29°Capitolo

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" La vita è ciò che ti
accade mentre sei
sei impegnato a fare
altro"

Il giorno seguente, dopo colazione inviai un sms a Marco spiegando che avevo urgente bisogno di parlare con lui e Daniel, come prevedibile accettò senza chiedere nulla, perché sapevo che in fondo lui non aspettasse altro forse perché non aveva avuto il coraggio per farlo.
Alessio infastidito domandò

"Posso sapere a chi hai inviato il
messaggio e cosa hai scritto?"
"Ho contattato Marco e gli go detto di
raggiungerci al parco perché dovevo
parlare con lui e Daniel"
"Questa per me è follia, ma la
pensiamo in modo diverso"
"Al momento non credo che litigare
sia opportuno, quindi è meglio
andare"

In silenzio uscimmo di casa, ma sta volta preferimmo fare due passi fino al parco dove Emily e Chris ci avrebbero raggiunti, forse questi due passi ci avrebbero alleviato un po' l'ansia, anche se la sua mano intrecciata alla mia era un ottimo rimedio terapeutico.

Al parco su una panchina trovammo i ragazzi che aspettavano il nostro arrivo, subito dopo con le mani in tasca e lo sgurdo basso Marco veniva verso di noi ma era da solo.
Arrivato a pochi centimetri da tutti salutò imbarazzato, io per quel he istante lo osservati : Era molto dimagrito e stanco, aveva delle enormi occhiaie, era evidente a tutti che non era al massimo delle sue forze, io istintivamente mi avvicinai e lo abbracciai sicura che era tutto ciò di cui avesse bisogno la sua stretta fu la risposta.

"Ciao piccola Lara, lo sai che mi sei
mancata, come stai? "
"Ciao Marco, io sto bene ma non posso
dire lo stesso di te, comunque anche
tu mi sei mancato"

Sorrise, anche se non era il sorriso che conoscevo io, questo era tormentato.

"Marco, dov'è Daniel"

Alle mie spalle qualcuno rispose alle mie spalle, Daniel era arrivato, come sempre il suo atteggiamento era rimasto lo stesso arrogante e strafottente, ma questa volta non avrebbe avuto alcun effetto su di me.
Alessio con le braccia conserte lo osservava senza dire nulla

"Buon giorno a tutti, a cosa devo
questa riunione di famiglia?"
"Buon giorno a te, diciamo che la tua
presenza non è mai gradita ma oggi è
necessaria"
"Necessaria come le tue guardie del
corpo?"

Marco fuori di sé lo mise a tacere ed iniziò a liberarsi di tutto il dolore e il senso di colpa che portava dentro.

"Lara, non è difficile immaginare il
motivo per il quale siamo qui"
"Marco, da te mi aspetto solo la verità"
"So che avrei dovuto farlo subito e per
questo non ci sono scuse che bastino,
ma io credevo di agire per il vostro
bene, e soprattutto da lui"
"Lui sarei io?"

Rispose Daniel

"No non farlo almeno prova ad avere
il buon senso di tacere"

Daniel lo guardava stranito, come se il discorso non lo toccasse minimamente, come poteva essere così falso e meschino, Marco era deciso a continuare

"Mi vergogno di me stesso per aver
creduto in uno come te Daniel e
peggio di averti reputato un Fratello,
hai sempre agito alle spalle di tutti
anche lei mie."

Quelle parole colpito tutti compreso Daniel che per la prima volta intravidi un luccichio diverso, come se le sue sicurezze e la sua strafottenza iniziasse a vacillare.
Marco ormai era un fiume in piena pronto a sfociare e continuò il suo racconto..

Raccontò che la sera prima della loro partenza, si accorse della sua assenza così uscì a cercarlo, non conosceva i posti e sperava di trovarlo, fino a quando eccolo al bancone di un bar che flertava con un altra ragazza, nero di rabbia entra ed inizia a litigare con lui, non si spiegava come potesse comportarsi in quel modo, ma lui non si giustificò e dal momento che era ubriaco disse quello di cui noi eravamo venuti già a conoscenza.
Sconvolto chiese il perdono di tutti, ma lui aveva solo provato ad aiutare colui che riteneva parte della famiglia sbagliando, sapeva che non vi erano giustificazioni al suo silenzio ma non c'era nulla che potesse fare ormai per cambiare le cose.

Every breath you take ( Sequel Di "Le Sfaccettature dell'amore" ) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora