Capitolo 25

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Hermione

Mi sveglio e mi rendo conto di essere in ritardo per pozioni.
Salto giù dal letto e corro verso la sala grande a fare una veloce colazione prima di avviarmi alla classe di Lumacorno.
Appena esco in corridoio vedo Draco ad aspettarmi. Pensavo sarebbe uscito domani ma probabilmente mi sono sbagliata.
Lo saluto con un veloce bacio e poi ci incamminiamo. Oggi abbiamo la maggior parte delle lezioni insieme fortunatamente. Entriamo in classe dopo qualche minuto mentre il prof sta rispiegando l'amortentia.
Inutile dire che appena entro sento invadermi le narici un profumo di pergamena nuova, gel per capelli e mela verde.
Mi giro verso il biondo e noto che mi sta già guardando, deve aver avuto la mia stessa impressione. Chissà che profumo sente lui? O perlomeno,  chissà di che cosa profumo?
Andiamo verso i nostri calderoni e iniziamo a preparare.
Dopo circa un'ora e mezza sia io che il furetto abbiamo finito il compito, perciò salutiamo l'insegnante portandogli una fiala con il contenuto e andiamo a trasfigurazione.

Finiscono le lezioni e, insieme, ci dirigiamo in sala comune dei Serpeverde.
È quasi completamente vuota tranne qualche primino e la Parkinson con Zabini seduti su delle poltrone vicino al fuoco. Appena la serpe femmina vede Draco gli salta addosso.
Divento leggermente rossa e provo a contenermi dal cruciarla a morte.
Malfoy se ne accorge e gli scappa una risatina che cerca di reprimere appena vede la mia faccia infuriata.
Draco mi prende per mano e andiamo in camera sua mentre quella gallina continua a fissarmi schifata.

D: "Non darci peso ok?"

Metto un finto broncio e lui ridacchia prendendomi il mento con la punta dell'indice. Mi butta su letto e si mette vicino a me a scrutarmi con quegli occhi da angelo.

D: "Mi leggeresti qualcosa di babbano? Per favore..."

Rimango stupita ma accetto e faccio apparire sulle mie ginocchia un libro, uno dei miei preferiti, Orgoglio e pregiudizio.

Draco

La ascolto mentre legge calma una delle sue "letture leggere".
La sua voce cristallina mi tranquillizza da qualsiasi pensiero e pian piano mi addormento sulle cosce della ragazza.

Sono in una stanza, è il Malfoy Manor,  salgo le scale e entro nello studio di mio padre. Lui è lì e c'è anche Hermione stesa a terra svenuta. Mia madre è poco distante da lei e sta piangendo. Alza lo sguardo e vedo che è piena di lividi e tagli. Cosa gli ha fatto quel mostro?
Prendo la bacchetta dalla manica e la punto al collo di Lucius, ma prima che possa dire qualsiasi cosa lui scaglia una maledizione Cruciatus su Hermione che inizia ad urlare dolorante.

D: "SMETTILA, SMETTILA!!! HERMIONE!!!"
H: "Shhh Shhh sono qui, tranquillo. Sono qui"

Mi sveglio di colpo mentre il professor Lumacorno mi fa trasferire in infermeria.
Sto sudando freddo e mentre mi portano via sento la mano di Hermione sfilarsi dalle mie dita.

D: "Ti amo Hermione"
H: "Anche io Draco..." mi risponde tra i singhiozzi.

Continuo a rivedere quelle immagini. Lei stesa a terra, mia madre ferita, le urla della mia amata, è simile al sogno che ho fatto quando mio padre mi ha mandato la lettera...

Mi sveglio su una brandina piuttosto scomoda e non mi ci vuole molto per capire dove sono. Ormai ho perso il conto di quante volte sono venuto qui quest'anno.
Di botto mi torna in mente il sogno di ieri sera e per accertarmi che mia madre stia bene le mando un gufo.

Cara madre,
ho fatto un sogno a dir poco orribile questa notte e tu eri ferita, Lucius ti aveva picchiato... Volevo solo sapere se stai bene e se lui ti tratta con rispetto.
Ci vediamo tra tre settimane.
Ti voglio bene,
Tuo.
D. L. M.

Con un fischio chiamo il mio gufo e gli lego il foglio alla zampa.
Parte e diventa un puntino nero tra le nuvole.
Mi alzo e chiedo I miei vestiti a Madama Pomfrey prima di andare a colazione.

Entro nella sala grande e cerco lo sguardo della grifondoro.
Dopo qualche minuto, finalmente, si gira e mi sorride timidamente. Le mando un bacio senza farmi notare e poi vado in classe con i corvonero.
Oggi non abbiamo nessuna lezione con i rosso-oro e un po' mi dispiace ma tanto abbiamo la ronda insieme, anche se probabilmente la passeremo nella stanza delle necessità come tutte le sere.
Non ascolto nemmeno una parola fino a che una voce mi chiama chiedendomi di andare dalla preside.
Prendo le mie cose e esco salutando Blaise e Pansy.

Più Che Nemici ~Dramione Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora