E invece

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Cristian POV

Dopo non poche difficoltà io e Javier siamo riusciti a recuperare la palla dal tetto. Decidiamo che per oggi è finito il momento di svago.
Giulia e Nyv rimangono ancora un po' fuori a parlare e a prendere il sole. Javier decide invece di entrare in casetta e chiamare Talisa.
Gaia è dentro da più di mezz'ora ormai. Sarà a telefono con Giorgia o con le sue amiche.
Appena entro in casetta sento subito dei singhiozzi provenire dalla camera delle ragazze.
È Gaia. Non c'è altra spiegazione.
Il mio primo pensiero è che sia successo qualcosa alla sua famiglia. Busso alla porta semi-aperta della camera e getto un occhio all'interno. Gaia è seduta sul pavimento con le ginocchia tirate a sé.

C - Posso?

Gaia si limita a guardarmi e ad annuire. Mi inginocchio davanti a lei che abbassa immediatamente lo sguardo.

C - Che è successo Ga?

Continua a non guardarmi e a stare in silenzio. Se fosse successo qualcosa alla sua famiglia mi avrebbe già dato una risposta, ne sono sicuro.
Mi guarda, si tortura le mani e le labbra. È molto agitata. Non la vedevo così dalla sfida "dei migliori" contro Giulia, dove Rudy le aveva fatto delle critiche molto forti.
Non ho intenzione di essere opprimente. È sicuramente qualcosa che ha a che fare con quello che in questi mesi, e in particolare in queste settimane di quarantena, avevamo iniziato a costruire.
Rimaniamo per qualche minuto in silenzio. L'uno davanti all'altra.

G - Mi ha scritto Matteo

Una frase semplice e concisa.
Senza giri di parole.
Gaia continua a tenere lo sguardo basso come se avesse paura di guardare nei miei occhi. Ho sempre avuto dentro di me questa flebile paura che provasse ancora qualcosa per il suo ex. Tre anni insieme non si cancellano in un giorno. In queste settimane però credevo che tutto questo fosse superato. Non ne avevamo mai parlato, semplicemente perché non ce ne era motivo. Eravamo focalizzati su di noi, sulle nostre famiglie lontane e sulla nostra musica.
Ci bastava questo.
O forse no.

C - Guardami Ga, per favore

Dopo qualche singhiozzo e sospiro, Gaia riesce ad alzare lo sguardo e a parlarmi.

G - Scusami. In questo momento è l'unica cosa seria e sincera che riesco a dirti.
Mi ha scritto e inizialmente volevo solo che mi lasciasse in pace. Sentivo però che una parte di me aveva voglia di ascoltarlo, di sapere come stesse. Forse perché credo che le persone possano cambiare, possano migliorarsi giorno dopo giorno. Non lo so perché.

C - Provi ancora qualcosa per lui vero?

G - Siamo stati insieme tre anni. L'ho amato come mai avevo fatto prima, convivevamo, l'avevo presentato ai miei. Lasciarlo non è stata una scelta facile, e soprattutto non immediata. Durante il programma ci sono state volte in cui mi mancava, in cui avrei voluto averlo vicino anche solo per un abbraccio. E al posto suo c'era Martina, Talisa, Nyv. C'eri tu.
Non so quello che provo in questo momento. La mia mente e il mio cuore non stanno andando nella stessa direzione, e non riesco a capire quale sia quella giusta

C - Immagino sia il cuore la direzione giusta, anche se hai paura

G - La mia paura più grande è quella di averti solamente illuso. Io provo qualcosa di forte per te Cri, non te lo direi altrimenti. Però non credo di aver davvero superato l'amore che avevo per Matteo

C - E neanche di avere la forza di superarlo

G - Non è semplice

C - Scusami, non volevo dirlo in quel modo

G - Puoi odiarmi, me lo merito

C - Non dire cazzate Ga

G - Scusami

C - Penso che tu abbia bisogno di tempo per capire quello che vuoi e quello di cui hai bisogno. Tutta questa situazione sicuramente non aiuta

G - Lo so

Cerco di fare tanto il diplomatico ma sono incazzato, non posso negarlo. Credo che Gaia adesso sia in una situazione di forte indecisione e stress. Le sue giornate sono piene di interviste, organizzazione di eventi futuri e merchandising, videochiamate. Stare così tante ore davanti ad un telefono non aiuta sicuramente, e la lontananza dagli amici e dalla famiglia gioca a suo sfavore.

C - Ci siamo detti tutto?

Gaia nota il mio tono di voce decisamente più fermo e alto del solito. Annuisce in silenzio.
Mi alzo e decido di andarmene da quella camera dove nelle ultime settimane avevo imparato a passare la metà delle mie giornate. Nyv e Giulia nel frattempo sono entrate e sono sedute sul divano. Si voltano subito verso di me con sguardo compassionevole. Ci mancava solo questo ora.
Vado in camera mia e recupero le cuffie. Prendo poi il pacchetto delle sigarette e vado in giardino.

J - Preferisci stare solo?

C - Si Javi, scusa

J - Se hai bisogno sono dentro

C - Grazie

Avrei bisogno di una canzone rock che mi spari nelle orecchie tutta quella forza che vorrei ora buttare fuori. Non so di cosa avrei bisogno in realtà. Forse di piangere, forse di ridere.
Schiaccio il pulsante delle riproduzione casuale. Al posto di una canzone ricca di pathos e batterie, parte un inedito di Jacopo.
Non poteva andare peggio. E non per lui. Ma perché quella che parte è una canzone d'amore. Forse quella che preferisco di Jack.

Il tempo che ci diamo dove va a finire?
Ci penso mentre dormi
Fuori sembra tutto uguale adesso
Lo sai ti guardo e provo ad imparare
Come sorridi e i tuoi modi di fare
Vorrei saperci fare come te

Chissà dove è andato a finire quel tempo che ci siamo dati Gaia.
Non ha significato niente per te?
Guardo il cielo che sembra essersi annuvolato, mentre una lacrima scende indisturbata sul mio viso. Cerco di scacciare questo misto di malinconia, rabbia e tristezza che inizia a crescere nel petto.

E invece resto
Seduto nelle cose mie e non riesco
A fare a meno di pensare troppo
E questo mi fa male
Mi frena e non riesco a dire mai
Che sento davvero

Tu non mi basti mai Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora