33-Claustrofobia

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Alice's pov

La porta chiusa alle nostre spalle ci separa da Maurizio. La stanza è piccola, un ripostiglio con qualche mensola è delle scatole qua e là. E' buio, riesco a malapena a vedere Nelson. 

"Mauri? Tutto a posto?" 

Sento la voce di Alice. Mi avvicino alla porta e osservo la scena da uno spiraglio di apertura. Maurizio guarda dritto verso di me. Non sono sicura mi abbia visto, ma sicuramente ha gli occhi puntati sulla porta. Si dirige verso di noi.

Indietreggio. Le pareti strette mi comprimono nello spazio fra la porta e il petto di Nelson. Con la schiena appoggiata a lui, riesco a sentire il suo respiro. E' innaturale, quasi affannoso...

Attendo il momento in cui Maurizio aprirà la porta... ma non succede. 

"Cosa succede?"

Finalmente è arrivata Ilaria. Maurizio si ritrae dalla porta e inizia a parlare con lei. Dovrei preoccuparmi della loro conversazione ma mi volto verso Nelson. Nell'oscurità del ripostiglio, distinguo la sua espressione forzatamente calma. Il petto che si solleva al ritmo di respiri profondi. Lo sguardo fisso sul pavimento.

"Nels?" chiedo piano. Si volta a guardarmi con uno scatto. "Sei claustrofobico?"

"No." si affretta a rispondere. Lo guardo inarcando un sopracciglio. "Gli spazi stretti mi mettono a disagio, okay?!" 

Si asciuga le mani sui pantaloni e respira profondamente.

"Ehi." sussurro. Lo guardo negli occhi. "Va tutto bene."

Prendo dolcemente la sua mano con la mia e lo avvicino alla porta. Guardiamo Ilaria e Maurizio discutere. 

Non mollo la sua mano, che ha una presa salda sulla mia.

"E' successo qualcosa?" chiede Ilaria a Maurizio. 

"No." risponde cauto. "No, non preoccuparti." Le passa una mano fra le ciocche di capelli. "Volevo chiederti una cosa, però."

Lo guarda con attenzione. "Cioè?"

"Dai, lo sai..."

"No." Risponde bruscamente. "Non mi va di apparire in video. Te l'ho detto."

"Solo per un attimo, davvero!"

"Ti ho detto di no!"

Maurizio la guarda deluso. "Se te l'avessero chiesto i tuoi amichetti di Space Valley avresti accettato, non è vero?"

Ilaria sembra colpita da quelle parole. "Questo cosa centra?" continua a guardarlo. "La mia unica utilità in questa casa è apparire sul tuo canale?"

"Certo che no."

"Son giorni che non parli di altro."

I due si allontanano abbastanza che il suono delle loro voci risulta ovattato e le loro figure non sono visibili dalla fessura della porta. Mi volto verso Nelson.

Le nostre mani sono intrecciate, ma la sua espressione è ancora tesa, rivolta verso il pavimento.

"Nelson..." tento di chiamarlo ma sembra non prestarmi attenzione. "Nelson, calmati..."

Non ho mai saputo cosa fare in queste circostanze. Lo faccio sedere sul pavimento di moquette dello stanzino e mi metto accanto a lui. 

"Ehi," gli occhi di Nelson si alzano verso i miei. Devo farlo calmare... "Va tutto bene. Anche io sono agitata, sai? Guarda..." Gli sto ancora stringendo la mano, la avvicino alla mia clavicola. "Senti?"

Mi sforzo di respirare regolarmente. La sua mano si solleva al ritmo dell'aria nei miei polmoni e, ben presto, entrambi ci concentriamo solo sul battito del mio cuore. Inizia a rilassare la schiena, a raddrizzare la testa. Ma non molla la presa sulla mia mano, aggrappato ad essa come unico sostegno.

E' in quel momento che sento un grido provenire dall'esterno.

"Lasciami in pace!"

Ci alziamo di scatto.

"E' Ilaria!" esclamo.

"Ali, aspetta-"

Il mio piede sbatte violentemente sul legno. La porta si apre con un calcio e io e Nelson usciamo di corsa all'entrata dell'appartamento. Tiro un sospiro di sollievo e mi sembra di tornare a respirare. Ero così preoccupata per Nelson che non mi ero accorta di essere così nervosa.

Gli sguardi di Ilaria e Maurizio di fronte a noi sono esterrefatti. Li abbiamo interrotti durate un'accesa discussione. E per di più siamo piombati fuori dallo sgabuzzino di casa...

"A-alice?" Ilaria è perplessa.

Sto per risponderle ma Maurizio ci interrompe. "Cosa ci facevate lì?"

"Ehm..." per poco non dimentico il motivo per cui siamo venuti. Sento qualcosa sfiorarmi il braccio. Mi volto e vedo Nelson che mi sta porgendo il bigliettino.

Quando lo prendo e mi volto verso Ilaria, lei mi guarda con lo stesso sguardo ostile dell'ultima volta e mi sento di nuovo mancare il fiato. Mi ci vuole un'immensa dose di coraggio per parlarle.

"L'ho trovato nel vecchio zainetto..." dico, aprendo le pieghe delicatamente. Gli occhi di Ilaria osservano prima il disegno, poi la scritta colorata in cima. "Ricordi..." sorrido un po'. "...Erika?"

Qualche secondo di silenzio governa la stanza. E finalmente, la risata spontanea di Ilaria lo rompe. Non mi ero resa conto di quanto mi fosse mancata la sua risata.

"Certo che me lo ricordo, Annalisa." Non riesco a trattenere un sorriso.

"Ilaria, digli di andarsene." incalza Maurizio.

"No." risponde lei, bruscamente. "Sono miei amici."

A quelle parole, sembra che i piani di Maurizio vadano in fumo. "Non puoi dire questo. Avevamo dei progetti, sul mio canale tu..."

"Non me ne importa niente del tuo canale!" Io e Nelson ci guardiamo sgranando gli occhi. "A te interessa solo di quello! E sono stata una stupida a fidarmi di te." si volta verso di me. "E adesso andiamocene."

"Dove vai?"

"Via da qui."

"Aspetta..." proprio mentre sta per uscire, la mano di Maurizio prende quella di Ilaria e la sua espressione diventa improvvisamente pentita. "Non puoi andartene..." le accarezza i capelli con la mano.

"Io,"Ilaria rimane impassibile. "posso fare quello che mi pare." Si molla dalla sua. "Ah," toglie la mano di Maurizio dalle sue ciocche. "Non provare mai più a sfiorarmi i capelli."

Lascia l'appartamento con un'espressione trionfante sul volto. "Andiamo, Ali."

Abitante della Valle ||Space Valley||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora