giorno insieme, prima come compagni di banco e poi, dopo il diploma, semplicemente perché ci andava.
Silvia la conoscevo da un anno, ma avevamo passato talmente tante cose nell'arco di quell'anno traumatico da essere rimaste l'una accanto all'altra nonostante tutto.
Asia era ancora una nuova conoscenza tra le nuove amicizie universitarie, un nuovo seme da piantare in una terra che sembrava già molto fertile, e che quindi non ebbe affatto difficoltà nell'inserirsi in quella conversazione che normalmente avrebbe dovuto imbarazzarmi, ma che invece mi stava divertendo più del dovuto, portandomi alle lacrime da risata.

Del resto, l'autoironia era da sempre stata la mia miglior arma di difesa e loro ne avevano di cose da raccontare.

Una volta stretta la promessa tra Francesco e Tom di continuare quella stravagante conversazione e una volta decisi orario e posto per l'appuntamento di quella sera, i due britannici si allontanarono, lasciandomi in balia di quella conversazione che in realtà non aspettavo con poi così tanta ansia.

Asia, che più tempo passava più mi convinceva nascondesse una 'n' nella prima sillaba del suo nome, ebbe la decenza di aspettare che Tom non potesse sentirla prima di iniziare a strillare in preda all'emozione.

«FRA» mi apostrofò Silvia chiamandomi con il nomigliolo da 'Ragazza del ghetto' che usava per me creando decisamente confusione tra me e Francesco «NON CI AVEVI DETTO CHE IL RAGAZZO DI CUI PARLAVI IERI FOSSE TOM FELTON»

Ah, sapevo l'avrebbe detto.
Lo sentite? L'odore della risposta pronta e paragnosta che ti aspetti di dover dare?
« In realtà ve l'avevo detto. Solo che loro non mi hanno creduta.» dissi indicando Fra e Asia.

« Dimentico sempre la tua qualità passiva e nascosta: la paraculaggine. » Intervenne Dave con le sue solite frasi ad effetto capaci di farmi ridere in qualsiasi circostanza.

« Si, va bene tutto. Ma ora abbiamo cose decisamente più importanti a cui pensare. Angeli, siete pronti?» disse Francesco, gesticolando animatamente per poi assumere una posa drammatica, non facendo altro che peggiorare la sensazione di smarrimento dei presenti.

« Angeli...? » Chiese Silvia, confusa, provocando uno sbruffo da parte del moro.

Dave si schiaffeggiò delicatamente la fronte, in preda di una improvvisa epifania « Oh mio dio, le Charlie's Angels.»

« Bravo Dave. Allora, l'operazione di oggi avrà il nome di accoppianna.»

« No, ragazzi, non credo sia il cas-» cercai di intervenire io

«Nessuno ha chiesto la tua opinione.» Mi fermò subito Francesco, decisamente più emozionato di me all'idea, provocando in me una reazione di confusione e smarrimento degna di John Travolta nel film 'Pulp Fiction', mentre cercavo sostegno morale dai miei amici.
Inutile dire che tutti gli occhi erano puntati sulla nostra Drama queen preferita.

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