Capitolo 17

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Draco

Voglio farle una sorpresa prima di andare al Malfoy Manor. Dopo varie idee mie e di Blaise, ho deciso.

Sono le 11 e 53. Monto sulla mia scopa e sorvolo tutto il castello diretto alla finestra della mia amata.
Arrivo e vedo che sta dormendo, per Salazar quanto è bella.
Mi risveglio dal mio sogno ad occhi aperti e inizio a picchiettare il dito contro la finestra insistentemente.
Nel mentre guardo un po dentro la camera, noto la Weasley che sta dormendo, la scrivania piena di lib- hey quella è la mia tunica, hahaha.
Continuo a fare rumore fino a quando, finalmente, riesco a svegliare Hermione. Viene alla finestra e la apre sorridendo appena mi vede.
Ha una camicia da notte rosa chiaro all'altezza ginocchio. Le risalta molto le forme e devo dire che mi piace.
Si sporge un po e si guarda attorno prendendosi le braccia.

D: "Hey"
H: "Hey, cosa ci fai qui?"
D: "Sorpresa! Vestiti, ti porto in un posto"
H: "Va bene, aspetta un attimo e girati."
D: "Mi chiedi troppo così"
Le sorrido malizioso e lei mi lancia un'occhiata assassina e divertita.
D: "Ok, Ok"

Mi giro e la aspetto, dopo cinque minuti riapre la finestra e sale sulla scopa con un salto.
Ha paura, lo sento. Appena si è seduta si è aggrappata fortissimo a me, cosa che non mi dispiace.
Le metto una mano sulle sue che sono intrecciate sui miei addominali.

D: "Stai tranquilla. Non ti succederà nulla"

Annuisce e ingoia la saliva. Do una leggera spinta con il bacino e la scopa parte. Sorvoliamo la nostra amata torre di astronomia, su cui abbiamo passato la metà delle ronde, e il campo da quidditch diretti al lago nero.
Mi fermo nel mezzo del lago dove al quarto anno si è svolta la prova del Torneo Tre Maghi. Atterro sugli spalti più in basso e la faccio scendere prendendola imbraccio.

Hermione

Mi sento una principessa tra le braccia del mio principe azzurro. Mi mette lentamente a terra e si accomoda affianco a me togliendosi scarpe e calzini. Puccia i piedi nell'acqua e mi schizza un po'.
Rido e faccio lo stesso.
Mi stendo con la testa sul suo petto mentre lui mi accarezza i capelli guardando il cielo.
Ci giriamo entrambi allo stesso momento e dopo qualche sorriso Draco si alza.
Godric!!! Si toglie la camicia e i pantaloni rimanendo in boxer e lasciando scoperti dei muscoli niente male. Mi guarda divertito e poi con un tuffo di testa si butta nel lago senza far apparire nemmeno uno schizzo.
Mi preoccupo quando non lo vedo più e inizio a urlare il suo nome. Non risponde. Tolgo anche io la maglietta e i jeans e mi butto a cercarlo.
Sento l'acqua bagnarmi il viso e poi delle mani che mi prendono i fianchi.

D: "Ce ne hai messo di tempo, stavo soffocando." lo guardo storto e mi butto su di lui facendolo tornare sott'acqua.
Ridiamo insieme e mi prende imbraccio baciandomi. Restiamo qui, sotto la luce della luna, per un tempo infinito mentre i nostri nasi continuano a sfiorarsi delicatamente.

Ci rivestiamo e mi riporta in camera con i capelli ancora bagnati.
Mi siedo sul davanzale della finestra mentre lui fluttua nell'aria con le mani attaccate alla scopa.
Parliamo qualche minuto e lo saluto con un bacio veloce prima che sfrecci via facendomi sobbalzare leggermente.

Mi asciugo con un incantesimo e mi rimetto a dormire pensando alla mia serata a dir poco perfetta.

Draco

Faccio un ultimo giro del castello prima di lasciare la scopa e rientrare in camera. Da fuori vedo che Blaise mi sta aspettando per sapere tutto e perciò lo accontento.
Gli racconto la serata nei minimi dettagli e rimane sbalordito.

B: "Complimenti, complimenti. Ci sai fare Dra, dammi qualche consiglio per rimorchiare allora"
D: "Non ci riusciresti nemmeno con la miglior tattica di rimorchio."

Mi tira un pugno sulla spalla e io gli sfrego le nocche sulla testa. Ci buttiamo sul letto e, ridendo, ci salutiamo prima di addormentarci.

Oggi si torna a casa. Mi spiace lasciare qui Hermione per due settimane ma devo chiarire tutto con mio padre così da poter stare con lei.
Mi vesto elegante, adatto al Malfoy Manor, e faccio una borsa con qualche cambio, tanto la mia roba è quasi tutta lì.
Vado a fare colazione e subito vengo incantato da una risata cristallina provenire dal tavolo grifondoro.
Quando ride è magnifica, quel sorriso, gli occhi che si illuminano e la pelle che le si arrossisce.
Finisco il mio piatto cercando, invano, di non stare tutto il tempo a guardarla mentre parlo con quella gallina della Parkinson, che è ancora convinta di una nostra possibile relazione.
Prendo le mie ultime cose e cerco la mia ragazza per tutta la scuola. Non la trovo da nessuna parte e, un po' triste, mi avvio verso le porte del castello.

Più Che Nemici ~Dramione Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora