34-Tagliare Rapporti

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Alice's pov

"I vestiti sono sul letto. Ti vado a prendere un'asciugamano." Lascio Ilaria in camera mia. Al mio ritorno, indossa degli shorts e una mia t-shirt blu. i lunghi capelli umidi le ricadono sulle spalle.

Le porgo l'asciugamano. "Grazie tante."

"Figurati, per così poco."

Ilaria sorride lievemente. "No, non dicevo per..." indica i vestiti che ha addosso, l'asciugamano. "questo." inizia a tamponare le ciocche bagnate. "Voglio dire, anche per questo. Ma grazie per essere venuta a prendermi. E per avermi fatto aprire gli occhi su... su tutto."

"Non avevo scelta. Non potevo mica lasciarti a casa di quel tipo..."

"Sí ovvio." Dice, un po' troppo bruscamente. "Ma ora sono qui. Non parliamone piú. "

Annuisco silenziosamente. Ilaria torna a sistemarsi i capelli, ma i miei dubbi sono ancora tanti...

"Ilaria, scusami se insisto..." lei mi guarda. È ovvio che vorrebbe chiudere il discorso, ma sa anche lei che mi deve delle spiegazioni."È solo che, stavolta, proprio non ti capivo. Non hai mai avuto bisogno di nessuno che ti aprisse gli occhi. Non sei un'ingenua, sapevi che non potevi fidarti di Maurizio."mi fermo, poi riprendo. "O mi sbaglio?"

Gli occhi azzurri di Ilaria non si alzano dal pavimento. "Non sono stupida." Afferma. "Ma mi sono comportata da stupida, questo è certo." Il suo tono di voce è calmo, quasi sussurra. "È che mi sentivo così... persa. Sapevo che Maurizio non avrebbe mai sostituito Cesare, peró ho tentato di convincermene. Fino all'ultimo."

"Perché?"

"Perché era la cosa piú semplice. Non ho avuto il coraggio di affrontare la realtà. Almeno, non finché non sei spuntata fuori da quel magazzino." Ridiamo entrambe. "Mi è bastato vederti per chiedermi Ma cosa sto facendo?. E poi il bigliettino..." sorride. "Non ti ringrazierò mai abbastanza per quello che hai fatto."

"Non temere non è necessario." Le dico. "Purché tu torni a trovare i ragazzi in studio insieme a me e Margherita! Cesare farà i salti di gioia..."

"Oh no, sarà meglio di no." Risponde. "Voglio dire, tornerò, certo. Ma non riesco ancora a perdonare Cesare..."

"Ti ha ferita cosí tanto?"

"Ho passato tutta la vita dietro a ragazzi che non hanno fatto che trattarmi come un oggetto. Come un premio di cui vantarsi con gli amici. Purtroppo,  non riesco a superarla."

Annuisco. "Capisco. L'importante è che tu stia bene, lo sai."

"E lo sono. Soprattutto ora che sono con la mia migliore amica senza stupidi ragazzi a disturbarci!" Rido. "Eccezion fatta per Nelson, nel tuo caso."

"Finiscila!"

Ride, spontaneamente, mentre si accarezza i capelli. "Peccato per Mauri. Mi faceva sempre i complimenti per i capelli, sai? Deve avere una sorta di passione per le ragazze coi capelli lunghi, o roba così..."

"Non mi avevi raccontato che anche Cesare te li scompigliava in continuazione?"

Ilaria mi guarda, com una strana luce negli occhi. "Già."

Cesare's pov

Mi siedo accanto a Nelson mentre aspettiamo l'arrivo degli altri. Ha detto che sarebbe tornata e sono corso in studio senza pensarci due volte. Non saprò mai ringraziare lui e Alice per averla convinta.

Mentre penso questo, la porta si spalanca rivelando tre persone sulla soglia. Alice, che entra nella stanza con una borsa a tracolla. Margherita, che un po' timidamente lancia uno sguardo alla sorella. E...

"Ilaria!"

Per poco non la riconosco. Mi faccio guidare dai suoi occhi chiari, dal suo sorriso sereno. E rimango ipnotizzato dal movimento della sua testa nella mia direzione, che fa smuovere le ciocche di cappelli neri che adesso le sfiorano il mento. Le coprivano completamente la schiena, adesso sembra un'altra persona. E in certo senso... Lo è.

Corro nella sua direzione, incapace di trattenere un sorriso, ma la sua espressione cambia. Quando sono da lei, mi rivolge un cenno educato della testa e dice semplicemente:

"Ehi."

Sono turbato dal suo atteggiamento distante nei miei confronti. Probabilmente vuole che ci riavviciniamo gradualmente. Anche Tonno ci raggiunge.

"Qualcuno è passato dal parrucchiere." dice.

"Oh niente affatto. In realtà ho usato le forbici nel bagno di Alice."

Tonno ride. "E perché lo hai fatto?"

"Avevo voglia di cambiamento." mi sembra di vedere il suo sguardo posarsi su di me, solo per un attimo. Prendo un po' di coraggio per parlarle.

"Sono felice che tu sia tornata." mi guarda, con occhi quasi tristi. "Davvero. Mi sei mancata..."

"Cesare..." mi interrompe. "sono tornata per aiutarvi con lo studio." il tono della sua voce è freddo. "Per il resto... Cerca di dimenticarmi." si volta e raggiunge gli altri. Lasciandomi lì. Immobile.

Ilaria's pov

Rivolgo un saluto generale a tutti e inizio a sistemare il mio zainetto all'ingresso. Una voce alle mie spalle si rivolge a me.

"Wow. Hai deciso di chiudere tutto con Cesare, eh?"

Tonno mi guarda in attesa.

"Non ho deciso di chiudere tutto. Mi va bene se restiamo amici."

"Gli hai detto di dimenticarti."

"Deve prima superarla. E comunque..." ripenso alla conversazione con Tonno di qualche giorno fa. Quella che mi ha fatto allontanare da Cesare... "la situazione non ti riguarda. E non credere che adesso sono disponibile o robe così."

"Non sono qui per questo. Niente di tutto questo." rettifica. "Ma in un certo senso la cosa mi riguarda..." continua. "Sono stato io a dirti della scommessa. E va bene, è stato un gioco da bambini e ti senti ferita. Ma indipendentemente da quella, Cesare tiene a te. E tu a lui. Siete fatti l'uno per l'altra. Vi sareste trovati comunque."

Rimaniamo in silenzio per qualche secondo. Poi gli chiedo.

"Perché mi stai dicendo questo?"

"Perché è anche colpa mia e devo almeno provare a rimettere a posto le cose. Almeno, a dirti come stanno veramente.
Ma la decisione è tua ovvio. A Cesare sei mancata un sacco, non faceva che parlare di te. La tua sola presenza gli tirerà sicuramente su il morale."

Sorrido leggermente."Lo terrò a mente. Grazie per essere stato onesto."

Tonno mi risponde con un cenno della testa. "Bel taglio, comunque. La prossima volta potresti provare a rasare metà del cranio e tingerti una ciocca bionda. Anzi, verde!"

Rido. "Grazie per l'offerta. Lo prenderò in considerazione."

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