Amarsi piano

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Cristian POV

Gaia ha la schiena poggiata sul bracciolo del divano e le gambe stese sulle mie.

G - Abbracciami

Una parola sussurrata, quasi come fosse un bisogno di cui adesso non può fare a meno. Ritira le gambe verso di sé per permettermi di avvicinarmi a lei. Avvolgo le mie braccia intorno ai suoi fianchi mentre le lascio un bacio sul collo. Rimango così, appoggiato alla sua clavicola, mentre lei inizia ad accarezzami i capelli. 
Sento il cuore battere più velocemente adesso. Mi tiro leggermente su appoggiando la testa al divano. Siamo molto vicini.
Il mio sguardo passa velocemente da occhi a bocca e viceversa. Quanto è bella.
Non c'è tempo però adesso per rimanere in bilico in questo silenzio ancora una volta. Gaia si morde distrattamente le labbra e osserva le mie.
È arrivato il momento. Non posso aspettare più. Non possiamo aspettare più.
Le accarezzo la guancia, ed è come se Gaia si abbandonasse a quel tocco. Chiude per un attimo gli occhi beandosi di questo momento.
Nel momento in cui li riapre mi avvicino senza ripensamenti a lei. Le nostre labbra sono adesso troppo vicine per restare impassibili.
È un bacio casto, impercettibile che piano piano diventa più intenso. Tutta la voglia di averci accumulata in questi mesi adesso sta esplodendo. Adesso è un bacio disordinato ma pur sempre delicato, ci stiamo conoscendo, esplorando, cercando. Vivendo.
Ci stacchiamo e abbiamo entrambi il fiatone. Continuo per un secondo in più a guardare le sue labbra che adesso si sono un po' arrossite. Gaia mi accarezza i capelli. Ci guardiamo negli occhi respirando l'aria di questa notte così semplice e uguale alle altre, eppure così speciale. Stiamo sorridendo entrambi come due dodicenni alla prima cotta.
Decido di sedermi più o meno composto anche perché questa posizione non è delle migliori. Gaia sembra non comprendere questo mio gesto, e il suo sguardo diventa interrogativo.

G - Tutto ok?

La trascino verso di me e la bacio di nuovo.
Certo che è tutto ok, come potrebbe essere diversamente.
Il tempo ci vola via dalle mani senza che ce ne possiamo rendere conto. Guardo l'orologio e noto che è mezzanotte.

G - Hai sonno?

C - No, tu?

G - No

Gaia si alza e si accende una sigaretta, iniziando a camminare per il giardino. Deve sicuramente dire qualcosa. E adesso tornano alla mia mente tutte le ansie che avevo scacciato mandando a fanculo tutto e baciandola.
Ha lo sguardo che fa avanti e indietro tra il cielo e il pavimento.

C - Parla dai

Si ferma per un attimo e mi osserva.

G - Sto solo pensando

C - Voglio sapere a cosa pensi allora

Altro silenzio. Altra boccata dalla sigaretta.

G - Credo di essere innamorata di te

C - Lo credi?

G - È da ottobre che mi sono lasciata con il mio ex. Dentro la scuola le canzoni d'amore mi facevano pensare a lui. A quanto avevo dato e poi a quanto avevo sofferto. Non credevo di poter trovare qualcuno che riuscisse a farmelo dimenticare così in fretta. E che riuscisse ad occupare la maggior parte dei miei pensieri

Adesso sono io a restare per un attimo in silenzio.

C - Anche io sono innamorato di te Ga

G - Da quanto?

C - Ma che domanda è? Mica è una cosa che quantifichi scusa

G - Lo so scemo. Intendevo, da quanto te ne sei reso conto?

C - Da quando abbiamo ascoltato "Tu non mi basti mai" in hotel

G - Da gennaio quindi?

C - Ora sinceramente il giorno non lo ricordo

G - Posso farti una domanda?

C - Anche due

G - Come hai fatto per tutto questo tempo? Voglio dire, voi ragazzi non siete soliti rimanere in disparte a guardare

C - Credevo che tu provassi ancora un sentimento forte per il tuo ex. Non volevo mettermi in mezzo e avere un due di picche magari. Poi avevamo una bellissima amicizia, avrebbe potuto rovinarsi tutto solo perché mi ero fatto un film. E lo sai, c'erano anche le telecamere

G - Ci sono anche adesso

C - Sono disattivate. Non siamo più dentro al programma

G - Avevi paura di mostrare questo al pubblico?

C - Non volevo che si creassero gossip. Non li sopporto i giornali che scrivono senza sapere davvero le cose

G - Non ti sei creato un film comunque

C - Sono felice di saperlo

È una risata vera quella che esce dalle nostre bocche. Gaia spegne la sigaretta e si siede sul pouf davanti al divano dove sono io.

G - Quindi?

C - Quindi che?

G - Beh non so

C - Devo prenderti un foglio e scriverti se vuoi stare con me?

Gaia ride imbarazzata. Mi avvicino e la abbraccio di nuovo.

G - Grazie

C - Di cosa?

G - Di tutto

C - Grazie a te

Restiamo abbracciati ancora un po' quando ci rendiamo conto che ormai sono le 1. Ci alziamo e ci dirigiamo alle nostre camere. È il momento dei saluti. Ci baciamo nuovamente come fosse la prima volta, con la stessa voglia di averci.
Ci diamo la buonanotte e mentre mi volto per entrare in camera, Gaia prende la mia mano e mi ferma.

G - Comunque sono innamorata di te. Non credo solo di esserlo. Volevo che tu lo sapessi

C - Lo so scema

Un altro bacio.

G - Ok, allora buonanotte

C - Notte Ga

Le do un bacio a stampo veloce e uno sulla fronte. Gaia fa per entrare in camera, si volta e mi sorride. Poi la porta si chiude.
È una notte piena di emozioni e d'amore.
Ho ancora il profumo dei suoi capelli bene impresso  nella mente.
Così come il sapore delle sue labbra.

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