Capitolo 6

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Minerva

Arriviamo a Hogsmeat e do le ultime raccomandazioni ai ragazzi che poi sfrecciano via lasciandomi da sola sulla strada piena di neve.
Mi volto prima di entrare in un bar e noto le mani intrecciate della signorina Granger e del signor Malfoy con i rispettivi marchi sulle braccia.
Sorrido lievemente e con gli occhi lucidi mi avvio verso l'entrata salutando in vecchio compagno di scuola.

Draco

Ok, è solo una Burro birra, dieci minuti e avrò Hermione solo per me.
Mentre camminiamo verso i Tre manici di scopa sento il tessuto del guanto della grifondoro che stringe la mia mano.
Ammetto che la mia faccia sta assumendo un leggero tono del rosso ma cerco di nasconderlo con la sciarpa di serpeverde.
Eccoci qua, apro la porta e la tengo aperta per la Granger e entro subito dopo di lei.
Ci sediamo insieme a Potter, Lenticchia, la sorella di Lenticchia, Pachok e la Lovegood.
Iniziamo a parlare e stranamente non sembrano tanto male.

Ron: "Allora Malfoy, hai qualche hobby, interesse, passatempo?"
D: "In effetti mi piace molto giocare a scacchi magici"
R: "Miseriaccia, io e te abbiamo qualcosa in comune" mi dice con tono divertito.
D: "Tranquillo Weasley, a differenza tua io so giocare" gli rispondo sempre ridendo.
R: "Credici"
D: "Domani, stanza delle necessità alle  9. Una partitina. Ci stai?" e gli pongo la mano con un sorriso malizioso.
Dopo qualche secondo di esitazione afferra la stretta.
R: "Preparati a perdere Malfoy"

Finiamo le Burro birre, paghiamo e salutiamo i grifondoro che vanno verso l'esposizione di scope.
Afferro la mano di Hermione e inizio a correre portandomela dietro.
Entriamo in un negozio di caramelle e prendiamo un sacchettino pieno ciascuno.
Passeggiamo un po e ci fermiamo davanti al filo spinato, che delimita la stamberga strillante, sedendoci su un sasso umido, lo stesso posto dove al terzo anno mi avevano preso in giro con il mantello dell'invisibilità
Chiacchieriamo per circa una mezz'ora fino a quando non cala il silenzio e rimaniamo fermi a guardare le neve riflettere la luce del sole.
La guardo per un tempo che mi sembra infinito e le sposto una ciocca di capelli dagli occhi con l'indice per catturare la sua attenzione.
Si volta guardando per terra e le prendo il mento tra le dita portando il suo sguardo su di me.
Rimaniamo a fissarci mentre sprofondo nei suoi profondi occhi scuri.
Mi avvicino lentamente portando le nostre labbra a pochi centimetri di distanza. Chiudo gli occhi poco dopo di lei. Sentiamo un urlo provenire dal bosco.

Ginny: "HERMIONE, DRACO! DOVE SIETE?"

Ci allontaniamo velocemente mentre entrambi assumiamo un colorito rosso fuoco sulle guance e sulla punta del naso.

H: "GINNY SIAMO QUI!" le urla alzando le braccia.
G: "Eccovi, vi stiamo cercando tutti. È ora di tornare al castello."
D: "Andiamo, si torna in carcere" dico scherzando mentre le due ridono.

Arriviamo al punto di ritrovo e ci smaterializiamo con la McGonagall nel cortile di Hogworts e ci salutiamo andando ognuno nel proprio dormitorio.
Mentre scendo sul primo gradino verso i sotterranei, sento una mano che mi fa girare velocemente prendendomi per il braccio.
È Hermione.
La guardo senza capire e mi lascia un bacio sulla fronte mettendosi in punta di piedi.

H: "Buonanotte furetto"

Rimango lì fermo mentre lei se ne torna dai suoi amici correndo.
Con gli occhi a cuoricino e le mani tra i capelli entro nella sala comune mentre tutti mi fissano bisbigliando, ma non ci faccio troppo caso e salgo in camera.

Hermione

Salutiamo i ragazzi e entriamo nei dormitori.
Appena chiudiamo la porta guardo Ginny con un sorrisino imbarazzato e subito capisce. Iniziamo a salterellare, urlando come delle bambine di sei anni, e poi ci buttiamo sul mio letto a gambe incrociate.

G: "E io ho rovinato tutto!!! La mia migliore amica stava per baciare il ragazzo più figo della scuola e io ho rovinato tutto!!!" scoppiamo a ridere e dopo averle raccontato il mio pomeriggio con Draco, soffermandomi sui suoi bellissimi occhi, ci mettiamo in pigiama e ci infiliamo nei nostri letti.
Dopo un po' la mia amica rompe il silenzio con una notizia che mi lascia ad occhi aperti.

G:"Senti Herm. Io non dovrei dirtelo ma tu stai zitta ok?"
Le faccio cenno di sì con la testa e ricomincia.
G: "Hai presente Cormac McLaggen? Quello che ci provava con te e con cui sei andata alla festa di Lumacorno."
H: "Sì. Cosa ha fatto?"
G: "Penso voglia invitarti al ballo"
H: "Ah. È da vedere. Spero lo faccia Draco "
G: "Bho, speriamo. Comunque McLaggen è cambiato. La guerra gli ha tolto la cresta da galletto che aveva in testa."

La guardo e mi giro assonnata alzando il braccio con il pollice in su e dopo aver mimato un cuore per lei mi porto le coperte sopra la testa e chiudo gli occhi mentre Ginny ridacchia.
Cerco di addormentarmi ma ogni volta che sbatto le palbebre vedo lui, i suoi occhi di ghiaccio, i suoi capelli biondo platino in disordine, la sua camicia stropicciata, le nostre mani intrecciate....

H:"PER GODRIC, MI PIACE MALFOY" dico quasi urlando mentre mi porto seduta sul letto sembrando matta.
Ginny si sveglia lentamente sorridendo.
G: "Finalmente ci sei arrivata" mi dice ridendo.

Mi risdraio buttandomi a peso morto mentre la mia compagna di stanza continua a ridacchiare.

G: "Carissima, sono molto felice per te ma abbiamo ancora qualche ora di sonno quindi dormi."
H: "Ok scusa" le rispondo divertita mentre lei scoppia a ridere.

Mi rigiro un po' sotto le lenzuola e poi mi addormento pensando a lui.

Più Che Nemici ~Dramione Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora