Adesso

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Cristian POV

Attraverso il corridoio verso gli spalti che mi ospiteranno per le prossime 3 ore. Prendo posto vicino alla squadra bianca, subito sopra la poltrona di Maria, accanto ma distanziato con alcuni ragazzi che hanno appena iniziato i casting per il prossimo anno. Mi salutano euforici facendomi i complimenti per l'album e per il percorso che ho fatto.
Ricambio con un sorriso sincero ma pieno di imbarazzo. Non sono mai stato abituato a stare al centro dell'attenzione.

La puntata ha inizio e Maria illustra quello che sarà il nuovo format per queste ultime due puntate.
Gaia è bellissima. Come al solito.
Prima quando eravamo fuori non avevo notato il rossetto rosso. Colpa della mascherina. Mi lancia un ultimo sguardo mentre sorride entusiasta.
La presenza del pubblico rende le esibizioni ancora più belle. Donano quelle emozioni che noi cantanti avevamo accantonato per qualche mese.
Gli applausi riempiono quel vuoto che faceva così male.
Un grido di speranza in mezzo a tutto questo silenzio.

La prima manche arriva al termine e i ragazzi decidono di giocare la magic ball.
Duetto Giordana-Gaia contro Stash-Irama.
La Cura contro Numb.

Eccola la canzone che Gaia mi accennava prima.
Gliela cantai la sera della puntata dove Skioffi venne eliminato. Gaia non riusciva a darsi pace e si sentiva in colpa per tutto.
Una volta in hotel non venne neanche a fumare una sigaretta nel cortile interno come era ormai da tradizione fare tutti assieme. Chiesi a Martina dove fosse, come stesse. Mi disse che era molto giù di morale e che neanche lei era riuscita a tranquillizzarla.
Mi incoraggiò ad andare su.
Bussai alla porta aspettando con lo sguardo basso verso le mie scarpe. Sentii dei passi e subito dopo la porta si aprì.

Flashback

Nello spiraglio che si era creato tra il corridoio e la stanza adesso c'era Gaia che mi guardava con occhi tristi.

G - Vieni entra

Un sussurro che uscì dalla sua voce ancora piena di pianto. I suoi occhi, gonfi e rossi per le lacrime, erano fissi nei miei come se cercassero qualcosa al quale aggrupparsi.

C - Non è colpa tua Ga

G - Come posso crederci davvero?! Sono settimane che non facciamo che perdere ogni manche. Evidentemente sto sbagliando qualcosa e non posso permettermi di rischiare la permanenza di altre persone qua dentro

C - Appunto. Non puoi e non devi farlo. Abbiamo scelto tutto insieme Ga, chi schierare e chi lasciare in panchina. Purtroppo funziona così. E tu è vero che sei il capitano, ma non devi accollarti il peso di ogni decisione. Sei qui per te stessa in primis ricordatelo

G - Lo so

Gaia singhiozza leggermente facendo uscire una lacrima che era rimasta in bilico. Mi avvicino a lei e la abbraccio. Poggia la testa sulla mia clavicola e comincia nuovamente a piangere. La stringo ancora più forte per farle capire che va tutto bene e che io ci sono.

C - Butta tutto fuori

Le sussurro tra i capelli questa frase mentre lei alza la testa dal mio petto per asciugarsi le lacrime.

G - Ti ho bagnato tutta la felpa scusami

C - Tranquilla, non è un problema

Gaia cerca di asciugarsi il viso con le mani controllandole ogni volta per vedere se le è colato il mascara. È effettivamente così. Le accarezzo delicatamente una guancia cercando di portare via quella riga di trucco. Gaia socchiude gli occhi e si morde le labbra, abbandonandosi per un po' a questo gesto.
Quando riapre gli occhi fa un respiro profondo come per promettere a se stessa di non versare altre lacrime per oggi, e va a sedersi sul letto. Mi fa cenno di andare accanto a lei e mi chiede se le canto qualcosa. La prima canzone che mi viene in mente è una cover che mi è stata assegnata da Rudy in questi giorni.

Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie
Dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via
Dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo
Dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai
Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d'umore
Dalle ossessioni delle tue manie
Supererò le correnti gravitazionali
Lo spazio e la luce per non farti invecchiare

E guarirai da tutte le malattie
Perché sei un essere speciale
Ed io, avrò cura di te

Fine Flashback

La puntata è finita e Gaia non è andata alla finalissima. Giusto così.
Personalmente ci avrei mandato chi non ha avuto l'occasione di vincere il programma o la sua categoria.
Quindi Michele, Alessio, Random e Giordana.
È anche vero che sarebbe stata la maggior parte della squadra bianca quindi avrebbe forse sollevato domande da parte dei leoni di tastiera frustrati che non fanno altro che sparare odio e supposizione. Ma va bene così.
Continueranno comunque tutti ad esibirsi sostenendo i loro compagni.

Quando esco dagli Studi trovo Gaia appoggiata ad un angolo. Mi avvicino a lei e insieme cominciamo a camminare verso la casetta. Da bravo gentiluomo la accompagno.
Mentre camminiamo vedo Gaia avere un leggero sussulto. Indossa solo una delle sue giacche oversize e sotto la maglia bianca che aveva in puntata.
Mi tolgo il giubbotto restando in camicia. Perché alla maglia bianca iniziale che avevo optato per stasera alla fine ho cambiato idea.
Vado alle sue spalle e glielo poggio sopra.

G - Dai ma ti farà freddissimo

C - Macchè tranquilla

G - Sicuro?

C - Certo

G - Grazie

Dopo 10 minuti arriviamo davanti alla porta della casetta. Dietro di noi ci sono tutti gli altri che si dirigono ai loro appartamenti.
Parliamo per un po' appoggiati al muretto quando Gaia mi chiede dove sia il mio appartamento. Le dico che è esattamente dietro l'angolo, accanto a quello di Gabriele.
La nostra conversazione spazia tra tutti gli argomenti possibili e immaginabili fino a quando un'idea affrettata e forse inadatta balza alla mia mente.

C - Ti va di venire con me?

Pronuncio la frase mentre siamo abbracciati. Gaia è seduta sul muretto mentre io sono davanti a lei con il viso poggiato sulla sua spalla. Sussurro questa frase verso il suo collo. Avrei voglia di lasciarle un leggero bacio ma rimango con gli occhi bassi.
Gaia alza la testa e mi costringe a fare lo stesso, allacciando le braccia intorno al mio collo. Siamo molto vicini. I miei occhi finiscono per guardare alternativamente occhi e bocca.

G - Sicuro?

C - Sì

Continuiamo a guardarci per qualche altro secondo fino a quando la voglia di baciarla non si fa troppo forte.
Ed ecco finalmente quell'abbraccio e quel bacio che tanto aspettavamo entrambi.
Ecco che siamo tornati di nuovo noi.
Al giusto momento questa volta.

Tu non mi basti mai Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora