2° CAPITOLO " LARA "

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                   "La lingua può nascondere
                    la verità, gli occhi mai.."

Ormai giorno e anche se a fatica riuscii ad aprire gli occhi e alla vista dei nostri corpi incastrati alla perfezione sorrisi, era come se il mio corpo fosse la parte mancante del suo e viceversa, lui era come l'ultimo pezzo di un puzzle, quello che serviva a completare il tutto.

Continuavo ad osservare il mio gigante buono che dormiva al mio fianco e aspettavo ansiosa il momento in cui aprisse gli occhi, nei quali io amavo perdermi e leggervi dentro.

I suoi occhi avevano la capacità di riflettere i miei sentimenti e forse anche di più, con essi riusciva a parlare ed esprimere ogni tipo di sentimento ed emozione, anche se spesso erano celati da un velo di dolore.

Osservavo con attenzione i suoi lineamenti cosi belli, l'istinto mi diceva di stuzzicarlo, ma la ragione me lo impediva, dal momento che continuavo a ripetermi che ero sporca e dovevo smetterla di sporcare anche lui, con quel casino nella mia testa provai di nuovo a dormire.

Il rumure dell'acqua stava a significare che era già sotto la doccia, così approfittai ancora un po' per rimanere a letto , quando dalla porta del bagno eccolo uscire con indosso una tovaglia che copriva a stento la parte intima e con ancora i capelli bagnati, ed io li che continuavo ad ammirare e iniziavo a chiedermi se mi fossi mai abituata a così tanta bellezza.

"Buon giorno, dormigliona"
"Buon giorno a te mattiniero"
"Faceva troppo caldo, ho preferito
  fare una doccia"

Mi guardava mentre con la mano asciugava i capelli e io come ipnotizzata

"Lara, va tutto bene? Devi dirmi
qualcosa? "
"Non ho nulla da dire, poi scusa
adesso è vietato guardare il proprio
uomo, o devo chiederti il permesso? "

A quelle semplici parole i suoi occhi si illuminarono e le sue labbra si distesero in uno dei suoi sorrisi migliori, con malizia continua ad avvicinarsi al letto fino a distendersi su di me o meglio rimanere sospeso in modo da evitare che mi schiacciacciasse con il suo peso, poi incastrò i suoi occhi ai miei

"Quindi io sarei una tua proprietà? "
"Certo, avevi qualche dubbio a
riguardo? Stronzo! "
"No, ma sentirtelo dire ha un certo
effetto su di me"

Amavo ogni cosa di quest'uomo, la sua dolcezza e i suoi modi di fare, ma nonostante tutto non riuscivo a trovare la forza di esternare il mio dolore, così ignorai tutte le voci che continuavano a tormentarmi, presi il suo viso tra le mani e lo baciai, uno
di quei baci pieni di passione con il quale riuscii a dire molte più cose di quelle che riuscivo a dire con le parole.

I nostri baci erano sempre più folli, un continuo divorarsi, assaporarsi a vicenda, tanto da farli diventare qualcosa di illegale, con lui accanto non ero più in grado di intendere e di volere, riusciva a fare vibrare ogni parte del mio corpo e della mia anima.

Tra studio e lavoro non avevamo avuto modo di passare del tempo insieme e per quanto mi fosse mancato non avevo avuto il coraggio di farmi avanti, ma sapevo che tutto questo a lui non era sfuggito, così
mi concentrai su di lui facendomi trasportare da suoi modi dolci e decisi, accarezzava ogni parte del mio corpo, neanche fossi una creature di cristallo attento a non rompere, ormai rapito completamente dalla situazione, mi sollevo dal letto nemmeno fossi una piuma e mi obbligo ad allacciare le mie gambe alla sua vita, poi appoggiò le mie spalle al muro e affondato dentro di me con passione, voglia, quasi come se non ci fosse più domani per noi, ansimavo, urlavo ormai fuori controllo, il piacere che riusciva a farmi provare ogni volta era inspiegabile, poi..

Every breath you take ( Sequel Di "Le Sfaccettature dell'amore" ) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora