Abbracciami

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Cristian POV

Devo ammettere che mi era mancata la casetta. Questa bolla dove siamo stati chiusi per circa un mese è diventata in pochissimo tempo una casa sicura. Ma non per la struttura in sé. Casa è dove riesci ad esprimere te stesso. Dove puoi sentirti ascoltato in qualsiasi momento. Ed era proprio così dentro Amici.
Non sempre andavamo d'accordo. Come in tutte le famiglie e le amicizie d'altronde. Sono normali momenti di tensione e qualche tono di voce un po' più alto. Sicuramente le litigate più significative sono state quelle tra Martina e Michelangelo. O tra Martina e Francesco.
Divertente notare come in entrambe la costante sia Martina. Io mi sono sempre schierato dalla sua parte però, e non per partito preso. La ammiro e la sostengo. Anche se in hotel poi l'ho cazziata più volte per il suo modo di porsi, che alle volte può risultare eccessivo.

Entro in casetta e vengo subito accolto dai miei vecchi compagni di viaggio. Non ci sono tutti perché qualcuno è riuscito a tornare a casa prima che il problema del Covid esplodesse.
Avrei voluto che ci fosse Martina in effetti. O Jacopo. Però sono contento di poter trascorrere questo tempo con Javier, Nyv e Giulia.
E ovviamente con Gaia.
Javi mi corre incontro saltando come un matto e pronunciando parole mezze in spagnolo e mezze in italiano.
Nyv si lancia in un suo tipico abbraccio da panda che mi costringe a fare un passo indietro per mantenere l'equilibrio. Anche Giulia mi abbraccia. Un abbraccio semplice, forse un po' freddo. Non abbiamo mai avuto un rapporto stretto, e neanche abbiamo provato a costruirlo. Ci sono atteggiamenti che mi hanno fatto molto pensare all'interno del programma, e purtroppo mi sono reso conto che io e Giulia non siamo compatibili. Stessa cosa vale per lei. Abbiamo comunque un rapporto civile, come lo avevo anche con Francesco o altri.

Gaia non c'è. Evidentemente è agli Studi per le interviste o per registrare qualche video da mandare alle varie trasmissioni.
Javier mi chiama nella stanza che durante il Serale condividevo con lui e Jacopo.

J - Hermano tu dormi qui?

C - Claro che sì papi

Mi fa troppo ridere la pronuncia di Javier. Cerco di non farglielo notare troppo perché altrimenti si offende e crede che lo prendo in giro. In realtà mi diverte davvero un sacco.
Percepisco che vuole chiedermi qualcosa di serio. Non so se è bloccato perché non sa in che lingua parlare o perché ha sentito aprirsi la porta dell'ingresso. Ci sporgiamo entrambi dal letto per vedere che sta succedendo.
Sembra di stare al mercato con Nyv e Giulia che urlano a più non posso e Gaia che si è adesso unita a loro.

G - Papi che fai non mi vieni a salutare?

Javier fa una faccia scocciata ma si alza e si butta nella mischia. Mi era mancato tutto questo.
Trascorrono così, tra risate, scherzi e battute, quattro ore, dove non facciamo altro che sorridere distesi tutti e cinque sul divano.
Dopo cena Nyv e Giulia vanno in palestra, dove ci sono gli strumenti, ed iniziano a cantare. Javier segue le loro voci con la danza.
Io decido di concedermi una sigaretta. Mi siedo sul divanetto fuori e rimango fermo a godermi le stelle.

G - Ecco dov'eri

C - Mi cercavi?

G - Più o meno. Vuoi restare solo?

C - No no macchè. Vieni

Invito Gaia a sedersi accanto a me sul divano. Le passo l'accendino e le allungo la coperta che avevo steso sulle gambe.

G - Cri

C - Dimmi

G - Dovresti partire tu. Mi hai chiesto tu di parlare stamattina

C - Sei crudele così

G - Lo so

Finisco velocemente la sigaretta aspirando con tutta la forza che ho nei polmoni. Forse sto cercando una spinta in più nella nicotina. Pessima strategia in realtà.

C - Sono felice che tu abbia vinto

G - Volevi dirmi questo?

C - Eh però fammi finire

G - Va bene

C - Ga io non so da dove iniziare te lo giuro. E credo che entrambi sappiamo quello che vogliamo dirci. Ma è da stamattina che mi faccio una sola domanda, e vorrei solo sapere la tua risposta in merito

G - Dimmi

C - È normale per te?

G - Il fatto che abbiamo dormito insieme?

C - Sì, e prima che tu mi risponda voglia che tu sappia quello che penso io. Per me non è normale. E sicuramente non è una cosa che faccio con tutte. In tutta sincerità, ieri sera avevo voglia di baciarti. Non sai quanto

Pronuncio queste ultime parole in modo frettoloso. Forse sono in ansia, su di giri. Vorrei avere risposte ma allo stesso tempo ho paura di quali potrebbero essere. Non voglio rendermi conto che è stata solo una mia fantasia.
Ho fissato Gaia per tutto il tempo, eccetto quando ho detto che volevo baciarla. Alzo di nuovo lo sguardo e vedo che anche lei ha tenuto lo sguardo basso. Però sta sorridendo.

G - Cri, ieri sera niente è stato normale. E non voglio mentirti, ma ieri era tutto talmente tanto forte, talmente amplificato che non so come considerare la cosa. So solo che stamattina quando mi hai salutato avrei voluto che rimanessi con me. E questa per me è già una risposta

Non so bene come interpretare le parole di Gaia. Quando parla non capisco un gran che in realtà. O perché si incarta e apre delle parentesi infinite, o perché mi perdo a guardarla.
Questo però non è quel momento. Ma c'è ancora questo maledetto silenzio tra noi.

G - Cri

C - Si?!

G - Abbracciami

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