Dave

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«Allora... Tu... Che ne pensi di questa storia? »
Francesco cercò di attirare la mia attenzione distogliendomi dalle mie preoccupazioni.

Trovai divertente che me l'avesse chiesto, visto che era esattamente quello a cui stavo pensando in quel momento.

Avevo già detto chiaramente alla mia amica che Will non mi piaceva e c'erano decisamente troppe cose che stavano succedendo e che non mi convincevano affatto

Io ed Anna ci conoscevamo da tanti anni. Avevamo passato davvero tanto tempo insieme. Probabilmente avevo passato più tempo con lei che con mia sorella, visto che a volte ci perdevamo di vista durante la giornata solo per il pranzo.

Ormai avevamo una sorta di 'connessione' noi due, cosa che mi dava la certezza che anche a lei questa storia puzzava. 

E anche tanto.

Ma ero sicuro che lei sperasse che le cose stessero davvero così. 
Lei sperava che Tom fosse preso da lei.
E come biasimarla?

Chi non avrebbe voluto le attenzioni di una star?

Non mi sentivo affatto di giudicarla. non l'avrei mai fatto. Piuttosto fui preoccupato dalla sua scelta di ignorare l'evidenza. 

Aveva deciso di dare una possibilità a Will nonostante anche lei nutrisse seri dubbi su di lui. Nonostante non mi sembrava affatto una bella persona. 
Non so perchè ebbi quel presentimento su di lui sin dall'inizio; Infondo non mi aveva mai fatto nulla di male e, da quello che sapevo, neanche ad Anna.
Ma comunque non era riuscito a convincermi. 

E quella lettera di Tom? 
Non mi sembrava affatto un tipo da lettere, soprattutto non da lettere scritte in quel modo.
Probabilmente la cosa che mi aveva colpito di più era il fatto che si fosse firmato con  Thomas, piuttosto che con Tom. Cos'era, il 1800?
In più, se la memoria non mi stava tradendo, non aveva neanche indicato nessun indirizzo.

Perciò lo sguardo che dedicai al mio amico non fu proprio tra i più rilassati e tranquilli.
«Non lo so, sinceramente. Will non mi ha mai convinto e Tom l'abbiamo visto davvero troppo poco perchè potessi farmene un'opinione.»

« Già, proprio come temevo... » rispose lui spostando ancora una volta il suo sguardo sulla tv.

«Perchè nessuno chiede a me cosa ne penso?» Avevo dimenticato che con noi ci fosse anche Silvia.

«Perchè, tu cosa ne pensi? »

«Sinceramente penso che Will sia un coglione e che lei ne sia perfettamente conscia, ma che nutra segretamente ancora fiducia nell'umanità nonostante il precedente di Andrea. » affermò lei, sorprendendomi.

«Vabeh, ma Andrea lo reputo un caso estremo. Quello si che è un mistero per me. Come fa ad attirare così facilmente delle ragazze? È assurdo... »
Mi sarebbe piaciuto davvero molto essere più volgare. 
Non avevo mai amato particolarmente il modo in cui quel ragazzo trattava la mia migliore amica, ma lei all'inizio sembrava felice e, di conseguenza, io lo ero con lei. 
Molto spesso mi ritrovai a chiedermi se non fosse tutto frutto della mia immaginazione, magari una sorta di istinto di protezione nei suoi confronti che mi faceva vedere tutto con una sfumatura più oscura, ma poi capii che, come al solito, stava semplicemente fingendo per non farci preoccupare.

Un pensiero veloce mi attraversò la mente. E se anche in questo caso ci stesse nascondendo qualcosa per farci stare tranquilli? 

Il pensiero mi preoccupò parecchio, ma non avevo alcun indizio a sostegno della mia tesi. 
Decisi dunque di andare in cucina a prendere un biscotto, interrompendo quella conversazione. 
Probabilmente avrebbe calmato i miei pensieri.
O almeno ci sperai.

When He Became MineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora