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Dopo la scenata di Rossa rimaniamo tutti in una sensazione di torpore.
Che diamine è appena successo?
Non posso evitare di chiedermi a cosa sia servito il suo monologo. Cosa ha risolto dicendo che ci ha tradito tutti? E poi cosa vuol dire? Davvero, non comprendo. Ma se voleva intimorirci, beh, direi che un po' ci è riuscita. È stata una scena piuttosto raccapricciante vederla urlare e tirarsi i capelli. Qualcuno avrà pensato che sia impazzita, ma quello che ha detto non era sconclusionato. Di certo però mi ha stupito la reazione di Lewis. Se è intervenuto di fronte a tutti forse è perché seriamente ha temuto che Rossa potesse rivelarci qualcosa. Ma cosa si trova in cima alla lista delle cose importanti di Lewis, se non se stesso? È evidente che Rossa sia in possesso di informazioni in grado di rovinarci tutti, lui compreso. Altrimenti non saprei spiegarmi il "verrete a fondo con me". Anche se, forse, potrebbe essersi trattato di un momento di sfogo e che non stesse parlando sul serio.
Nah, era serissima, anche se ubriaca.
E poi, ha aggiunto che anche Matteo la ha tradita, perché è innamorato di un'altra ragazza. Ma di chi potrebbe trattarsi? È vero, ultimamente non ho avuto occasione per parlare con lui ma, da quanto mi risulta, Matteo è sempre stato attratto da lei e solo da lei nel periodo in cui sono stati insieme. È pure venuto a casa mia per avere un parere sulla loro relazione! Se non è un atto d'amore questo, allora, davvero, mi chiedo in che diavolo di fanfiction sono finita. In compenso, so che in questo momento è fondamentale che io resti con i piedi per terra e tenga la mente lucida. Solo in questo modo posso venire a capo della faccenda e risolvere una volta per tutta la questione di Rossa.

Dopo tutte le mie varie elucubrazioni, mi accorgo di non aver ancora spento il registratore. Proprio mentre lo faccio, una mano si posa svogliatamente sulla mia spalla.
"Scusa Rossa, avrei preferito stare più tempo con te questa sera, ma dopo quello che è successo non me la sento di rimanere" mormora Luca, con lo sguardo rivolto al pavimento.
Penso di non averlo mai visto così a pezzi. Sicuramente anche lui non deve aver passato una serata molto piacevole.
"Certo Luca, non ti preoccupare. Festeggeremo un'altra volta" lo rassicuro, lasciandogli una leggera carezza sull'avambraccio.
Lui annuisce, ma non se ne va.
"È che io non ho fatto lo stronzo come crede lei" borbotta, sempre senza guardarmi negli occhi.
"Non lo so questo, non ho visto come sono andate le cose prima che io arrivassi. Ma se me lo dici ti credo" rispondo.
Purtroppo però, per quanto Luca sia mio amico, io starò sempre dalla parte di Cecilia: è la mia migliore amica.
"Ma lei no, non mi crede" controbatte con tono acido "E mi ha pure lasciato. Ormai è finita. L'ho persa".
"Non penso che si sia trattato solo di quello, Lu. Già da un po' le cose non andavano bene fra voi due, o mi sbaglio?" gli faccio notare, a bassa voce.
Lui non risponde, ma stringe le labbra in quella che sembra un'espressione di rassegnazione.
"Dai, vai a casa a riposarti" lo incito.
Non ce la faccio proprio a vederlo così giù di morale, lui che è sempre sorridente e chiacchierone. Mi dispiace molto che la relazione con Cecilia non abbia funzionato, ma forse è andata meglio così. Lei ha bisogno di qualcuno che la faccia ridere, sì, ma che sia indipendente. Luca le è sempre stato troppo appiccicato e lei gli faceva da mammina. Sarebbe stato un fidanzamento penoso per qualunque ragazza.
Ora che ci penso, il ragazzo ideale per lei lo conosco già da un po' di tempo. Ma per presentarglielo, sarà meglio che mi accerti del suo stato mentale. L'ultima volta che l'ho vista voleva bersi un bicchierone di vodka liscia e sono un po' preoccupata.

Prima però, vorrei rilassarmi cinque minuti. Da quando ho messo piede qui dentro sono successe un milione di cose e non sono ancora riuscita a bere un drink in santa pace. Vado perciò in cucina a farmene preparare uno.
"Lampone o fragola?" mi chiede il cameriere indicando due diverse bottiglie di sciroppo da aggiungere a qualche superalcolico.
"Lampone per lei" risponde una voce alle mie spalle.
È una voce che ho sentito solo una volta nella mia vita e per la risposta che ha dato, direi che non ho possibilità di sbagliarmi. Sì, è stato proprio il biondino con il ciuffo alla Justin Bieber a dirlo. In effetti, quella sera in cui io, lui, Rossa e un altro ragazzo eravamo usciti mi aveva dato il numero di telefono. E mio fratello Alex ha detto di aver invitato alla festa tutti i miei contatti perciò... Non fa una piega. Chissà se anche questa volta ha dell'erba nascosta da qualche parte.
"Hey" lo saluto, prendendo il mio drink.
"Hey" risponde lui "Stai molto bene" aggiunge.
Il suo sguardo mi squadra più del dovuto, ma scelgo di non farci molto caso. Anzi, ne approfitto per soffermarmi sul suo abbigliamento. Justin o come si chiama indossa una camicia bianca un po' stropicciata. Questa ricade con qualche piega su un paio di jeans scuri, ma almeno è abbinata alle sneakers. Se però aggiungiamo che al collo porta una catenina d'oro, capite bene che il look è quello di un vero e proprio tamarro.
Ma come ha potuto pensare Rossa che uno così sarebbe stato il mio tipo ideale?
"Ci vediamo" lo saluto, superandolo.
Sinceramente non ho voglia di intrattenermi con lui e poi devo ancora trovare Cecilia per presentarle... Lo scoprirete, se non lo avete già intuito.

Il salone è fitto di gente che balla ma non perdo molto tempo a cercarla da queste parti. Sarà sicuramente in qualche angolo di questa casa a ubriacarsi. Vado perciò in giardino. Se mai avessi bisogno di rimuginare su una storia d'amore appena finita, penso che il rumore del mare e una bottiglia di vodka sarebbero il giusto mix. Anche se, ora che ci penso, non credo di essermi ancora disperata come si deve per Charles. Nelle ultime settimane sono stata presa dagli esami e da altri problemi per pensarci. Ma oggi, cavolo, quanto vorrei fosse qui con me a festeggiare. E invece no. Non c'è e non ho nemmeno un litro di alcol di cui abusare per dimenticarlo.
Lascio perciò cadere il discorso Charles e torno a cercare Cecilia.

Dopo aver scovato una coppietta appartata dietro un albero e aver rovinato un momento intimo (ed essermi presa anche qualche insulto, però hey, scusate, sto cercando la mia migliore amica ed era necessario che controllassi ovunque) decido di tornare dentro. Se non è fuori e non è nel salone principale rimangono due possibilità: o è al piano di sopra o se ne è andata senza dirmi nulla.
Confido più nella prima ipotesi.
Mi dirigo perciò al primo piano della villa di Dan. Le scale terminano in un corridoio con cinque porte. Mi toccherà aprirle tutte, sorry Daniel.
Via con la prima, ma no, è solo il bagno ed è pure vuoto. Strano, di solito c'è sempre qualcuno che ad una festa va ad infilarsi nella vasca da bagno della casa. Chissà perché. Nei film si vede spesso.
La porta di fronte si apre in uno studio, anche questo vuoto. È una bella stanza, mi piacerebbe averne uno simile. Studiare le traiettorie in un posto così sarebbe estremamente rilassante. Richiudo però la porta e riprendo con la ricerca.
Ma dove diamine si è cacciata?
La terza stanza è una camera per gli ospiti suppongo, dentro non ci sono molti suppellettili o oggetti personali. Anche qui non c'è nessuno.
La quarta porta è chiusa a chiave, forse si tratta della camera di Dan.
Rimane perciò l'ultima. La apro quindi con decisione, sicura di aver finalmente trovato Cecilia. Ma non appena il mio sguardo scivola all'interno della camera, non vi trovo di nuovo nessuno.
Sbuffo spazientita e mi richiudo la porta alle spalle. Questa viene però trattenuta da un soffio di vento.
C'è corrente.
L'osservazione della vocina non è scorretta. Proprio dietro la porta si trova nascosta una portafinestra, che non avevo visto. Questa è aperta e si apre su un balcone che probabilmente si affaccia sul giardino.
Sgattaiolo perciò dentro la stanza e mi soffermo sulla parete che dà sull'esterno per sentire se c'è qualcuno fuori. Non vorrei mai interrompere altri momenti romantici.
Con l'orecchio teso non riesco a sentire niente però, il vento starà probabilmente trasportando via tutti i rumori. Mi decido perciò ad uscire. Devo trovare Cecilia, anche al prezzo di prendermi un'altra strigliata.
E in effetti la trovo sì, ma questo non significa che non abbia rovinato un altro momento intimo.
A quanto pare, ha già conosciuto per conto suo Daniel.

Portofino | Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora