Capitolo 8

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Hermione

Mi sveglio con il trambusto dei corridoi, oggi tutti tornano a casa, e un po sfocato vedo madame  Pomfrey che si avvicina al mio letto con un cucchiaio pieno di una specie di sciroppo scuro.
Me lo pone e, dopo averlo buttato giù tutto, faccio delle smorfie strane. Che schifo!

Sento dei passi e mi volto... Draco!
Gli sorrido e lui ricambia salutandomi con un bacio in testa. L'infermiera lo prende da parte e gli dice alcune cose che non riesco a capire.

H: "Che ti ha detto?" gli chiedo curiosa con voce bassissima, ho ancora la gola in fiamme ma un po' riesco a paralre .
D: "Mi ha spiegato come prendermi cura di te mentre lei sarà via domani. Se riuscirai ad arrivare a domani sera dovrai ritenerti fortunata" mi risponde scherzando.

Torna seduto vicino a me e mi accarezza i capelli, che bella sensazione.

D: "Senti Hermione, sai che dopo Natale ci sarà il ballo in onore dei morti caduti..."
H: "Si certo!"
D: "Ecco mi sarebbe piaciuto venire con te ma Pansy ci tiene. Ha perso il fratellino nella guerra... Vuole qualcuno accanto a lei." lo guardo con un po di delusione ma capisco.
H: "Va bene. Penso che ci andrò con Cormac, mi hanno detto che me lo voleva chiedere. Però mi devi promettere che farai un ballo con me"

Gli tendo la mano e lui la afferra con il suo solito sorrisino malizioso.

I miei due ultimi giorni di infermeria li passiamo insieme a studiare, ridere e giocare a scacchi prendendo un po' in giro Ron che aveva perso quel giorno nella stanza delle necessità.

Finalmente mi fanno uscire e mentre mi alzo dal letto mi cade una lettera in testa. Io e Draco scoppiamo a ridere e apriamo la busta.

Ciao Herm, sono Ginny. Mi dispiace di non essere stata con te ma mi aspettavano a casa, comunque ti lascio nelle mani di Draco (Draco se stai leggendo trattala come una principessa).
Ti ho messo il regalo di natale sul letto, ricordati che se tu e Malfoy volete raggiungerci per il pranzo del 25 la Tana è aperta.
Mi manchi già, baci.
Ginny

Guardo Draco facendo gli occhioni e riesco a convincerlo a venire con me dagli Weasley per Natale.

Ci avviamo verso i dormitori di serpeverde che sono totalmente deserti.
Andiamo in camera di Draco che è bellissima. Il verde naturalmente è il colore che prevale seguito dall'argento. La stanza è molto elegante: letti a baldacchino con lo stemma della casata,due scrivanie piene di pergamene a metà e piume sporche di inchiostro, un armadio molto grande e una bandiera di serpeverde appesa alla porta.
Rimango a bocca aperta mentre lui si butta sul letto.

D: "Benvenuta nel mio mondo piccola mezzosangue"

Mi piace quel nome anche se parte da un insulto. Non è offensivo, anzi lo trovo molto dolce.

Mi avvicino e mi siedo vicino a lui. Mi prende per i fianchi e mi sdraia accanto a lui. Fisso per un po il grande serpente sul soffitto e poi mi giro verso Draco che mi sta già osservando da un po. Mi immergo nei suoi occhi di ghiaccio e gli passo una mano tra i capelli biondo platino.
Cambio posizione e metto la mia testa sul suo petto mentre lui si appoggia alla testata del letto.
Inizia ad accarezzarmi i capelli e io pian piano mi addormento.

Draco

Si è addormentata ma io sono ancora sveglio e continuo a posarle delicatamente la mano sulla testa.
Resto così per un bel po fino a quando non cado in tentazione e le lascio un leggero e veloce bacio sulle labbra con tutta la dolcezza che ho in corpo. Per fortuna non se ne accorge e continua a dormire mentre io, con un sorriso a trentadue denti, pian piano inizio a chiudere gli occhi.

Mi alzo tardi e vedo che Hermione non c'è più, probabilmente non voleva farsi notare dai pochi serpeverde rimasti la mattina. Mi vesto velocemente e scendo in sala grande. Al tavolo dei grifondoro ci sono sedute all'incirca 15 persone tra cui Cormac vicino a lei...
Li raggiungo e la saluto con un bacio rapido sulla guancia, anche se lei sembra irrigidirsi a quel gesto (cosa che mi lascia molto perplesso) , mentre il biondino mi guarda male.
Ci diamo appuntamento al Lago nero alle due e vado al tavolo dei serpeverde che è quasi deserto.
Fortunatamente Pansy è restata per le vacanze e dopo averle detto che passerò il natale a casa Weasley mi dice una cosa che mi fa capire la freddezza di Hermione di quella mattina.

P: "Allora, hai passato la notte con la mezzosangue?"
D: "Come lo sai?"
P: "Quando è andata via ero in sala comune e diciamo che abbiamo fatto una chiacchierata a da donna a donna"

Mi giro verso il tavolo rosso-oro e noto che la mia grifondoro non è più seduta, anzi, sta uscendo a passo svelto e con le guance umide.
Guardo male Pansy e corro dietro a Hermione che sta andando in una direzione a me ben chiara.
La seguo verso gli spalti del campo da quidditch e mi siedo accanto a lei, aspetto che smetta di darmi le spalle mentre continuo a sentire i singhiozzi della ragazza.
Mi alzo e mi risiedo davanti a lei prendendole il mento e portandole lo sguardo verso di me.
Con i guanti le asciugo le lacrime e inizio a parlarle dolcemente.

D: "Hermione, non so cosa ti abbia detto Pansy ma ti assicuro che non è vero". Annuisce lentamente e fionda la faccia tra le mani.
D: "Ora, posso sapere cosa diavolo ti ha detto?"
H: "Ha-ha detto che tu e lei avete una storia e che... Che per voi io sono solo un giochino per divertirvi"

La abbraccio pensando già a cosa fare con quella gallina una volta tornati al castello.
Le prendo la testa e le stampo un bacio sulla fronte mentre le sue lacrime cessano.

Torniamo al castello e la porto con me mentre corro verso la mia sala comune per dare una bella rigirata a Pansy.

D: " Pansy Parkinson ora tu mi spieghi perché cavolo le hai detto quelle cose!" le urlo indicando la grifondoro appena entriamo in camera sua.
P: "Bhe Draco, mi sembra abbastanza ovvio. Noi due siamo fatti per stare insieme, entrambi purosangue. Quella lurida mezzosangue ci stava solo intralciando." si avvicina prendendomi per la cravatta e baciandomi con foga.
Provo a staccarmi ma non ci riesco e vedo Hermione scappare via di nuovo piangendo.
Finalmente tolgo di mezzo la vipera e corro dietro la mia 'amica'.

D: "Hermione, fermati ti prego"

Continua a camminare e prima che possa raggiungerla sparisce dietro il  ritratto.

Più Che Nemici ~Dramione Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora