Capitolo 9

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Hermione

È Natale. Preparo la borsa e mi smaterializzo davanti alla tana dove Ginny mi corre incontro.
Mi abbraccia e così fanno anche gli altri.
Pranziamo con calma chiacchierando del più e del meno quando Ron tocca un punto debole.

R: "Allora Hermione... Come va con Draco?" tutti si girano verso di me a quelle parole e io lancio un occhiataccia al rosso.
H: "Non ci parliamo più. Ora se non vi dispiace vorrei cambiare argomento."

Ginny mi guarda leggermente confusa ma poi segue le mie indicazioni e il discorso viene cambiato.
Parliamo del lavoro di Arthur e del negozio di scherzi che George ha portato avanti da solo.

Mi fermo per la notte e appena mi siedo sul letto un gufo si appoggia alla mia finestra con una piccola scatolina legata alla zampa da uno spago.
Lo guardo attentamente e noto il sigillo dei Malfoy sull'ala destra.
Esito un attimo ma poi prendo il pacchettino aprendolo velocemente mentre l'animale continua a fissarmi.
Guardo all'interno e trovo una collanina con un ciondolo, è molto particolare: rotondo con sopra uno stemma per metà di grifondoro e per metà serpeverde.
Sorrido e la metto al collo.
Prendo un pezzo di pergamena e gli scrivo i ringraziamenti.
Accarezzo la testa del gufo e gli lego al posto della scatola il bigliettino.
Mi fermo a guardare il viaggiatore mentre vola via in direzione del castello.
Sono ancora arrabbiata con Draco ma in fondo mi piace ancora e apprezzo molto il gesto.
Mi infilo sotto le coperte e chiudo gli occhi naturalmente pensando a lui.

Sono finite le vacanze ed è ora di tornare a scuola. Rimetto i pochi vestiti che mi ero portata in borsa e, dopo una marea di abbracci da Molly che sembra non volermi lasciar andare, io e i ragazzi ci smaterializiamo davanti all'entrata del castello.

Entriamo e per mia sfortuna incontriamo Malfoy appoggiato di fianco al ritratto. Si stacca di scatto dal muro e mi si avvicina con aria triste e pentita.
Si prende tutti gli sguardi assassini dai miei amici per niente dato che gli dico un veloce grazie, mostrandogli la collana, e entro in sala comune prima che possa rispondermi.

Cerco di contenere Harry e Ron, che si stanno già dirigendo fuori per dare una lezione al furetto, e fortunatamente ci riesco.
Si buttano sul divanetto e io mi metto seduta per terra a gambe incrociate davanti a loro.

HE: "Ragazzi so che in questo momento vorreste spaccare la faccia al furetto ma potreste essere espulsi per rissa. Finiamo questo anno tranquillamente su, io sto bene." mento spudoratamente mentre Ginny capisce e mi mette una mano sulla spalla.
I ragazzi annuiscono e iniziamo a giocare a scacchi ridendo e scherzando.
È tardi e tutti abbiamo sonno, interrompiamo la quarta partita a metà e ci alziamo quando Harry si ferma.
Si inginocchia.

HA: "Ginevra Weasley, verresti con me al ballo la prossima settimana?" le porge un braccialetto con un orchidea.
G: "Harry James Potter, siiiii!"
Prende il fiore e buttandogli le braccia al collo baciandolo sotto gli occhi di Ron che fa una faccia sia schifata che divertita.

Ci salutiamo e andiamo nelle nostre camere.
Dopo un po di festeggiamenti abusivi tra me e la mia amica in stanza mi metto nel letto e inizio a piangere silenziosamente.
Ovviamente Ginny se ne accorge e mi raggiunge nel letto abbracciandomi da dietro mentre io continuo a singhiozzare. Ci addormentiamo.

Mi sveglio e dopo essermi vestita e piastrata i capelli con il mio solito incantesimo, raggiungo gli altri in sala grande. Li trovo e mi siedo vicino a loro attaccandomi al discorso.
Finiamo di fare colazione e usciamo mentre mi sento gli occhi addosso dal tavolo serpeverde. Non ci faccio troppo caso e vado verso l'aula di pozioni.

Alla porta mi trovo Cormac che appena mi vede si avvicina con un sorrisino ebete.

H: "McLaggen"
C: "Granger. Senti, saresti libera per il ballo?"
H:  "Bhe si"
C: "Perfetto, anche io. E se ci andassimo insieme?"
Ripenso un attimo a Malfoy che ci andrà con la Parkinson e per vendetta decido di accettare.
C: "Perfetto, ci vediamo in sala comune alle 8"
H: "Va bene"
Gli sorrido e entro in classe.

Draco

Passano le giornate e Hermione mi manca da morire. Provo spesso a parlare con lei ma riesce sempre a evitarmi. Ho saputo che lei e McLaggen andranno ufficialmente al ballo insieme. Sono rovinato.

Pansy continua ad accollarsi e rompermi le scatole sul fatto che insieme potremmo fare scintille e robe simili. Non la sopporto veramente più.

Domani ci sarà il ballo e quindi ora sto sistemato il mio smoking su un appendino vicino allo specchio. Mi fa rivoltare lo stomaco solo ripensare alle coppie che ci saranno domani. Io con la Parkinson? McLaggen al mio posto? Cercherò di accettarlo.

Mi affaccio alla finestra e la vedo. È in cortile con Potter, i due Weasley, la Lovegood e Pachok. Stanno ridendo, almeno sembra.
Hermione è splendida, come sempre dopo tutto.
Continuo a guardarla fino a quando Blaise non guarda la mia stessa direzione e, dopo un leggero cenno disapprovazione con la testa, mi tira un pugno sulla spalla facendomi tornare sulla terra.
Inizia a farmi la ramanzina anche se non ascolto nemmeno una parola di quello che dice, dal momento che i miei pensieri sono riservati alla grifondoro in questo momento e sempre.

Più Che Nemici ~Dramione Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora