Parte 26

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Hermione

Sono a trasfigurazione con i tassorosso e mi sto addormentando. Magari sciacquandomi la faccia mi sveglio un po'.
Chiedo alla McGonagall di andare in bagno e lei acconsente, tanto so tutto dell'argomento: ho letto tutto il libro prima dell'inizio dell'anno.
Esco senza disturbare gli altri e mi dirigo verso il bagno dei prefetti.
Apro la porta e noto una figura alta e snella intenta a guardarsi allo specchio con un'espressione persa, i capelli e la camicia bagnati e fuori posto.
Mi avvicino e non mi ci vuole molto per riconoscere il biondo ossigenato.
Continuo a camminare lenta verso di lui senza fare rumore fino a che non si accorge di me. Mi guarda vicino al suo riflesso e poi china la testa asciugandosi gli occhi nella manica.
Continuo ad avanzare fino a quando lo raggiungo. Lo prendo per un polso e lo faccio voltare cercando di incrociare i miei occhi con i suoi.
È molto più alto di me quindi deve abbassare leggermente lo sguardo per guardarmi.
Gli accarezzo la guancia e le sue iridi tornano lucide.
Lentamente si siede a terra e io lo seguo prendendogli la testa tra le braccia.

H: "Va tutto bene. Ci sono io"

Non aspetto una risposta e gli accarezzo i capelli mentre lui spezza i silenzi con dei singhiozzi regolari.

Dopo qualche minuto riesco a calmarlo e gli lascio un bacio sulle labbra prima di tornare in classe.

Entro in aula e la professoressa, vedendomi leggermente bagnata dalle lacrime di Draco, mi guarda storto. Mi scuso e le chiedo di parlarne alla fine delle lezioni. Annuisce e torna a spiegare come trasfigurarsi in animali.

Dopo un'ora pomeridiana di pozioni con Lumacorno finalmente sono libera. Anzi no.
Lascio i miei libri nel dormitorio e subito vado nello studio della McGonagall.
Salgo alcune scale di marmo che, fortunatamente, mi fanno il piacere di non cambiare, e entro nell'aula di trasfigurazione prima di raggiungere la stanza.
Busso leggermente e subito una voce femminile e seria mi acconsente l'accesso.
Entro e la saluto sedendomi.

M: "Signorina Granger" dice addolcendo un po' il tono di voce.
H: "Professoressa" McGonagall"
M:"Se non le dispiace mi piacerebbe sapere dove è stata per la metà della mia lezione."
H: "Certamente. Vede in bagno, quello dei prefetti, ho incontrato Malfoy  molto triste, per un motivo a me ancora sconosciuto, e sono restata a consolarlo. Dopo qualche minuto si è calmato e sono tornata in classe."
M: "Quindi il signorino Malfoy non le ha detto il motivo della sua tristezza?"
H: "Esattamente. E non volevo sforzarlo, avevo intenzione di chiedergli tutto dopo pranzo ma non si è presentato e non lo vedo dall'episodio in bagno"
M: "Signorina Granger, so che non toccherebbe a me dirglielo ma il suo amico 'speciale' è andato al San Mungo questa mattina prima di pranzo"
H: "Cosa gli è successo?" le chiedo preoccupata.
M: "Oh stia tranquilla lui sta bene, è andato da sua madre. Pare che Lucius Malfoy la abbia torturata. Fortunatamente ora è stato spedito ad Azkaban ma Narcissa è in gravi condizioni."
H: "Si sa il motivo di questa aggressione?"

La vedo esitare un momento e poi prende un grande respiro sbattendo lentamente le palpebre.

M: "Il motivo è lei signorina Granger, la signora Malfoy approvava la sua relazione con suo figlio mentre il signor Malfoy no. Per via del suo sangue"

Mi trattengo le lacrime e cerco di restare composta.

H: "Ho bisogno di andare da Draco"

Draco

È pomeriggio inoltrato ma ancora dei raggi di sole filtrano dalla finestra posandosi delicatamente sulla pelle pallida e liscia di mia madre.
Le stringo la mano da ore aspettando che si svegli. Ogni tanto passa un'infermiera a controllare che sia tutto a posto e un dottore prima mi ha offerto una cioccolata per tirarmi su ma ho rifiutato.
Sento bussare e, credendo che sia una dottoressa, la invito ad entrare.
Mi giro e trovo una grifona con i capelli ricci e arruffati che mi scruta con occhi colpevoli.
Mi alzo lasciando a forza la mano di mia madre e vado a stringere Hermione in un abbraccio lasciandole dei teneri baci sulla testa.

H: "Scusa, scusa io non volevo. Non volevo creare problemi a te e a N... " la interrompo subito.
D: "Hey hey hey. Non è assolutamente colpa tua ok?"

Cerco un sorriso forzato e torno a stringerla a me.
Credo che a mia madre Hermione piaccia, è intelligente, simpatica, dolce, educata e bellissima. Semplicemente bellissima.

Passano le ore ed è già notte fonda.
Sono seduto sul divanetto di pelle azzurra con la mia amata addormentata sulla mia spalla e con la mia mano incrociata alla sua.
Le lascio un bacio sulla fronte e poi sulle labbra e torno a fissare la luna che si intravede nel cielo nuvoloso.
Da fuori a volte si sentono dei rumori di passi o grida di dolore e il che non rallegra l'ambiente ma riesco comunque a dormire qualche ora appoggiandomi alla testa di Hermione.

Ciao gente! Siamo arrivati quasi alla fine. QUASI. E volevo ringraziare tutti coloro che hanno letto la mia storia e spero vi stia piacendo.
Bacioni,
Nina.

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