Capitolo 14

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Hermione

Arriviamo in un corridoio e saliamo una scala a chiocciola fino ad arrivare alla torre di astronomia.
Il cielo è bellissimo, le stelle brillano e la luna illumina tutto il castello lasciando il suo riflesso negli occhi grigi del ragazzo.
È già metà marzo ma io comunque ho un freddo pazzesco. Metto le braccia incrociate per scaldarmi.
Draco deve averlo notato perché si toglie la tunica di serpeverde e la mette sulla mia accertandosi che mi tenga al caldo.
Sento il suo profumo su di me, gel per capelli... dentifricio... pergamena nuova.
Va avanti e si siede sul muretto con i piedi che penzolano in aria.

H: " Cosa cavolo stai facendo? Scendi subito giù è pericoloso!"
D: "Tranquilla" mi sorride e mi porge la mano facendomi sedere vicino a lui.
D: "Ci sono io"

Appoggio la testa sulla sua spalla mentre lui mi accarezza i capelli.
Sento il suo profumo entrare nelle mie narici mentre restiamo lì in silenzio a guardare a volte il cielo e a volte i nostri occhi. Scendiamo di lì e ci sediamo per terra continuando a fissare le stelle.
Mi giro verso di lui e vedo che mi sta guardando. Mi avvicino e gli do un bacio veloce mentre vedo che i suoi occhi sono leggermente lucidi.
Gli metto una mano sulla guancia rossa e lo guardo con comprensione.
Harry ci aveva raccontato cosa è accaduto qui e penso che Draco si senta in colpa.

H: "Hey, non è stata colpa tua, capito?"

Fa cenno di sì con la testa bassa. Gli porto lo sguardo verso di me e gli do un bacio leggero sulla punta del naso facendolo sorridere. Rimaniamo lì fermi e vicini per molto tempo fino a quando non interrompo il silenzio.

H: "Dovremmo fare almeno un giro di ronda"
D: "Va bene"

Draco

Mi alzo e le porgo la mano per aiutarla. Mi guarda un attimo il marchio nero che esce dalla camicia e che pian piano sta svanendo, mentre  assume un velo di tristezza in viso

D: "Cosa c'è?"
Si tira su la manica mostrando il suo marchio sul braccio. Era ciccatrizzato ma un po di rossore si notava ancora.
H: "A te un giorno svanirà, io sarò marchiata per sempre..."
D: "Hermione, tu sei la strega più bella e brillante che io abbia mai conosciuto. Non è sicuramente  il tuo sangue o una scritta sul braccio a definire chi sei" la bacio e poi scendiamo per la ronda cambiando argomento.

Mi sveglio per colpa di un maledetto gufo che picchietta contro il vetro.
Apro la finestra e prendo la lettera, rabbrividisco quando vedo che c'è il sigillo dei Malfoy, usato soltanto da mio padre. Apro la busta e inizio a leggere.

Caro Draco, penso che tu abbia già capito chi sono. Sono uscito prima da Azkaban grazie alla buona condotta ed è stato un piacere per me tornare a casa. Sarebbe stato tutto perfetto se non fossi venuto a conoscenza della tua attuale relazione con una lurida mezzosangue. Cerco di farla breve, ti conviene rompere con la sanguesporco o subirà cose orribili e così anche tu
Con affetto
L. M.

Non ci credo e non ci voglio credere.
Mi sta obbligando ad andare contro alla mia Hermione? No, non ce la faccio.
Se la minaccia fosse rivolta solo a me potrei anche lasciar passare e fregarmene pur di passare del tempo insieme a Hermione ma dato che comprende anche lei, la ragazza più importante per me in questo momento, mi sento quasi pugnalare il petto capendo che potrebbe farle del male seriamente.
Penso di essermi innamorato di Hermione e per la prima volta provo un sentimento simile, quindi devo rompere con lei. Non voglio che le accada nulla di brutto e se questo implica separarmi da lei lo farò. Per il suo bene.
Sono comunque arrabbiato con quell'essere che devo definire padre e per sfogarmi tiro un pugno al muro facendomi sanguinare le nocche, anche se, preso dalla rabbia, non ci faccio troppo caso.

È sabato e non abbiamo scuola, decido di passare un po di tempo da solo in camera a riflettere.
Dopo due ore sento bussare alla porta.
Apro e una Granger preoccupata mi butta le braccia al collo.
Devo farlo. Inizio col non ricambiare l'abbraccio. Si stacca lentamente e mi guarda quasi offesa.

H: "Hey, che c'è?"

Deve aver notato la lettera sulla scrivania, il pugno sul muro e la mia mano sanguinante perché si catapulta verso il tavolo pieno di pergamene e inizia leggere nella sua mente la lettera aperta.
Finisce e vede che ho gli occhi lucidi. Lascia giù il foglio e mi si avvicina piano prendendomi il viso tra le mani.
Mi da un bacio a stampo dolce mentre io assaporo le sue labbra morbide, forse per l'ultima volta .

H: "Non importa cosa mi farà, so cavarmela e lo sai anche tu. Io sono pronta a rischiare per stare con te, accetterò le conseguenze."
D: "Hermione non capisci, quell'uomo è un pazzo. Ti crucerebbe fino alla morte se potesse. Non voglio che ti faccia del male"

Mi scappa una lacrima sul volto e subito la ragazza me la asciuga con la manica del maglione.

D: "Non voglio rompere con te. Solo prendiamoci una pausa per placare la voglia di ucciderti di mio padre"

A quelle parole si stacca da me e se ne va con tanta delusione in volto. La seguo ma riesce a seminarmi prima che possa raggiungerla.

Sono distrutto dal sapere che l'ho delusa ma almeno so che è al sicuro.

Hermione

Entro in sala comune attraversandola velocemente e con le lacrime agli occhi per arrivare in camera mia.
Non rispondo a nessuna domanda dei miei amici e mi butto sul letto continuando a piangere fino a quando Harry non decide di parlarmi.
Bussa alla porta chiedendo permesso. Acconsento e lui entra guardandosi un po' intorno notando la tunica serpeverde appesa all'armadio. Era quella di Malfoy e non gliela avevo ancora resa, tanto ne ha sicuramente altre e io ho bisogno di sentire il suo profumo.
Posa i suoi occhi su di me, che sono ancora distesa e distrutta, capendo praticamente tutto. Si siede ai piedi del mio letto e guardandomi con comprensione inizia a parlare.

Ha: "Hey Herm."
He: "Ciao Harry"

Più Che Nemici ~Dramione Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora