Non è così

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Cristian POV

Quando riapro gli occhi il mondo è ancora quello di prima. Così come i miei pensieri che non hanno lasciato la presa neanche per un attimo.
L'unica cosa che è cambiata è che i ragazzi adesso stanno venendo verso di noi.
Decidiamo di alzarci e di raggiungerli per stare tutti insieme a bordo piscina. È già troppo tardi per tuffarsi. Tra poco andremo dentro a preparare la cena, o magari opteremo per una pizza da asporto. Avremo tutto il tempo in questi giorni per goderci il sole e il cloro sulla pelle.
Ci disponiamo in una specie di cerchio percorrendo il bordo della vasca. Gaia è accanto a Nyv e sua sorella, mentre io mi trovo poco più distante con Martina.
Parliamo del più e del meno come eravamo abituati a fare la sera tornati dalle lezioni o dalle prove agli Studi.
È passato tanto tempo da allora, anche se guardando indietro sono trascorsi solo pochi mesi. Sono passati abbracci, cambiamenti improvvisi, desideri irrealizzabili che hanno però trovato il loro posto. È cambiato lo Studio, il pubblico, la vita di tutti i giorni che cerchiamo piano piano di riprendere in mano.

Il mio sguardo va a scontrarsi molte, troppe volte in quello di Gaia. Sembra felice ma non del tutto serena. È comprensibile.
I ragazzi iniziano a sentire fame. Decidiamo quindi che non abbiamo né tempo né voglia, forse soprattuto voglia, per preparare qualcosa. Chiamiamo la pizzeria della città e ordiniamo. Tra poco dovremo andare giù a ritirare tutto.
Mi propongo volontario per andare non ragionando sul fatto che non ho la macchina perché sono sceso giù assieme a Jacopo. Scemo.
Ho bisogno però di staccare per almeno mezz'ora dallo sguardo di Gaia.

Come se il destino si divertisse a giocare con la mia vita e con i miei sentimenti, alla fine è proprio Gaia a venire con me. Ci allontaniamo dal resto del gruppo che ci guarda con aria soddisfatta. Probabilmente avevano già pensato di ordinare le pizze e mandare noi due.

M - Non metteteci troppo eh

Martina ammicca questa frase verso di noi cercando di riferirmi qualcosa con il labiale. Jacopo invece mi guarda con tono serio, credendo fermamente che tra Gaia e Matteo ci sia molto di più.
Decido di ignorarlo e di proseguire verso il parcheggio. Gaia fa scattare le chiavi della macchina aprendola.

G - Ti fidi?

C - A venire in macchina con te? Mh

G - Fanculo

Saranno cambiate tante cose ma non il nostro modo di punzecchiarci a vicenda. Saliamo in macchina rendendoci conto di essere, per la prima volta da oggi, più vicini.
Il viaggio di andata è silenzioso. Se non fosse per la voce di Stevie Wonder che esce dalle casse sentiremmo solo il rombo del motore.
Arrivati davanti alla pizzeria scendo e vado a chiedere informazioni sulle pizze.
"Scusami siamo un po' in ritardo, ancora qualche minuto", mi dice il cameriere. "Nessun problema" affermo.
Torno in macchina per non creare troppo affollamento dentro al locale. Mentre esco il cameriere mi dice di non scomodarmi a tornare dentro, verrà lui fuori quando sarà tutto pronto.

G - Allora?

C - Sono un po' in ritardo, ce le porta il cameriere qua

G - Bene

Restiamo per un po' in silenzio fino a quando Gaia non inizia a tamburellare con le dita sul volante. Non è lei a dover prendere la parola, lo so.

C - Scusami

Gaia ferma improvvisamente quella melodia che aveva creato e si volta verso di me. Si inumidisce le labbra sospirando più volte, come se fosse un discorso che ha paura di affrontare perché non sa bene dove potrebbe portarla. E riesco a sentire il dolore che le ho creato nel petto. La preoccupazione, l'ansia, la rabbia che sente per non aver saputo dare una spiegazione al mio comportamento.

C - Sono stato un coglione, lo so. Non volevo farti stare male davvero, devi credermi

Annuisce rivolgendo gli occhi davanti a lei e guardando la strada.

G - Cosa è cambiato? Tra noi intendo, per farti prendere quella decisione

C - Non è stata colpa tua. Ti sembrerà una frase fatta e risentita, ma sono io il problema. Non tu

G - Eravamo in due. Non puoi aver cambiato idea così, da un momento all'altro, senza motivo.
Non mi sembra neanche di conoscerti più

Rimango in silenzio, valutando se sia giusto o meno parlare a Gaia di quello che mi ha detto Jacopo. Di Matteo.
So già quale sarà la sua reazione. La stessa, ma decisamente più amplificata, che ha avuto Martina un'ora fa in giardino. Tanto vale rischiare.

C - Jacopo mi ha scritto, la sera del tuo disco d'oro. Mi ha mandato degli screen di una conversazione tra lui e Matteo

Gaia ha tenuto lo sguardo sempre fisso sull'esterno e mai su di me. Non appena sente pronunciare quel nome si volta di scatto strabuzzando gli occhi.

G - Cosa? 

C - Non so perché abbia scritto a lui. Fatto sta che gli ha detto che tra voi non era finita, che non avresti mai buttato via una storia di 3 anni come la vostra. E che tutto il resto era una cazzata

G - E ovviamente tu ha preferito credere a lui senza neanche parlarne con me?

C - Io non ho creduto proprio a niente

Le nostre voci si accavallano alla melodia della macchina accesa e della radio in sottofondo. Sono pronto e voglio portare avanti questa conversazione quando il cameriere bussa alla portiera con tutte le nostre pizze in mano. Scendo ringraziandolo vivamente e ripongo tutto nel bagagliaio in modo che non possano cadere.
Quando torno a sedermi, Gaia porta la mano sul freno a mano per ripartire. La fermo nel momento esatto in cui stava per abbassarlo costringendola a guardarmi di nuovo.

C - Io non gli ho creduto, non me ne frega un cazzo di Matteo. Il problema è un altro e deriva solamente da me

G - Togli la mano, si freddano le pizze

Gaia mi guarda piena di rabbia e delusione. Cerca di allontanarmi per metabolizzare tutto quello che le ho detto. Sono un cretino, lo so.
Però che cazzo posso farci se non riesco a godermi le cose belle quando mi capitano?

Quando torniamo al resort veniamo accolti da tutti gli altri che si fiondano su di noi per prendere le pizze. Apro il bagagliaio mentre Gaia si avvia dentro accompagnata da Martina, che mi guarda con aria di sfida.

E adesso come cazzo lo risolvo questo casino?

Tu non mi basti mai Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora